Che cosa sono le “Due Sessioni”, cuore della politica cinese

Una finestra sulla classe politica cinese e un metro per interpretare direzione e obiettivi del Paese. Sono le “Due Sessioni”, il momento più importante per la stagione politica cinese che comprende le riunioni annuali dell’organo legislativo di Pechino, l’Assemblea del Popolo , e del suo massimo organo consultivo politico, il Comitato nazionale della Conferenza politica consultiva del popolo cinese . Un appuntamento fondamentale per definire l’agenda economico-politica della Repubblica popolare cinese, nell’anno del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump e del nuovo scontro di dazi con gli Stati Uniti. Tra le sfide principali per i policy-makers in questo 2025, le strategie per incentivare la domanda interna e le proposte di stimoli fiscali, insieme a nuove misure per arginare la crisi finanziaria e rinnovare la fiducia degli imprenditori locali. Perché si chiamano Due Sessioni? Due Sessioni è il termine collettivo per indicare le sessioni plenarie annuali del l’Assemblea del Popolo e della Conferenza politica consultiva del popolo cinese . I lavori si svolgono in parallelo, di consuetudine nel mese di marzo, e durano due settimane circa. Nel 2025 sono cominciati rispettivamente il 4 e 5 marzo e si concluderanno il prossimo 10 marzo. Entrambi gli organi rappresentano il cuore dell’attività parlamentare in Cina e hanno il compito di discutere e approvare le politiche stabilite dai vertici del Partito comunista. Nello specifico, l’ANP è l’unica camera legislativa nel sistema cinese. È composta da circa 3000 membri eletti a suffragio indiretto e conta tra le sue prerogative la ratifica di nuove leggi, l’approvazione del bilancio del governo e l’elezione delle cariche più alte dello Stato. Viene chiamata anche “rubber stamp Parliament”, vale a dire “Parlamento dal timbro di gomma”, non avendo mai di fatto respinto una proposta di legge arrivata sul tavolo di discussione. La CPCPC, invece, è un organo con funzioni consultive composto da oltre 2000 delegati e rappresenta le diverse componenti politiche dell’intera società cinese. A livello pratico possiede poca influenza politica reale, operando sotto strette direttive del Partito, ma negli ultimi anni si è distinto come bacino di proposte fuori dagli schemi per affrontare problemi di lunga data come ad esempio il crollo demografico. Cosa aspettarsi per questo 2025? Anche se stretti nella maglia del controllo del Partito, i lavori delle Due Sessioni rimangono uno spazio da monitorare in quanto sede di annunci non solo di natura economica, ma anche politica. In passato, per esempio, in occasione delle Due Sessioni c’è stata l’ufficializzazione del terzo straordinario mandato di Xi Jinping come leader del Paese nel 2023 così come anche l’approvazione della controversa legge sulla sicurezza nazionale che ha soppresso in via definitiva Hong Kong nel 2020. Tra i momenti più significativi e attesi nell’ambito dei lavori parlamentari poi, c’è il consueto rapporto di lavoro del governo. Presentato dal premier Li Qiang, quello del 2025 ha manifestato l’obiettivo dei vertici di voler stabilizzare l’economia e rafforzare l’autosufficienza tecnologica. Il tutto unitamente a un approccio più cauto e realistico rispetto alle stime di crescita, fissate al +5% del PIL mentre è rimasto stabile il budget militare, con un tasso di crescita del 7,2%. Non a caso è questo il momento osservato con maggiore attenzione da analisti e investitori in cerca di indicazioni sulle priorità economiche della Cina e in attesa delle normative che potranno influire sulle decisioni di investimento nel Paese. Sul piano politico infine, la riunificazione con Taiwan sembra rimanere una priorità, se pur con toni ufficiali meno dirompenti rispetto agli anni precedenti. “Taiwan non è mai stata un Paese, né in passato, né lo sarà mai”, ha detto a proposito il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, in una conferenza stampa a margine dei lavori delle Due Sessioni.

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