Sir David, la parabola di Beckham da capitano a cavaliere

Lo scorso 4 novembre, David Beckham, l’ex capitano della nazionale inglese di calcio, nonché marito dell’ex posh spice Victoria, ha ricevuto il titolo cavalleresco da re Carlo III in una cerimonia a Windsor Castle. Un titolo agognato da tanto tempo – anche se era già stato insignito dell’OBE, l’onorificenza di ufficiale dell’ordine dell’impero britannico - e per il quale ci sono decisamente voluti i “tempi supplementari”. Encomio all'impegno sociale Nel caso di Beckham, il titolo di Sir non è solo un riconoscimento sportivo, ma rappresenta una sorta di sigillo su oltre due decadi di impegno sociale per i servizi resi dall’ex ragazzo dell’East end di Londra “allo sport e alle organizzazioni caritatevoli”. L’emozione che è trapelata nelle sue parole dopo aver ricevuto l’onorificenza è apparsa autentica. “Ho pianto quando l’ho scoperto per la prima volta, e probabilmente per qualche mese successivo”, ha confessato davanti al microfono di Sky News, aggiungendo poi di esserne “molto orgoglioso”. “Sa – ha spiegato - sono cresciuto in un ambiente molto umile, ho sempre voluto diventare un calciatore professionista. E adesso mi trovo qui, al Castello di Windsor, con la monarchia più importante al mondo a ricevere il titolo di cavaliere: non potrebbe andare meglio di così!”. Sicuramente è autentico il suo attaccamento alla famiglia reale. L'omaggio alla regina In molti ricorderanno che, nel settembre 2022, fece circa 13 ore di fila per rendere omaggio alla regina Elisabetta II durante la camera ardente a Westminster Hall. Arrivò all’alba e restò in coda per l’intera giornata insieme alla gente comune, senza chiedere alcun trattamento di favore . Spiegò ai giornalisti di voler “condividere l’esperienza con tutti gli altri” e di essere lì “per rendere omaggio alla nostra straordinaria regina, che ha servito il Paese con dignità”. Un sir sui generis Di Sir, nel Regno Unito, ce ne sono tanti, ma Beckham fa sempre “più” notizia, in una maniera o nell’altra. I tabloid britannici hanno raccontato ogni aspetto possibile dell’uomo, della coppia e della famiglia: i Becks. E ogni cosa che lo riguarda porta con sé molteplici letture. Il suo inchino davanti a re Carlo III è stato il gesto antico di un cavaliere, ma anche quello di un’icona pop che ha usato l’abito come manifesto. Un cavaliere moderno, insomma, simbolo una Britishness sofisticata, dove understatement e glamour convivono senza contraddirsi. Beckham ha saputo reinventarsi, controllare ogni aspetto della propria immagine, trasformare la fama in eleganza. Icona di stile Partiamo dallo stile. Il morning suit indossato — disegnato dalla moglie stilista, ora Lady Beckham — è stato pensato per essere più di un capo sartoriale. È un ponte tra la tradizione reale e la moda contemporanea. Realizzato in lana pettinata grigio antracite, con taglio rigoroso e dettagli curati, il completo è il primo pezzo menswear ufficiale della maison Victoria Beckham. Ispirato agli abiti giovanili di re Carlo, il look è stato ideato per riflettere la “sofisticazione senza tempo dello stile reale britannico”. Beckham ha raccontato di aver dato a Victoria una foto del sovrano in morning suit, chiedendole di reinterpretarla. Il risultato è stato tale da ricevere i complimenti dello stesso re. Accanto a lui, Victoria — che non riuscirebbe a non essere in posa neanche se si trovasse in una camera da sola — ha indossato un abito midi nero con maniche a tulipano, scollo a V sulla schiena e veletta. Look completato da una mini-borsa in coccodrillo non esattamente eco-friendly. L'impegno per gli altri Per quanto riguarda il senso di responsabilità basti pensare che, dopo aver vestito la maglia dell’Inghilterra 115 volte, vinto 13 titoli, una volta appese al chiodo le scarpe da calcio, si è buttato a capofitto nel mondo della beneficenza. L’ex giocatore, che tutti ricordano per i calci da punizione perfetti e le magie fatte in campo, è ambasciatore di buona volontà per l’UNICEF da molti anni , e continua ad essere molto attivo in questo ruolo. Nel 2015 ha lanciato il 7 Fund / 7: The David Beckham UNICEF Fund per sostenere azioni indirizzate a proteggere i bambini in vari Paesi. Recentemente è diventato Ambassador di The King’s Foundation, una fondazione legata al Re che promuove educazione, artigianato tradizionale, sostenibilità, legami con la natura, ambiente.

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Tiziana Prezzo