I numerosi colpi di pistola, alcuni dei quali sparati anche ad altezza d'uomo, hanno generato il panico tra la gente, che si è sul lungomare, spintonandosi
Si era ipotizzata un'altra 'stesa': spari all'impazzata di gang dei clan a scopo intimidatorio. E del resto quel raid aveva provocato scene di panico con un fuggi fuggi generale e momenti di grande paura per tante famiglie che stavano trascorrendo la serata in strada. Invece a sparare l'8 aprile scorso, in via Chiatamone, sul lungomare di Napoli, sarebbe stato un giovane incensurato che aveva subito il furto di uno scooter. Così, concludono gli inquirenti al termine di un'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Rosa Volpe e dal sostituto Ludovica Giugni. I carabinieri della compagnia Napoli Centro hanno eseguito un'ordinanza ai domiciliari nei confronti del ragazzo.
La ricostruzione
Dopo aver scoperto il furto, il giovane avrebbe iniziato una lite con i due parcheggiatori abusivi, ai quali aveva affidato lo scooter, ritenuti colpevoli di non collaborare alla restituzione. L'uomo e la donna, dopo l'acceso diverbio, si sarebbero allontanati a bordo di un'auto di un conoscente. Un'ora dopo il giovane sarebbe tornato sul posto; in pugno una pistola, iniziando una folle sparatoria per intimidire i parcheggiatori e far 'scontare' loro il furto mentre in zona si trovavano numerose persone che stavano passeggiando. L'esplosione di numerosi colpi di pistola, alcuni dei quali sparati anche ad altezza d'uomo generò il panico tra la gente, che si riversava sul lungomare, spintonandosi e ribaltando i tavolinetti all'esterno dei ristoranti. Anche diverse auto sono state raggiunte dai proiettili. Subito dopo la scena, il giovane è risalito in auto per allontanarsi.
Le indagini
L'indagine ha permesso di ricostruire l'intera dinamica dell'evento e di identificarne l'autore della sparatoria. Durante il sopralluogo i carabinieri hanno recuperato 6 bossoli calibro 9x21 e hanno acquisito le registrazioni degli impianti di videosorveglianza della zona. Le immagini hanno consentito di risalire al modello dell'autovettura con cui l'uomo si è allontanato dal luogo della sparatoria, incrociando i dati con con il sistema di targhe centralizzato del Comune di Napoli, gli inquirenti sono riusciti a chiudere il cerchio. L'indagato è accusato di detenzione e porto illegale di armi.