I segreti dei giardini di Carlo III

Pochi anni dopo l’acquisto della residenza, avvenuta nel 1980, i giornali scandalistici britannici cominciarono a scrivere che il Principe di Galles aveva comprato Highgrove per stare vicino alla sua amante, Camilla Parker Bowles, che all’epoca abitava poco distante. Naturalmente, la spiegazione che ci fornisce la nostra guida, mentre ci aggiriamo per i giardini, è di tipo e tono molto diverso. “L’erede al trono era alla ricerca di una sorta di tela bianca, un posto che potesse disegnare, progettare e arricchire dando pieno sfogo a quelli che già allora erano i suoi interessi: la botanica, la sostenibilità, la ricerca del bello e dell’equilibrio. Ed effettivamente Highgrove è un posto dove l’armonia la fa da padrone: un bilanciamento perfetto tra ciò che gli occhi vedono, le orecchie sentono, il naso odora. Senza dimenticare i sapori, che direttamente dagli orti si traducono in piatti da portare in tavola, nello stesso ristorante dove, solo qualche mese fa, Carlo III ha dato un grande ricevimento per celebrare le relazioni tra il Regno Unito e l’Italia. L’amore di Carlo III per Highgrove è profondo e antico. Trovò questo posto, come detto, agli inizi degli anni Ottanta: era allora la villa costruita da un nobile ugonotto lasciata andare all’incuria del tempo. Il principe di Galles decise di acquistarla per trasformarla in una delle residenze estive della famiglia reale . Nel 1986 decise di sfruttare gli oltre settecento ettari della proprietà convertendo, come prima cosa, la “Fattoria del Ducato di Cornovaglia” in un’azienda biologica ecosostenibile e trasformando poi tutta la zona in un vero e proprio paradiso naturale. Per il passaggio al biologico, si fece così aiutare da un team di esperti di fama mondiale, tra cui David Wilson, uno dei più grandi esperti britannici in agraria, e soprattutto la scienziata e attivista indiana Vandana Shiva, vera e propria bandiera nel campo della protezione ambientale. Addentrandosi nella quiete del parco naturale, si percepisce immediatamente l’impronta profonda lasciata dal “Principe contadino con le mani nella terra”: un amore autentico e consapevole per la natura e l’ecologia, coltivato in anni di studi dedicati alla salvaguardia della biodiversità e al recupero delle antiche pratiche agricole. Il giardino segreto di Carlo è un vero e proprio rifugio verde, dove si può vagare tra angoli profumati di glicine, caprifoglio, gelsomino, gigli e timo. Altre aree, invece, ospitano coltivazioni sperimentali pensate per preservare la varietà biologica: prati fioriti popolati da oltre trenta specie di piante autoctone ormai rare, insieme alle erbe officinali utilizzate anche per i nostri infusi biologici, come camomilla, melissa, lavanda, tarassaco, menta piperita e molte altre. Highgrove ospita anche una fauna selvatica che popola liberamente il parco: uccelli rari, farfalle, pipistrelli, insetti, rettili e piccoli mammiferi convivono in un equilibrio naturale che protegge le colture dai parassiti. A delimitare i campi, una colorata fascia di fiori e piante garantisce una ricca fonte di nutrimento per le api, contribuendo alla vitalità dell’intero ecosistema. Risale al 1996 l’apertura dei giardini al pubblico. Le visite guidate non solo offrono un'esperienza immersiva nella natura, ma contribuiscono anche a finanziare i programmi educativi e ambientali della King's Foundation. Highgrove House è infatti diventata negli anni un centro vitale per iniziative promosse dall’organizzazione benefica fondata dal sovrano . Attraverso una varietà di programmi, Highgrove unisce l'impegno per la sostenibilità ambientale, la conservazione delle arti tradizionali e il supporto alle comunità locali. Dal 2023 ospita, ad esempio, l’iniziativa Winter Warmers, offrendo agli anziani e alle persone vulnerabili della comunità locale un luogo accogliente durante i mesi invernali. Gli ospiti possono godere di pasti caldi, bevande e attività sociali come giochi da tavolo e laboratori di artigianato, il tutto gratuitamente. Questa iniziativa mira a combattere la solitudine e a fornire supporto contro il caro vita. Highgrove è anche un centro per la formazione nelle arti e nei mestieri tradizionali. Presso Barley Court, un'ex fattoria del XVIII secolo, si tengono corsi in discipline come la lavorazione del legno, l'intaglio della pietra e la tessitura. Questi programmi, accessibili a tutti i livelli, mirano a preservare competenze artigianali in via di estinzione e a promuovere la creatività ispirata dalla natura circostante. La residenza ospita infine regolarmente anche eventi che celebrano la cultura e la comunità. Tra questi, il Crafts at Christmas, dove artigiani e studenti presentano le loro opere. Insomma, per capire davvero cosa è importante per il sovrano britannico, comprendere meglio la sua visione del mondo, Highgrove è una tappa obbligata.

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