
Le immagini mostrano ciò che i soccorritori hanno trovato subito dopo il crollo. Secondo fonti mediche locali diversi lavoratori sono rimasti intrappolati sotto le macerie: si registrano anche tre morti e sette feriti. L'edificio, che era destinato a uffici governativi nel nord della capitale thailandese, è stato ridotto ad un groviglio di macerie e metallo contorto in pochi attimi
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito in queste ore il Sud est asiatico. Il sisma, il cui epicentro è stato individuato a 16Km a nord-ovest di Saigang, in Myanmar, è avvenuto alle 12:50 ora locale, quando erano circa le 7:30 in Italia. (LE NEWS IN DIRETTA).
Il crollo di un palazzo
La scossa è stata avvertita in diverse aree e anche a Bangkok, capitale della Thailandia, dove è crollato un palazzo in costruzione di 30 piani. Le immagini mostrano il disastro trovato dai soccorritori subito dopo il crollo: secondo fonti mediche locali decine di lavoratori sono stati intrappolati sotto le macerie. E almeno tre persone sono decedute, mentre sette risultano ferite come confermato dall'Istituto nazionale di medicina d'urgenza della Thailandia, secondo cui un numero ancora non precisato di lavoratori restano ancora dispersi. L'edificio, che era destinato a uffici governativi nel nord della capitale thailandese, è stato ridotto ad un groviglio di macerie e metallo contorto in pochi attimi. Sui social, tra l'altro, sono state diffuse le immagini del momento esatto del crollo dell'imponente edificio.
Lo stato d'emergenza a Bangkok
Intanto la premier thailandese Paetongtarn Shinawatra ha proclamato lo ''stato di emergenza'' a Bangkok e ha anche convocato una ''riunione d'emergenza'' del governo. Nella capitale thailandese i residenti sono corsi in strada mentre gli edifici tremavano: "Ho sentito il terremoto mentre stavo dormendo in casa, sono corso il più lontano possibile in pigiama fuori dall'edificio", ha raccontato una persona che vive nella popolare città turistica di Chiang Mai, nel nord della Thailandia. Le scosse sono state avvertite anche nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan.