Chris Martin, la kiss cam e le delicate vite degli altri

Grazie per questo romanzo: mi sono identificata molto nella protagonista e nelle dinamiche della sua relazione con quell’uomo. Mi confidò, qualche anno fa, una lettrice, al momento del firmacopie, dopo una presentazione de La zona cieca che racconta una storia d’amore disfunzionale, tormentata, complessa, tanto buia quanto luminosa, per certi versi incomprensibile: insomma, una storia d’amore. Accanto a lei c’era un uomo che, mentre lei guardava me, guardava lei teneramente. Mi accorgo che portava la fede , allora istintivamente interrompo la lettrice che si ostinava a spiegarmi quanto il mio protagonista, Lorenzo, facesse soffrire la protagonista per i motivi per cui anche lei soffriva, e:- Però alla fine è andato tutto bene.- Sorrido, indicando con il mento l’anulare della mano sinistra di lui. Precipita il gelo. Lui abbassa gli occhi, lei li sgrana, li ficca nei miei, sono gialli neri blu, furiosi:- Il problema è proprio che lui è sposato. Da sei anni. Ma non con me, che sto con lui da nove.- Prende e scappa via. Lasciandomi a balbettare che la fede è una questione complessa, non si può ridurre a un anello, che. Stavolta interrompe lui me. Per dirmi solo:- Tante grazie, eh.- E darmi le spalle, giustamente irritato, per correrle dietro. Allora: nel mio minuscolo è successo anche a me, e diverse volte, di risultare inopportuna come è risultato inopportuno Chris Martin. Ma che ci possiamo fare- noi, fetenti scrittori italiani e loro, rockstar internazionali. Raccontiamo, cantiamo il nostro stesso smarrimento, destinato ad allargarsi nel momento in cui finalmente incontriamo lui, incontriamo lei e tutto si fa luminoso e buio, allo stesso istante: : è inevitabile che uomini e donne smarriti vengano chiamati a raccolta. Per credere forse, nel caso di quei miei due lettori e della coppia attualmente più discussa al mondo che sì, un’altra vita sia possibile, che per una notte, almeno per una notte, tutto sia diverso da com’è, che non esistano case dove dovere fare ritorno, che si abitino solo le ore, i momenti, che non esistano i ruoli, non esistano anzi nemmeno le famiglie e tantomeno le aziende: esista solo la libertà di stare dove stiamo mentre ci stiamo. Per esempio dentro a un abbraccio. Al concerto dei Coldplay. Illusione che la nostra coppia purtroppo sta pagando a caro prezzo, al punto che lui è stato sostituito in tronco dalla compagnia di cui era amministratore delegato perché “ci impegniamo a rispettare i valori e la cultura che ci hanno guidato fin dalla fondazione”. Adesso: se fosse un circolo di neocatecumenali che si ritrova per condividere i principi fondamentali della morale cattolica potrei anche capire. Ma trattandosi di Astronomer, un startup tech da più di un miliardo di dollari, capire non posso. Mentre non capisco, invece, da giorni aspetto un appello di Chris Martin: è stata colpa mia, non potevo immaginare che, semmai prendetevela con me, popolo del web: lasciali stare, voi che li conoscete bene, che vi siete sentiti traditi, feriti, non protetti, offesi: dategli tempo, datevi tempo. “Tutto ciò che per lui era importante, interessante, necessario, in cui era sincero e non ingannava se stesso, che rappresentava il nucleo della sua vita, avveniva all’insaputa degli altri, mentre tutto ciò che in lui c’era di falso, l’involucro nel quale si avvolgeva per nascondere la verità, come ad esempio le discussioni al circolo, la sua partecipazione ai ricevimenti in compagnia della moglie, tutto ciò avveniva alla luce del sole." Scrive Čecov, nella bibbia degli amanti che è La signora col cagnolino. Non sappiamo se e quanto la relazione dell’ex ceo con la sua collega abbia a che fare con queste parole. Ma, tanto più se era qualcosa di prezioso e delicato: dillo, Chris. Fallo anche per noi che pretendiamo di continuare a venire ai tuoi concerti con chi ci pare e credere che per una notte, almeno per una notte...

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