Usa, perché negli ultimi anni gli uomini bianchi sono i più impoveriti (e votano Trump)

Ormai da anni gli analisti statunitensi hanno individuato negli uomini bianchi non laureati il gruppo demografico tra cui Donald Trump riscuote più successo. Effettivamente, anche i primi sondaggi relativi alle elezioni della settimana scorsa mostrano come il candidato repubblicano abbia ottenuto il più largo margine di vantaggio proprio in questa fascia di elettori. Secondo le rilevazioni effettuate da CNN, nelle ultime tre tornate elettorali i maschi bianchi senza una laurea avrebbero votato per Trump con un margine di vantaggio sul candidato o la candidata avversaria del +48% nel 2016, del +42% nel 2020 e del +40% nel 2024. Questo gruppo è stato il più penalizzato dai mutamenti economici degli ultimi quarant’anni, ovvero la deindustrializzazione e il passaggio da un’economia basata sul settore manifatturiero a una basata sul terziario. Secondo un’analisi del New York Times, nel 1980 gli uomini bianchi con un basso livello di istruzione, grazie al loro lavoro nel settore industriale, guadagnavano quasi il 10% in più rispetto alla media del reddito nazionale. Ma già nel 2000, il loro reddito era sceso oltre il -5% sulla media nazionale, per arrivare a scendere sotto il -10% nel 2022. Il declino è stato particolarmente marcato negli Stati del Midwest come Ohio, Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, che più di altri basavano le loro economie sul settore manifatturiero. Gli ultimi tre hanno consegnato la vittoria a Trump nel 2016 e hanno giocato un ruolo cruciale anche nella sua rielezione martedì scorso. Nel frattempo, altri gruppi demografici un tempo tra i più poveri hanno percorso la strada opposta, migliorando nettamente la propria situazione economica. Le donne bianche laureate sono passate dal trovarsi ben al di sotto del reddito medio nazionale a guadagnare molto di più . Traiettoria simile, ma ancora più di successo, hanno percorso le donne laureate di origine asiatica, che oggi guadagnano oltre il 30% in più rispetto alla media nazionale. Anche le donne con un diploma di laurea afroamericane e di origine ispanica hanno nettamente migliorato la propria situazione rispetto a quarant’anni fa, senza ancora, tuttavia, riuscire a guadagnare più della media nazionale. Tutti questi gruppi, composti da donne, hanno - chi più, chi meno - superato il livello di reddito degli uomini bianchi senza una laurea. In un Paese come gli Stati Uniti, dove secondo una analista politica intervistata dal New York Times il valore di una persona è direttamente collegato alla sua situazione economica, i maschi bianchi non laureati stanno facendo fronte non solo a una crisi economica, ma anche a una crisi di identità. Il loro status quo, infatti, è messo in discussione dalla perdita di importanza all’interno della società americana e dal simultaneo progresso di altri gruppi demografici come le donne e le minoranze etniche. Analisi come questa aiutano a comprendere perché una figura come Trump, con il suo machismo e le promesse di riportare indietro i lavori tradizionali, eserciti un certo appeal su questa fascia di popolazione.

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