Tonnellate di rifiuti stoccati illegalmente, sequestri nel Salernitano
CampaniaSi trattava per lo più di terre, rocce, miscugli o scorie di cemento, mattoni e ceramiche, depositati su un'area agricola di 5.000 mq. Ispezioni anche nel resto della Campania
I carabinieri del Noe di Salerno hanno sequestrato, a Bracigliano, un’area agricola di 5.000 mq sulla quale erano stoccate illegalmente circa 980 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti per lo più da terre, rocce, miscugli o scorie di cemento, mattoni e ceramiche. Gli agenti hanno denunciato il proprietario del fondo, accusato del reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Altre ispezioni nel territorio campano
Ispezioni sono state eseguite anche in altre zone del territorio campano. Nell’area del Cilento, è stata individuata una cava con impianto di estrazione, selezione e frantumazione inerti senza autorizzazione, nonché un centro di raccolta comunale di rifiuti in cui i reflui industriali costituiti dalle acque meteoriche di dilavamento e percolazione dei piazzali venivano immessi nell'impianto di depurazione privo della documentazione necessaria.
Nell’Alta Valle del Sele, nel territorio irpino, sono stati eseguiti controlli in un impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali pericolosi e non. I carabinieri hanno potuto accertare violazioni alle prescrizioni contenute nel titolo autorizzativo relativamente alla gestione dei rifiuti prodotti dal trattamento meccanico da parte del titolare dell’impresa, oltre all’assenza di certificazione antincendio.
Infine, altri accertamenti sono stati portati a termine nell'area del polo conciario di Solofra (Avellino), dove è stato scoperto un impianto adibito alla lavorazione delle pelli che effettuava, in assenza di autorizzazione, lo scarico nella rete fognaria dei reflui industriali derivanti dalle acque di spruzzo del ciclo di lavorazione del pellame e dalle acque di dilavamento del piazzale. Anche in questo caso è stato denunciato il titolare dell’impresa.