Shutdown e Obamacare, chi rischia di più in caso di mancato rinnovo

È stato raggiunto un accordo bipartisan al Senato per finanziare il governo federale fino al 30 gennaio e mettere fine allo shutdown e il voto sui sussidi dell’Obamacare è stato rimandato a dicembre. Al centro dello scontro sul budget tra repubblicani e democratici, che stava causando il più lungo shutdown della storia degli Stati Uniti, c’era l’imminente scadenza dei sussidi legati all’Affordable Care Act, la riforma sanitaria voluta da Barack Obama. Introdotti nel 2021 dall'amministrazione Biden, questi sussidi aggiuntivi scadranno il 31 dicembre se il Congresso non interverrà per rinnovarli, con il rischio di aumentare i costi dell’assistenza sanitaria per circa 25 milioni di americani. I parlamentari democratici si erano rifiutati di votare la riapertura del governo senza il rinnovo, mentre i repubblicani sostenevano che la questione non dovesse essere legata alla legge di bilancio federale. In base all'intesa, il voto sull'Obamacare è stato scorporato e avverrà a dicembre. Chi rischia di più I sussidi in questione hanno ridotto la quota di reddito che gli americani devono pagare per accedere ai piani di assicurazione sanitaria agevolati e garantiti dallo Stato previsti dall’Obamacare. Con la loro introduzione, la quota è infatti passata dal 2-10% allo 0-8,5% del reddito. In pratica, per gli americani più poveri la copertura è diventata gratuita, e allo stesso tempo molto più accessibile per chi ha un reddito medio-basso. L’effetto è stato significativo: le iscrizioni sono più che raddoppiate, passando da 11 milioni nel 2020 agli attuali 25 milioni. Gli iscritti sono distribuiti in tutto il Paese, ma si concentrano soprattutto negli Stati del sud e in quelli governati dai repubblicani, dove per via di un welfare ridotto all’osso, l’accesso a Medicaid è molto limitato. In queste aree, proprio perché Medicaid non riesce a coprire l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini meno abbienti, più persone a medio o basso reddito rientrano nei requisiti per ottenere i sussidi legati all’Obamacare introdotti dal governo Biden. Per questo, secondo il New York Times, il 57% di quanti ne beneficiano vive in collegi elettorali a maggioranza repubblicana. L’ampliamento dei sussidi ha avuto un impatto enorme soprattutto in sei Stati tradizionalmente conservatori: Texas, Louisiana, Mississippi, Tennessee, Georgia e West Virginia. Qui, dopo il 2021, le iscrizioni ai piani assicurativi garantiti dall’Obamacare sono più che triplicate. Ma proprio questi Stati rischiano ora di subire più di altri gli effetti dei tagli voluti dai repubblicani. Secondo l’Ufficio di Bilancio del Congresso, circa due milioni di persone potrebbero perdere la copertura sanitaria già il prossimo anno, un numero che potrebbe salire a 3,8 milioni entro il 2035. E con tutta probabilità, le perdite si concentreranno proprio nelle aree in cui le iscrizioni erano aumentate di più grazie ai sussidi di Biden.

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Gianluca De Feo