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'Call center' della droga a Torre Annunziata: 13 misure cautelari

Campania
Foto di archivio (Getty Images)

Il centro, gestito da un pregiudicato nel rione Provolera, riceveva le telefonate e organizzava le consegne dello stupefacente a domicilio o in un luogo concordato

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Gli agenti del Commissariato di Polizia e della sezione di polizia giudiziaria di Torre Annunziata (Napoli), con l'ausilio del reparto prevenzione crimine e del commissariato di Castellammare di Stabia, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di tredici persone, membri di un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. 

Il 'call center'

I membri dell'organizzazione avevano istituito una sorta di 'call center' della droga, gestito da un pregiudicato, tramite il quale venivano smistate le diverse richieste di approvvigionamento di cocaina. I casi accertati sono più di 600. Gli investigatori hanno appurato che la base dell'attività illecita era il rione Provolera, a Torre Annunziata.

Il sistema

Dopo le richieste telefoniche, i pusher incaricati si occupavano della consegna a domicilio o in altri punti su un vasto territorio, compreso tra Castellammare di Stabia e la penisola sorrentina. 7 degli indagati sono finiti in carcere, mentre 5 sono stati raggiunti dal divieto di dimora e un altro è obbligato alla presentazione alla polizia giudiziaria. 

Procuratore: indagine avviata dopo caso di stupro

''L'indagine - sottolinea il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Pierpaolo Filippelli - è stata avviata dalla Procura in seguito a un grave episodio di violenza sessuale aggravata dall'uso di 'droga da stupro', verificatosi in un noto ristorante nel centro di Sorrento''.