In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Camorra, uccise un giovane boss: arrestato latitante in Marocco

Campania
Foto di Archivio (ANSA)

Antonio Prinno, 43 anni, deve rispondere dell'omicidio del giovane boss Ciro Russo, avvenuto a Boscoreale (Napoli) il 4 dicembre 2003. Inoltre, era latitante dal 2014

Condividi:

Antonio Prinno, 43 anni, latitante del clan camorristico Misso-Mazzarella, è stato arrestato dai carabinieri in Marocco. L'uomo deve rispondere dell'omicidio del giovane boss Ciro Russo, avvenuto a Boscoreale (Napoli) il 4 dicembre 2003. Inoltre, era latitante dal 2014.

La latitanza e la cattura

Prinno ha trascorso la latitanza spostandosi di continuo tra rifugi in Spagna, Gibilterra e Marocco dove viveva con la moglie e il figlio di 14 anni in un casale in campagna di Ourika, località nei pressi di Marrakech. Moglie e figlio lo avevano raggiunto di recente, circa sette mesi fa, nell'abitazione dove l'uomo allevava anche un cavallo. Prinno è destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli nel 2014 per omicidio in concorso aggravato da finalità mafiose, dopo la cattura è stato trasferito in un carcere marocchino in attesa di estradizione. I militari dell'Arma lo hanno individuato con la collaborazione dell'esperto in Marocco della direzione centrale per i servizi antidroga e del servizio internazionale di cooperazione tra le forze dell'ordine.

L'agguato

Prinno è ritenuto dagli inquirenti uno degli esecutori materiali dell'omicidio del 27enne Ciro Russo, figlio ed erede di Domenico Russo, detto 'Mimì dei cani', boss dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ammazzato in un agguato a colpi di kalashnikov , nella sua roccaforte, l'8 gennaio del 1999.  Nell'agguato a Russo, avvenuto nel Rione Piano Napoli di Boscoreale, erano stati feriti anche la moglie della vittima e due passanti.

Matteo Salvini: "Grazie alle forze dell'ordine"

"Arrestato in Marocco Antonio Prinno, classe 1975, latitante dal 2014 e ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco del clan Misso-Mazzarella. L'uomo è stato catturato a Ourika. Grazie alle nostre Forze dell'Ordine: è un bel regalo per tutti gli italiani e la conferma che ora l'Italia non vuole dare tregua a chi commette reati e scappa all'estero. È un bel segnale, anche alla luce della mia recente visita a Napoli: un camorrista a piede libero in meno è una splendida notizia per tutta la città". Lo dice il ministro degli Interni, Matteo Salvini.