La maggior parte degli americani pensa che Trump abusi dei suoi poteri esecutivi

Una serie di sondaggi recenti rilevano tutti un trend analogo: la maggioranza degli americani pensa che il presidente Trump stia abusando dei suoi poteri esecutivi. Secondo un’indagine condotta dal Siena Research Institute per il New York Times, il 54% degli intervistati ritiene infatti che il presidente stia scavalcando la propria autorità, mentre il 42% crede stia ancora operando entro i limiti fissati dalla Costituzione. Risultati simili emergono da un sondaggio di Harvard-Harris: il 55% accusa Trump di stare abusando dei suoi poteri. Anche il Pew Research Center conferma questa tendenza: il 69% degli statunitensi pensa che il presidente stia esercitando più potere rispetto ai suoi predecessori, e la maggior parte giudica questo fatto negativo per il Paese. Guardando ad alcuni esempi concreti, tra le azioni più contestate ci sono l’idea di ignorare le decisioni dei tribunali e il ripristino della cosiddetta “Schedule F”, che aumenta in maniera significativa i poteri del presidente quando si tratta di licenziare o nominare funzionari pubblici di alto livello. Secondo una rilevazione condotta da Verasight per Strength in Numbers, entrambe raccolgono il 60% di opinioni contrarie e solo il 23% favorevoli. Tutte le altre azioni prese in considerazione dallo stesso sondaggio, tuttavia, raccolgono una maggioranza di opinioni contrarie, incluse quelle portate avanti in ambiti in cui il presidente godeva già di maggiore autonomia, come la politica estera. In particolare: Cancellare in maniera unilaterale i finanziamenti federali per progetti di infrastrutture o altri programmi già approvati dal Congresso: 60% contrari, 21% a favore. Imporre dazi commerciali usando i poteri d’emergenza presidenziali invece di passare per il Congresso: 56% contrari, 31% a favore. Emanare un ordine esecutivo per limitare il diritto di cittadinanza per nascita: 55% contrari, 30% a favore. Ordinare all’esercito di colpire cittadini stranieri senza fornire prove o aver ottenuto l’autorizzazione del Congresso: 53% contrari, 33% a favore. Usare l’Insurrection Act per dispiegare truppe sul territorio nazionale al fine di far rispettare le leggi sull’immigrazione: 53% contrari, 34% a favore. Ordinare al Dipartimento di Giustizia di indagare sugli avversari politici: 54% contrari, 39% a favore. Ordinare la deportazione di massa degli immigrati irregolari che vivono negli Stati Uniti: 51% contrari, 37% a favore. Queste azioni sono dunque percepite da sempre più americani non solo come semplici esercizi di potere, ma come veri e propri abusi che minano il rispetto dello Stato di diritto. Di conseguenza, il 55% degli intervistati da Verasight ritiene che Donald Trump si comporti come se fosse al di sopra della legge, mentre solo il 30% lo considera un leader forte ma ancora rispettoso dei limiti costituzionali. Un dato che indica come la maggior parte degli americani condivida ancora i valori fondanti della democrazia statunitense: il 71% di loro pensa infatti che il presidente dovrebbe agire entro i confini stabiliti dalla Costituzione, condividendo i poteri con il Congresso e i tribunali, mentre solo il 19% crede che dovrebbe avere la possibilità di agire in maniera unilaterale per raggiungere i propri obiettivi politici.

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Gianluca De Feo