Caserta, assolto un imprenditore ritenuto fiancheggiatore di Zagaria
CampaniaL’assoluzione dall’accusa di associazione camorristica per Giuseppe Inquieto è arrivata per “non aver commesso il fatto”. L’imprenditore era stato arrestato nell’aprile 2018
Giuseppe Inquieto, imprenditore ritenuto dalla Dda di Napoli uno dei più stretti fiancheggiatori del boss dei Casalesi Michele Zagaria (CHI E'), è stato assolto per “non aver commesso il fatto” dall’accusa di associazione camorristica. La sentenza di assoluzione è stata emessa dal Gup del capoluogo campano Giuseppe Sepe, che non ha ritenuto convincenti alcune dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia. Secondo quanto dichiarato da questi ultimi, una volta fedelissimi del boss, l'imprenditore, esperto fabbro e attivo nella realizzazione di porte blindate, avrebbe realizzato i bunker (LE FOTO) dove Zagaria si sarebbe nascosto prima di essere arrestato il 7 dicembre 2011, gestendo inoltre delle società riconducibili - secondo gli inquirenti - al boss.
L’arresto nel 2018
Giuseppe Inquieto, difeso dall'avvocato Nando Trasacco, era stato arrestato insieme al fratello Nicola nell'aprile 2018 dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, nell'ambito di un'indagine coordinata dai magistrati anticamorra della Procura partenopea - aggiunto Luigi Frunzio, sostituti Maurizio Giordano e Alessandro D'Alessio - ma il Riesame aveva annullato l'ordinanza di arresto. Inquieto ha poi scelto il rito abbreviato a Napoli, a differenza di altre persone coinvolte. Per l'accusa Inquieto avrebbe favorito la latitanza di Zagaria e il PM Giordano aveva chiesto, in sede di requisitoria, la condanna a sei anni e otto mesi. Il fratello dell'imputato, Nicola Inquieto, imprenditore edile, è sotto processo al tribunale di Napoli Nord perché considerato colui che avrebbe investito parte del tesoro del boss in Romania, dove in effetti il costruttore ha creato un impero immobiliare di svariate decine di milioni di euro. Un altro fratello, Vincenzo, ospitò Michele Zagaria nella sua abitazione di Casapesenna durante la sua lunga latitanza.