Perché alla fine il voto delle donne non ha aiutato Harris. E neppure parlare d'aborto

Il voto delle donne rappresentava una grande speranza per Kamala Harris. Dopotutto, era stato un importante fattore nella vittoria di Joe Biden nel 2020 e negli ottimi risultati dei democratici alle elezioni di mid-term del 2022, che si tennero proprio pochi mesi dopo la decisione della Corte Suprema di rimettere in mano ai singoli Stati il potere di normare il diritto all’aborto. Proprio sull’aborto la campagna elettorale di Harris aveva puntato tantissimo, nel tentativo di mobilizzare ancora una volta l’elettorato femminile. Ma alla fine, l’ondata di voti rosa per i Dem non è arrivata. Cosa dicono i sondaggi Secondo i sondaggi effettuati dai media americani durante l’Election Day e nei giorni precedenti al voto, rispetto a quattro anni fa Trump avrebbe migliorato la sua performance in quasi tutte le fasce demografiche, anche tra le donne. Sebbene queste abbiano votato in maggioranza per i democratici, infatti, un sondaggio della CNN mostra come Harris abbia ottenuto un margine di vittoria su Trump di otto punti percentuali, sette in meno rispetto ai quindici di Biden nel 2020. Uno spostamento di voti ancora più pronunciato rispetto a quello registrato tra gli uomini, tra i quali Trump quattro anni fa vinse con un margine di vantaggio di otto punti percentuali, diventati tredici nel 2024, per un aumento di cinque punti. Ma il gruppo demografico femminile tra cui di gran lunga i democratici hanno perso più voti sono state le donne di origine ispanica: quattro anni fa Biden vinse il loro voto con un margine di 39 punti percentuali, diventati 22 per Harris: un calo di 17 punti. Il Wall Street Journal mostra tuttavia un dato ancora più sorprendente. Harris avrebbe perso terreno anche tra le giovani donne di età compresa tra i 18 e i 29 anni, portando i Dem a vincere con 18 punti di margine contro i 32 di quattro anni fa: un calo di ben 14 punti percentuali, le cui cause andranno indagate a fondo nei prossimi mesi. Secondo diverse analisi condotte prima delle elezioni, infatti, le giovani donne americane si stavano da anni spostando sempre più a sinistra, un trend che quantomeno andrà messo in discussione per capire se anche loro si stiano spostando verso destra, o se il Partito Democratico non sia stato in grado di intercettare il loro voto. Meno popolare rispetto al diritto all'aborto Un indizio a favore della seconda ipotesi è il fatto che Kamala Harris si sia dimostrata meno popolare rispetto al diritto all’aborto. Martedì scorso, infatti, si è votato anche per dieci referendum relativi all’aborto in altrettanti Stati, sette dei quali hanno approvato misure diverse per garantirlo. Tra questi, quattro hanno votato in favore di Trump nella scelta del presidente , nonostante quest’ultimo e il suo partito si siano presi il merito per la decisione della Corte Suprema di 2 anni fa e abbiano espresso posizioni antiabortiste durante la campagna elettorale. In questi Stati, gli elettori hanno di fatto diviso il loro voto, da una parte in favore di uno tra i temi di punta per i democratici, dall’altra per Donald Trump. Come era noto dai sondaggi pre-elezioni, dopotutto, l’aborto non era la priorità degli americani, ma era superato da questioni come economia, inflazione e immigrazione, su cui Trump era ritenuto più forte. Evidentemente, a Kamala Harris non è bastato il diritto all’aborto per mobilizzare le donne statunitensi.