La Francia prova e non riesce a fermare la violenza giovanile

Tornelli con badge, metal detector e telecamere di sorveglianza sono già comuni nelle scuole francesi. Istituti per l'educazione che diventano fortini da difendere non tanto da attacchi esterni - come negli anni 2015-2019 in cui gli attentati terroristici si moltiplicavano - quanto da minacce interne. Gli studenti, vittime e carnefici. Aggressori di altri studenti o di professori, educatori, presidi, sorveglianti. Sorveglianti come Mélanie, uccisa con sette coltellate - mani, testa, schiena, spalle - da un 14enne il 10 giugno in una scuola media di Nogent, nel Nordest della Francia. La campanella era suonata, la 31enne stava controllando gli zaini e le borse degli studenti all'entrata, una misura di prevenzione introdotta dal Governo a inizio anno proprio per contrastare le violenze nelle scuole. È durante uno di quei controlli che il 14enne Quentin, nato in Francia da una famiglia tunisina, ha estratto un coltello da cucina con una lama da 20 centimetri che aveva in borsa e colpito a morte la sorvegliante. "Chi è il più forte, adesso?" le ha urlato addosso, mentre lei moriva. L'omicidio di Nogent, un 14enne "distaccato dalla vita" L'adolescente ora è in stato di arresto. Interrogato, ha raccontato di aver voluto aggredire una sorvegliante, "non importa quale", perché "non sopportava più il loro atteggiamento e il fatto che si comportassero in modo diverso a seconda degli alunni". Ha anche detto di aver pianificato di uccidere il 9 giugno, dopo che una delle sorveglianti lo aveva redarguito per aver baciato la propria fidanzatina in cortile. Per "omicidio di persona incaricata di servizio pubblico" rischia fino a 20 anni, la pena massima prevista oltralpe per i minorenni. A interrogare immediatamente è stato il profilo del 14enne: a detta dei professori socievole e "normale", era persino ambasciatore di un gruppo scolastico contro il bullismo. Immagine in contrasto con quella che racconta il suo profilo disciplinare: a fine 2024 aveva preso a pugni due studenti. "Dopo l'arresto appariva distaccato, senza provare senso di colpa o rimorso per i suoi atti. Senza segni di disturbi mentali ma affascinato dalla violenza, senza punti di riferimento in merito al valore della vita umana", ha detto il procuratore di Chaumont Denis Devallois nel descriverlo in conferenza stampa. La violenza nelle scuole francesi Il caso di Nogens è soltanto l'ultimo temporale di una serie di gravi violenze nelle scuole francesi: dal Nord al Sud, dai grandi ai piccoli centri, dagli istituti centrali a quelli di periferia o già etichettati come "ad alto rischio" nelle liste del ministero . In appena due mesi, tra fine marzo e fine maggio 2025, ben 186 coltelli e altre 200 armi bianche sono stati requisiti dalle autorità nel corso di 6.000 controlli pianificati nelle scuole pubbliche di tutto il Paese. Nel 2024 solo nelle scuole di Parigi sono stati contati 130 attacchi con coltello, di cui 18 già alle scuole elementari. Vittime altri studenti, oppure il corpo docenti. Il 24 aprile uno studente 16enne di un liceo di Nantes ha aggredito con un coltello diversi compagni di scuola, uccidendone una. Oltre ai due professori vittime di attacchi di natura terroristica , nel febbraio 2023 la professoressa di Spagnolo Agnès Lassalle veniva uccisa a coltellate da un suo studente a Saint-Jean-de-Luz, nei Pirenei Atlantici. Senza contare le violenze tra minorenni che avvengono fuori dalle mura scolastiche. Tornelli e metal detector, armi bianche vietate ai minori Il Governo francese sembra incapace di contenere questo scenario in via di peggioramento. Impotente nell'intento di difendere 12 milioni di studenti e 1,2 milioni di lavoratori del settore scolastico da una minaccia interna. Nel 2024 solo nelle scuole di Parigi sono stati contati 130 attacchi con coltello, di cui 18 già alle scuole elementari. Vittime altri studenti, oppure il corpo docenti. Oltre ai due professori vittime di attacchi di natura terroristica , nel febbraio 2023 la professoressa di Spagnolo Agnès Lassalle veniva uccisa a coltellate da un suo studente a Saint-Jean-de-Luz, nei Pirenei Atlantici. Senza contare le violenze tra minorenni che avvengono fuori dalle mura scolastiche. Come reagire? Alcune scuole hanno scelto le "misure forti" trasformando le scuole in fortini di sicurezza, come avevamo noi stessi raccontato in un reportage prima delle Europee 2024. I maggiori investimenti sono stati fatti nelle Regioni guidate da politici di destra, che puntano prioritariamente sul tema sicurezza . Altre aree si sono affidate a tecniche più "montessoriane", come il Comune di Parigi dove la sindaca socialista Anne Hidalgo ha fatto distribuire a gennaio 2025 dei volantini per spiegare "ai portatori di coltello a scuola che i coltelli sono pericolosi non solo per gli altri ma anche per chi li porta". Iniziativa giudicata "naive" dai più. Ora il Governo, che già da inizio anno aveva introdotto controlli "spot" di borse e zaini fuori dalle scuole, con la presenza di polizia e gendarmi, cerca di alzare il livello delle misure. Il Presidente del Consiglio François Bayrou ha annunciato che in tutto il Paese saranno testati dei metal detector simili a quelli presenti in stazioni e aeroporti "per individuare le armi all'ingresso" e già dalla settimana del 16 giugno sarà vietata la vendita di qualsiasi arma bianca, coltelli inclusi, ai minorenni . In caso di acquisti online, sarà obbligatoria la presenza di un adulto alla ricezione del pacco. Il ministro della Salute ha poi annunciato un altro fronte di intervento, con investimenti a favore della salute mentale degli studenti che - dai dati pubblici - risultano sempre più depressi e solitari, chiusi nel loro mondo digitale. Ed è in questo contesto che si inserisce la volontà del Presidente Macron, annunciata proprio in questi giorni, di introdurre un divieto di utilizzo dei social a tutti i minori di 15 anni nel Paese . Anche quello, un fronte difficile da controllare realmente: lo si vede con l'obbligo di verifica della maggiore età per i siti porno in Francia, che ha portato a un boom degli accessi via VPN.

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