Aborto, suicidio assistito, pena di morte: cosa pensano gli americani?

Un sondaggio effettuato da Gallup lo scorso maggio fotografa le percezioni degli statunitensi sulla moralità di una serie di comportamenti e questioni sociali, mettendo in luce alcune fratture lungo le linee politiche e generazionali. Tra le venti pratiche prese in considerazione, quelle in generale considerate di gran lunga più immorali sono i tradimenti coniugali e la clonazione umana: quasi nove americani su dieci le giudicano inaccettabili. A seguire, con percentuali di disapprovazione che oscillano tra il 51% e il 71%, si collocano la poligamia , il suicidio , la pornografia , la clonazione animale , il cambio di genere e i rapporti sessuali tra adolescenti . Dall’altra parte, i comportamenti ritenuti più accettabili sono l’uso di contraccettivi e il divorzio . Un’ampia maggioranza di intervistati si dice in favore di otto altri comportamenti: i rapporti sessuali prematrimoniali , avere figli fuori dal matrimonio , le relazioni omosessuali , il gioco d’azzardo, la ricerca con cellule staminali embrionali , l’uso di pellicce , la pena di morte e il suicidio assistito da un medico . Su alcuni temi, però, l’opinione pubblica è spaccata. L’aborto, ad esempio, è considerato moralmente accettabile dal 49% degli intervistati e inaccettabile dal 40%, con un 11% di indecisi o persone che ritengono la sua praticabilità morale dipenda dalle circostanze. Nel complesso, la percentuale di americani che approva l’interruzione di gravidanza è calata di cinque punti percentuali rispetto al record storico del 54% registrato l’anno scorso. Se non visualizzi il grafico, clicca qui. Una società divisa Come detto, tuttavia, emergono alcune marcate differenze di opinione a seconda dell’appartenenza politica degli intervistati. La distanza tra elettori democratici e repubblicani è enorme soprattutto su tre questioni che sono al centro dell’attuale guerra culturale: il cambio di genere , l’aborto e le relazioni omosessuali . In generale, i democratici tendono a ritenere più accettabili i comportamenti legati a identità di genere, sessualità e scelte personali, mentre i repubblicani sono più propensi a giustificare pratiche come la pena di morte e l’uso di pellicce. Il divario è piuttosto marcato anche nel caso del divorzio – ritenuto moralmente accettabile da quasi la totalità dei democratici e solo poco più della metà dei repubblicani – il sesso tra uomo e donna non sposati, la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane, il suicidio medicalmente assistito e l’avere un figlio fuori dal matrimonio. Se non visualizzi il grafico, clicca qui. Le differenze generazionali, pur presenti, sono meno nette di quelle politiche. I giovani adulti tra i 18 e 34 anni tendono ad essere più aperti nei confronti di pratiche come l’aborto e il cambio di genere, mentre gli over 55 si fanno molti meno problemi nel caso della sperimentazione medica sugli animali. Queste tendenze si confermano anche guardando all’interno dei singoli partiti. Se non visualizzi il grafico, clicca qui.

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Gianluca De Feo