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Voti comprati a 20 euro a Torre del Greco: 14 indagati, anche due funzionari

Campania
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Venivano acquistati in cambio di generi alimentari o posti di lavoro per progetti regionali. Tra i reati contestati ci sono anche l'attentato contro i diritti politici del cittadino e la detenzione di armi da guerra

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I carabinieri hanno eseguito 14 misure cautelari nei confronti di un gruppo criminale per compravendita di voti a Torre del Greco (Napoli). Secondo l'accusa, la banda avrebbe acquistato voti per cifre tra i 20 e i 35 euro, in cambio di generi alimentari o di posti di lavoro.
Agli indagati, i carabinieri di Torre del Greco e il Gip di Torre Annunziata (Napoli) contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, voto di scambio elettorale, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento e detenzione illegale di armi da sparo comuni e da guerra. Tra gli indagati ci sono anche due consiglieri comunali.

I consiglieri indagati

I due consiglieri di maggioranza coinvolti nelle indagini sono stati eletti in occasione delle amministrative dello scorso anno, che hanno portato alla vittoria di Giovanni Palomba. Le elezioni erano state indette dopo lo scioglimento anticipato della passata consiliatura, a causa delle dimissioni del precedente sindaco, Ciro Borriello, arrestato nell'ambito di un'altra inchiesta, legata a presunte tangenti per favorire la ditta 'Gema' dei Fratelli Balsamo nell'ambito del servizio Nettezza Urbana. 

Divieto di dimora per Ciro Piccirillo

Uno dei due funzionari, Ciro Piccirillo, è un poliziotto. L'agente, che lavorava a Napoli ed è in aspettativa per l'incarico amministrativo a Torre del Greco, è alla terza consiliatura consecutiva, sempre nelle fila della coalizione uscita vincente dalle elezioni. Piccirillo è stato raggiunto da un divieto di dimora, in quanto avrebbe rivelato l'esistenza dell'inchiesta sul presunto voto di scambio: avrebbe informato di un controllo delle forze dell'ordine alcune persone che compravano voti davanti a un seggio. L'accusa è di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio.

Domiciliari per Stefano Abilitato

L'altro consigliere comunale indagato è Stefano Abilitato, ex rappresentante di Forza Italia, eletto nel giugno 2018 con la lista 'Il Cittadino'. Ha raccolto 927 voti, per poi passare nel gruppo consiliare del 'Movimento Dai'. Attualmente si trova ai domiciliari. È accusato di aver favorito, in cambio di voti, l'assunzione di cinque persone con un contratto a tempo determinato proprio nella ditta 'Gema', che fino alla settimana scorsa si è occupata della raccolta dei rifiuti in città, attraverso il programma 'Garanzia Giovani'. 

Sindaco: lavoro della giunta continua

"Sono regolarmente seduto alla mia scrivania e oggi si svolgerà regolarmente la programmata seduta di giunta, durante la quale saranno approvati anche provvedimenti di competenza del consiglio comunale. Questo per dire che l'attività amministrativa prosegue senza alcuna interruzione". Manifesta tranquillità l'attuale sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba. ''Se confermate, le accuse - spiega il primo cittadino - riguardano fatti che sarebbero avvenuti prima della proclamazione degli eletti e quindi lontani nel tempo rispetto all'avvio dell'attività amministrativa''.

"I consiglieri comunali coinvolti si sapranno difendere"

Sulla manifestazione dei mesi scorsi a cui hanno partecipati alcuni degli indagati, sfociata in qualche caso nell'occupazione degli uffici di Palazzo Baronale, il sindaco dichiara: ''Fatti che ho prontamente denunciato sia alla Procura sia alla Prefettura. Come ho prontamente denunciato poche settimane fa le problematiche riscontrate all'atto del passaggio di cantiere per la raccolta dei rifiuti (fatto questo che non riguarda l'inchiesta odierna)''. ''La posizione dei consiglieri comunali coinvolti? - aggiunge Palomba - Non conosco al momento le procedure di ordine tecnico e sono certo che i consiglieri coinvolti si sapranno difendere dalle accuse mosse nelle sedi opportune. Per quanto mi riguarda, so soltanto che l'amministrazione non è stata sfiorata da questa vicenda e pertanto è giusto proseguire nel lavoro intrapreso''.