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Avellino, sequestro da 100 milioni di euro a patron di calcio e basket

Campania
Immagine di archivio (ANSA)

Secondo l’accusa, Gianandrea De Cesare, di fatto patron della Sidigas, non versava debiti tributari per destinare parte delle imposte sottratte al fisco ad altri patrimoni sociali, tra cui le sue società sportive 

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Un sequestro preventivo d’urgenza, per una somma complessiva di 100 milioni di euro, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza nella giornata di martedì 9 luglio nei confronti di Gianandrea De Cesare. L’imprenditore è, di fatto, il patron della Sidigas, l'azienda che distribuisce il gas metano in Irpinia, e del gruppo d'imprese a lui riconducibili. Tra queste, anche la Scandone Basket, di cui De Cesare è presidente dal 2012, e l'Us Avellino, la squadra di calcio promossa in questa stagione in Lega Pro, che venne rilevata l'anno scorso. Il provvedimento, firmato dal Procuratore capo, Rosario Cantelmo, fa riferimento all'inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto, Vincenzo D'Onofrio.

Debiti tributari non versati e destinati in parte a squadre calcio e basket

Le accuse nei confronti di De Cesare sono di false comunicazioni sociali, omesso versamento dell'Iva, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Secondo gli accertamenti effettuati dalle Fiamme Gialle e da un consulente designato dalla Procura, De Cesare avrebbe "sistematicamente omesso il versamento di debiti tributari distraendoli verso altri patrimoni sociali nella sua piena disponibilità".
Tra i destinatari delle risorse sottratte al fisco, anche la squadra di basket e quella di calcio. Nei giorni scorsi, De Cesare aveva annunciato l'intenzione di lasciare le due società sportive ad altri imprenditori. Nel frattempo, la Scandone Basket ha chiesto l’autoretrocessione dalla Serie A 1, dove militava da 19 anni, mentre nessun interesse concreto era arrivato per rilevare la squadra di calcio.