L'innovazione in Europa è davvero frenata dalla burocrazia? Cosa pensano le aziende

Come abbiamo raccontato ieri, secondo il Financial Times e il rapporto sul futuro della competitività europea di Mario Draghi, uno dei problemi che ostacola la crescita della produttività del lavoro in Europa – e di conseguenza l’economia europea – è la complessità burocratica e l’eccessiva regolamentazione. Lo State of European Tech report, una ricerca condotta dall’azienda di venture capital britannica Atomico, ha sondato gli umori di 3500 founders e investitori del settore tecnologico europei, scoprendo che effettivamente la maggior parte di loro non vede di buon occhio le grandi regolamentazioni europee. Vediamo quali sono quelle che secondo gli intervistati influiscono più negativamente sull’avvio o la crescita delle aziende tecnologiche. Leggi sulla privacy Le leggi sulla privacy, come il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea, sono in assoluto quelle viste con meno favore dal settore della tecnologia. Il GDPR è entrato in vigore nel 2018 ed è stato progettato per armonizzare le normative sulla protezione dei dati personali in tutta l'Ue, rafforzare i diritti dei cittadini riguardo la loro privacy e imporre obblighi più rigorosi alle aziende e alle organizzazioni che trattano i dati personali. Il 60% degli intervistati ha un’opinione sfavorevole a riguardo e ritiene che le leggi sulla privacy impongano troppi paletti alle aziende tecnologiche, influendo negativamente sul loro avvio e la loro espansione. Il 25% afferma che le leggi sulla privacy non abbiano avuto effetti significativi e solo il 15% dichiara che gli effetti sono stati positivi. Legge sull'intelligenza artificiale La legge dell’Ue sull’intelligenza artificiale mira a stabilire un quadro normativo per l'uso, lo sviluppo e la commercializzazione dell'intelligenza artificiale all'interno dell'Ue. Si tratta di uno dei primi tentativi al mondo di regolamentare l'IA in modo completo e in base al rischio di causare danni ai cittadini. Tuttavia, anche in questo caso la maggior parte dei founders e degli investitori del mondo della tecnologia intervistati da Atomico, il 53%, ritiene che la norma impatti negativamente il mondo delle aziende tecnologiche e ne ostacoli lo sviluppo. Il 27% ritiene che non abbia particolari effetti e solo il 20% ha un’opinione favorevole. Le altre leggi con impatto negativo e quelle con impatto positivo Le altre normative europee che raccolgono più opinioni sfavorevoli che favorevoli sono: Le riforme relative alla tassazione: 51% di opinioni negative, 27% di opinioni neutre e 16% di opinioni positive; le politiche sui visti: 44% di opinioni negative, 32% di opinioni neutre e 23% di opinioni positive. la normativa sui mercati digitali: 41% di opinioni negative, 38% di opinioni neutre e 22% di opinioni positive; la legge sui servizi digitali: 40% di opinioni negative, 39% di opinioni neutre e 21% di opinioni positive; le politiche antitrust: 40% di opinioni negative, 41% di opinioni neutre e 19% di opinioni positive. Solo due normative raccolgono più opinioni positive che negative: La legge dell'Ue sulla cybersicurezza: 30% di opinioni negative, 37% di opinioni neutre e 33% di opinioni positive; la direttiva dei sistemi di pagamento : 24% di opinioni negative, 35% di opinioni neutre e 40% di opinioni positive.

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