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Napoli, aggressione Arturo: una perizia potrebbe scagionare dodicenne

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Il minorenne è ritenuto coinvolto nel tentato omicidio del diciasettenne aggredito a Napoli a dicembre 2017. Una perizia ha dato seguito a ulteriori indagini

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La Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli ha disposto e fatto eseguire ulteriori indagini sul coinvolgimento di un dodicenne nel tentato omicidio di Arturo, il diciasettenne aggredito, accoltellato e gravemente ferito da una baby gang in via Foria, a Napoli, il 18 dicembre 2017.

La perizia

La decisione è stata presa dopo l'acquisizione, lo scorso settembre, di una perizia commissionata dall’avvocato Carla Maruzzelli, legale del minorenne, a un esperto informatico. Sull'iPhone del ragazzino, parte di una famiglia malavitosa della città, l'ingegnere Carmine Testa (lo stesso che si è occupato dal caso di Tiziana Cantone, la trentenne suicida nel Napoletano dopo la diffusione di alcuni suoi video hot, ndr) ha isolato infatti telefonate, messaggi via chat e post pubblicati sui social che dimostrerebbero l'estraneità del 12enne all'aggressione di Arturo.
Secondo quanto rinvenuto, infatti, dalle 16.44 alle 19 di quel 18 dicembre 2017 il 12enne era impegnato con altri ragazzini e il coach in una partita di calcetto presso un campo parrocchiale. La perizia è stata consegnata anche ai giudici del Tribunale dei Minorenni nel corso di una recente udienza, al termine della quale il dodicenne è stato affidato ai servizi sociali.

Quattro gli indagati

All'aggressione di Arturo si ritiene che abbiano partecipato quattro giovanissimi, due dei quali negano di essere coinvolti. Uno dei componenti il branco, il ragazzino soprannominato "'o Nano", ha sempre affermato che il dodicenne era in via Foria quando Arturo venne aggredito. Di recente, inoltre, sono stati ascoltati quattro compagni di squadra del minorenne i quali, secondo quanto si è appreso, avrebbero confermato che il 12enne era con loro a disputare la partita di calcio.