Dai parchi alla sicurezza: chi sono i lavoratori federali Usa vittime dei tagli di Musk

Nelle ultime settimane, le agenzie federali statunitensi stanno affrontando una serie di licenziamenti di massa annunciati a inizio febbraio dal presidente Donald Trump. In realtà, il piano della nuova amministrazione era già iniziato lo scorso 20 gennaio, giorno dell’insediamento, durante il quale il presidente aveva firmato altri due ordini esecutivi: il primo, destinato a cambiare lo status di decine di migliaia di lavoratori federali, rendendo di fatto più semplice licenziarli; il secondo, con l’obiettivo di bloccare le nuove assunzioni, con rare eccezioni. Una settimana dopo, l’Ufficio di gestione del personale ha offerto ai circa 3 milioni di dipendenti federali una buonuscita: circa 75mila hanno accettato. Il 13 febbraio, migliaia di dipendenti in periodo di prova sono stati licenziati, mentre il 22 febbraio Elon Musk, alla guida dal Dipartimento per l'Efficienza Governativa ha inviato una mail in cui chiedeva ai dipendenti federali di specificare cosa avessero fatto la settimana precedente al lavoro. La comunicazione, così come le precedenti decisioni di Trump e Musk hanno gettato i dipendenti federali nel panico: il piano di riduzione del personale che hanno annunciato mira infatti a tagliare il 75% del bilancio federale attraverso la riduzione del personale. Ma chi sono i dipendenti federali e che opinione ne hanno il resto dei cittadini statunitensi? Ecco i dati raccolti dal prestigioso centro studi indipendente Pew Research Center. Tre milioni di persone Stabilire con precisione quanti dipendenti sono stati licenziati finora dalle agenzie o dai dipartimenti che fanno a capo del governo statunitense è complesso. Secondo i dati raccolti dalla CNN, i principali tagli riguardano finora il personale dell’Ufficio per la Casa e lo Sviluppo Urbano , dell’Agenzia per lo sviluppo internazionale , del Dipartimento dei veterani e della Sicurezza sociale. Se non visualizzi il grafico, clicca qui Il Dipartimento dei veterani è anche l’ente federale che impiega più persone in assoluto nella sua ampia rete di ospedali, cliniche e case di cura, stando ai dati raccolti dal Pew Research Center, seguito dal Dipartimento per la sicurezza interna e quello dell’esercito. Al contrario, il Dipartimento che ha meno dipendenti è quello dell’Educazione, che conta 4.245 lavoratori: come altri presidenti repubblicani prima di lui, Trump ha proposto di eliminarlo. In totale, il governo federale statunitense dà lavoro a circa 3 milioni di persone, ovvero all’1,87% della forza lavoro civile del Paese : è, di fatto, il principale datore di lavoro degli Stati Uniti, superando aziende private come Walmart, Amazon o McDonald’s. Se non visualizzi il grafico, clicca qui Dal punto di vista demografico, il personale delle agenzie e dei dipartimenti federali è composto in maniera quasi equivalente da uomini e donne ed è leggermente più anziano della media nazionale: il 28,1% dei dipendenti ha più di 55 anni . I dipendenti federali sono più istruiti rispetto al resto dei lavoratori degli Stati Uniti: quasi un terzo ha una laurea rispetto al 27,7% della forza lavoro americana. Se non visualizzi il grafico, clicca qui Il 92% dei dipendenti federali sono considerati “colletti bianchi” e svolgono mansioni professionali, amministrative, tecniche o impiegatizie: i settori in cui lavorano sono prevalentemente la sanità, l’amministrazione e la ricerca. Secondo l’ufficio di gestione del personale, la retribuzione media annua dell'intera forza lavoro federale è di 106.382 dollari, mentre la metà di tutti i lavoratori federali guadagna tra i 50.000 e i 109.999 dollari all'anno. Solo il 3% guadagna 200.000 dollari o più, mentre l'8% guadagna meno di 50.000 dollari. Opinione pubblica divisa In un memorandum, Russell Vought, direttore dell'Ufficio di Gestione e Bilancio, e Charles Ezell, direttore ad interim dell'Ufficio del Personale, hanno definito il governo federale “inefficiente e costoso”, con fondi pubblici destinati a programmi "inutili" che favoriscono gruppi di interesse radicali a scapito dei cittadini americani. Vought ha anche contribuito al progetto conservatore "Project 2025", che mira a centralizzare il potere sotto la presidenza e ridurre la burocrazia. Un progetto che mette d’accordo solo la metà della cittadinanza statunitense: il 49% afferma che preferirebbe che il governo fornisse meno servizi, il 48% il contrario, secondo un sondaggio condotto dal Pew Research Center nell'aprile 2024. La maggioranza afferma che il governo è “quasi sempre dispendioso e inefficiente”, mentre il 46% sostiene che spesso fa un lavoro migliore di quanto gli si attribuisca. Una forte maggioranza esprime pareri positivi su molte agenzie federali, tra cui Agenzia per la gestione dei parchi nazionali, il servizio postale nazionale e la NASA. Se non visualizzi il grafico, clicca qui Secondo le ultime indicazioni del DOGE raccolte da Associated Press, le agenzie federali dovranno presentare entro il 13 marzo piani per una riduzione della forza lavoro, che comporterà non solo il licenziamento dei dipendenti, ma anche l'eliminazione delle posizioni stesse in cui lavorano. Ulteriori piani, previsti per il 14 aprile, includeranno la riorganizzazione della gestione, l'aumento dell'efficienza e il possibile trasferimento di uffici in aree meno costose rispetto a Washington. L'attuazione completa dei cambiamenti iniziati con l’avvio del nuovo mandato del presidente Trump è fissata per il 30 settembre 2025.

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