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Castel Volturno, prestazioni sessuali in Comune in cambio di permessi edilizi: sei arresti

Campania
Foto di Archivio (ANSA)

Sono sei le ordinanze emesse dal Gip, tre in carcere e le restanti ai domiciliari. Tra gli arrestati il dirigente dell'ufficio tecnico Carmine Noviello e il comandante della polizia municipale Francesco Morrone

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Arrestate sei persone tra imprenditori e funzionari del Comune di Castel Volturno, in provincia di Caserta, accusati di concussione e corruzione. Tra gli arrestati ci sono il dirigente dell'ufficio tecnico Carmine Noviello e il comandante della polizia municipale Francesco Morrone. Secondo le accuse, l'ufficio comunale veniva usato come alcova per prestazioni sessuali, 'contropartite' per il rilascio di autorizzazioni amministrative e permessi a costruire. La procura ha iniziato a indagare nel 2016 sulla base della denuncia di un cittadino che aveva chiesto un'autorizzazione sismica per un complesso residenziale. Al momento non risulterebbe invece indagato il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo. "Stiamo facendo altre verifiche sull'attuale vertice dell'amministrazione", ha tagliato corto il Procuratore.

Soldi e favori, anche sessuali, per rilasciare permessi

Quello che viene ipotizzato dalla procura è un "consolidato sistema corruttivo". Un sistema che per anni avrebbe caratterizzato la prassi amministrativa del comune. Secondo la Procura guidata da Maria Antonietta Troncone - sostituti Quaranta e Giacomo Urbano - e i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, Noviello e il dipendente Antonio Di Bona, finiti in carcere, avrebbero ricevuto, nel corso degli anni, soldi e favori per rilasciare atti e permessi. Gli inquirenti hanno intercettato i due in ufficio, scoprendo che in diverse circostanze Di Bona in particolare si è fatto pagare "in natura", anche in Comune, da persone che chiedevano il suo aiuto per vicende edilizie.

Coinvolti anche il comandante e il maresciallo dei vigili urbani

Per alimentare il sistema, Noviello e Di Bona si servivano di Giuseppe Verazzo professionista privato, in passato consulente dell'Utc, anche lui arrestato. Sono considerati complici di Noviello il Comandante della Municipale Luigi Cassandra e il maresciallo Francesco Morrone, condotti ai domiciliari con il tecnico comunale Giuseppe Russo. Secondo le accuse i due avrebbero evitato di eseguire i sequestri quando emergevano illegittimità edilizie, inviando anche false comunicazioni all'autorità giudiziaria. I caschi bianchi non sono accusati di corruzione, ma di abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

Divieto di dimora per il dirigente dell'Imat

Il Gip ha disposto inoltre il divieto di dimora per Rosario Trapanese, dirigente dell'Imat (Italian Maritime Academy Technologies), l'accademia di formazione del personale marittimo ritenuta all'avanguardia in Europa, ubicata al Grand Hotel Pinetamare. Nel mirino degli inquirenti è finita la costruzione di un simulatore, sequestrato nell'aprile 2017, avente la forma di nave da crociera, che avrebbe occupato una volumetria superiore a quella consentita dagli strumenti urbanistici. La procura ipotizza che Trapanese non abbia pagato gli oneri concessori di oltre 150mila euro, ricambiando il favore con stufe per l'ufficio comunale, prodotti ittici e interessandosi del viaggio di nozze in crociera della figlia di Noviello. Quest'ultimo avrebbe poi ricevuto un pagamento di 30mila euro dal proprietario dell'American Palace, palazzo degradato diventato il ritrovo di pusher e consumatori di droga, che voleva ottenerne l'agibilità.