Così i droni stanno cambiando la guerra in Ucraina (e non solo quella)

Secondo quanto riportato dal New York Times, oggi i droni causano all’incirca il 70% dei morti e feriti ucraini e russi nella guerra in Ucraina. Negli ultimi mesi del conflitto, il loro utilizzo è infatti aumentato vertiginosamente, andando a sostituire i metodi di guerra più tradizionali quali l’artiglieria pesante, i missili, i carri armati e la guerra di trincea. Quest’ultima è ancora essenziale per la difesa, ma ora sono per lo più i droni – non l’artiglieria e le incursioni via terra – a colpire i soldati nelle loro postazioni. Una crescita costante Secondo i dati del Ministero della Difesa ucraino, nel primo anno di guerra si era registrato un picco di circa 600 attacchi con droni da parte dei russi nel mese di luglio 2022, ma in media rimanevano ben al di sotto di 300 al mese. Da maggio 2023, hanno iniziato ad aumentare più o meno costantemente, fino a toccare un picco di 1.800 attacchi a settembre 2024 e in generale tra ottobre 2024 e gennaio 2025 sono rimasti sempre sopra i 1.200 al mese. Più precisi e letali I droni sono molto più precisi e letali – ma soprattutto economici e facili da costruire – rispetto alle armi tradizionali. Nonostante non possano ancora sostituirle in toto, secondo il New York Times e i capi dell’esercito ucraino il loro massiccio utilizzo nella guerra in Ucraina potrebbe cambiare il modo in cui le guerre saranno combattute a livello globale. Non solo droni aerei Nel corso della guerra in Ucraina, l’utilizzo dei droni si è evoluto molto rapidamente: alcuni sono armati con fucili per abbattere altri droni, altri trasportano esplosivi o fungono da navi madre per sciami di piccoli droni. Ma oltre ai droni aerei, anche i droni terrestri e marittimi hanno avuto un ruolo sempre più centrale: sul fronte terrestre, i droni sono utilizzati per attaccare nemici, trasportare munizioni o evacuare feriti, mentre l’utilizzo di droni navali esplosivi ha permesso all’Ucraina di colpire navi militari russe a chilometri di distanza dalle coste del Mar Nero. La crescita della guerra elettronica Di conseguenza, anche la guerra elettronica ha vissuto una rapida evoluzione, con il sempre più frequente utilizzo di jammer per disturbare i segnali radio dei droni. Ciò ha spinto gli ingegneri ucraini a sviluppare soluzioni come l’implementazione di frequenze variabili, droni a guida autonoma basata sull’intelligenza artificiale, che non necessitano di un controllo radio diretto, e addirittura droni a guida via cavo. Il futuro della guerra dominato dalla tecnologia La NATO ha recentemente aperto un centro di addestramento con soldati ucraini per sviluppare nuove strategie basate sull’intelligenza artificiale e altri strumenti tecnologici utilizzati per attaccare e difendersi dai droni. Le tattiche sviluppate sul campo da entrambe le parti stanno infatti già influenzando le strategie militari delle potenze occidentali, ma anche dei loro avversari come Iran, Corea del Nord e Cina. Una cosa è certa: in futuro la guerra sarà sempre più dominata dalla tecnologia.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Così i droni stanno cambiando la guerra in Ucraina (e non solo quella)

Alla scoperta dell'hyperpop, genere contemporaneo,...

Gli elettori Usa bocciano Trump: il 49,1% disappro...

Verso il 2 aprile: quali regioni italiane sono più...

Golden Visa, quali Paesi Ue offrono visti in cambi...

Caso Signalgate: il Canada critica gli Usa, Londra...

Scuola, gli storici: “Ecco perché la Storia non è ...