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Napoli, aiuta imprenditore a evadere il fisco poi gli estorce denaro

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Tra il marzo e l'ottobre 2018, il presunto estorsore avrebbe inviato diversi biglietti e messaggi minatori all'imprenditore, richiedendo che venisse ricompensato per la sua complicità

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Un 32enne di Qualiano è finito in manette con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, l'uomo avrebbe chiesto del denaro ad un imprenditore, a suo volta finito sotto in carcere nel 2016 per reati tributari, dopo averlo aiutato ad evadere il fisco per diversi milioni di euro.

Dalla frode all'estorsione

È stata la denuncia dell'imprenditore, 42enne di Giugliano, a dare il via alle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che si sono concluse con l'arresto effettuato lunedì 10 dicembre dai carabinieri della Compagnia di Giugliano. L'imprenditore era stato arrestato nel 2016 per reati tributari commessi attraverso l'intestazione fittizia di numerose imprese commerciali di carpenteria metallica, a lui riconducibili. Grazie a questo stratagemma l'imprenditore avrebbe frodato il fisco per alcuni milioni di euro. L'estorsore arrestato, era già stato indagato come prestanome nel procedimento che ha coinvolto l'imprenditore. Proprio per questo suo ruolo giocato nella truffa e le conseguenze giudiziarie che ha dovuto affrontare, il 32enne avrebbe tentato di estorcere denaro all'ex complice.

Le minacce

Tra il marzo e l'ottobre 2018, il presunto estorsore avrebbe inviato diversi biglietti e messaggi minatori all'imprenditore, richiedendo che venisse ricompensato per la sua complicità. L'imprenditore avrebbe ceduto alle minacce e pagato 200 euro. Le richieste però, sarebbero proseguite e il 32enne avrebbe richiesto a più riprese prima la somma di 20mila euro poi quella di 10mila. L'estorsore si sarebbe presentato sotto casa dell'ex complice con una mazza da baseball, sfondando a calci la porta di ingresso e rivolgendo le minacce anche alla suocera dell'uomo che non si era fatto trovare. Per intimorire l'imprenditore, l'uomo avrebbe speso anche il nome del clan camorristico aggi egemone a Qualiano. Il 32enne, finito in manette, deve ora rispondere dell'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso