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Whirlpool, Di Maio offre decontribuzione per 17 milioni

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Il ministro lo ha annunciato durante l'incontro al Mise che si è tenuto oggi. L'azienda ha proposto 5 possibili opzioni per il futuro del sito. Sindacati soddisfatti 

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Si è tenuto nel primo pomeriggio di mercoledì 24 luglio l’incontro al Mise sul sito Whirlpool di Napoli, presieduto dal vicepremier Luigi Di Maio e al quale hanno preso parte anche l’azienda, gli enti locali e i sindacati. Come si legge nella nota diffusa dal ministero, il confronto ora proseguirà sulle ipotesi "che prevedono di investire nei prodotti di alta gamma, di spostare in Italia alcune produzioni realizzate all'estero e di individuare una nuova mission per il sito di Napoli, attraverso la realizzazione di un nuovo prodotto. È stata categoricamente esclusa - continua il comunicato - la possibilità di procedere a uno spostamento delle produzioni tra gli stabilimenti presenti in Italia".
Durante l’incontro, il ministro Di Maio ha sottolineato che l'obiettivo da perseguire è quello di "garantire la continuità produttiva e la salvaguardia di tutti i lavoratori del sito di Napoli" e ha annunciato "la presentazione di uno strumento normativo che permetterebbe a Whirlpool di accedere a una decontribuzione per circa 17 milioni di euro nei prossimi 15 mesi, con sgravi fiscali sugli oneri relativi ai contratti di solidarietà. Una proposta - conclude la nota - che è stata accolta positivamente sia dall’azienda che dai sindacati".

Conte: "Governo segue le crisi occupazionali"

Sulla riunione tenutasi al Mise è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il quale, durante il question time alla Camera, ha annunciato che "è stato deliberato uno strumento normativo per mantenere l'azienda a Napoli, per assicurare i livelli occupazionali. Con grande senso di responsabilità, in particolare del ministro Di Maio, il governo segue le crisi occupazionali", ha concluso Conte.

Le cinque opzioni proposte da Whirlpool

"Ulteriori investimenti dell'azienda nella produzione di lavatrici a Napoli, anche se supportati da significativi incentivi finanziari negli anni, non garantiscono una soluzione sana e sostenibile nel lungo periodo". Sono le parole dell'ad di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, al termine del tavolo al Mise, sottolineando di "credere fortemente" che "solo un nuovo progetto industriale e un nuovo prodotto siano in grado di ridare nuova linfa al sito e di garantire i posti di lavoro a Napoli". L’azienda ha quindi presentato cinque opzioni per il futuro, "tutte in linea con l'impegno a garantire la continuità produttiva e i livelli occupazionali". Le prime tre opzioni - fa sapere l'azienda in una nota - richiederebbero investimenti nelle lavatrici di alta gamma oppure trasferimenti di produzione da siti italiani o EMEA (Europe, Middle East, and Africa), con potenziali ripercussioni sugli altri stabilimenti e sulla profittabilità dell'Azienda nella Regione EMEA. Queste soluzioni, però, a detta della stessa azienda "sarebbero in grado di garantire solo parzialmente i posti di lavoro, dimostrandosi quindi non sostenibili nel medio-lungo termine". La quarta soluzione "al momento prevederebbe il mantenimento della produzione di lavatrici da parte di un nuovo player industriale, soluzione alla quale Whirlpool EMEA sarebbe aperta se si dovesse eventualmente riscontrare un interesse dal mercato e a determinate condizioni". Ma anche questa opzione, sottolinea sempre l'azienda "è al momento del tutto ipotetica, in quanto l'Azienda non ha ricevuto alcuna manifestazione di interesse". La quinta e ultima opzione presentata, infine, garantirebbe "il mantenimento della continuità industriale e i pieni livelli occupazionali" e prevederebbe "un cambio di missione dello stabilimento, in grado di dare un futuro sostenibile al sito nel medio e lungo periodo. Alla nuova missione corrisponderebbe un cambio di produzione sotto una nuova realtà aziendale e con una nuova organizzazione del lavoro. Il processo di cambiamento verso la produzione di nuovi prodotti sarebbe accompagnato da un percorso formativo volto a supportare lo sviluppo di nuove capacità e competenze del personale".

Sindacati soddisfatti: "Trattativa entra nel vivo"

"Finalmente sono finiti i 'balletti' e la trattativa con Whirlpool entra nel vivo". È quanto ha dichiarato il segretario generale della Fim di Napoli, Biagio Trapani. "Tutto il percorso - ha aggiunto - deve essere finalizzato alla piena occupazione e al mantenimento delle produzioni di lavatrici nel sito di Napoli. L'Ad di Whirlpool ha prospettato 5 diverse ipotesi per la soluzione della crisi del sito partenopeo ma l'unica percorribile è quella di continuare a produrre alta gamma nel sito napoletano, affiancandoci altre produzioni di media e bassa gamma dall’estero", ha concluso Trapani. "Per noi è un incontro che apre un momento di riflessione che non va sminuito, ma che deve essere indirizzato a rendere concreti e sostenibili gli impegni previsti su Napoli nel piano di ottobre", ha commentato il segretario generale della Uilm Campania, Antonio Accurso. "Le lavatrici di alta gamma - secondo Accurso - devono rimanere made in Italy e prodotte a Napoli". Soddisfatta Barbara Tibaldi, segretario nazionale della Fiom: "Finalmente è finito un dialogo fra sordi. Forse i 17 milioni di risparmi con le decontribuzioni messi sul tavolo da Di Maio hanno portato l'azienda ad ammettere che le lavatrici possono restare a Napoli e che anzi la produzione può essere spostata da altri siti Whirpool dell’estero".