Il record di raccolta fondi di Harris

La campagna elettorale di Kamala Harris e i comitati ad essa legata tra luglio e settembre hanno raccolto la cifra record di un miliardo di dollari. Solo a settembre, i gruppi a sostegno della candidata Dem avrebbero raccolto 378 milioni di dollari, contro i 160 di Donald Trump. Sono questi i dati, riportati dal New York Times e altre testate internazionali, che emergono dall’ultimo rapporto della Federal Election Commission, l’organo che tra le altre cose si occupa di monitorare le finanze dei partiti americani. Da quando a fine luglio Harris ha preso il posto di Biden in qualità di candidata alle presidenziali per il Partito Democratico, i democratici hanno raccolto molte più donazioni rispetto agli avversari del Partito Repubblicano. Grazie a questa raccolta fondi senza precedenti, a inizio ottobre Harris aveva in mano circa 350 milioni da spendere in pubblicità, eventi e merchandising per promuovere la sua corsa alla Casa Bianca, contro i 238 milioni di Trump. Harris più forte di Biden Guardando ai fondi raccolti dai candidati nell’arco dell’intero 2024, vediamo che uno dei pochi momenti in cui la campagna di Biden è riuscita a raccogliere una considerevole somma di denaro nell’arco di pochi giorni è stato quello appena successivo al primo dibattito presidenziale, che si rivelò decisivo nel mostrare le debolezze del presidente fino a indurlo, meno di un mese più tardi, al ritiro. In quel ristretto lasso di tempo, Biden raccolse all’incirca 13 milioni di dollari al giorno, ma nel resto dell’anno, tra gennaio e luglio, la sua media di donazioni si è sempre aggirata tra gli 1 e i 3 milioni al giorno. Cifre leggermente inferiori a quelle relative alla campagna di Trump tra aprile e luglio. Ma a fine maggio, nei giorni successivi alla condanna nel caso dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels, l’ex presidente riuscì a raccogliere circa 35 milioni di dollari al giorno, un picco di donazioni che rimane tuttora un record per la sua attuale campagna elettorale. La discesa in campo di Harris, tuttavia, ha scombinato le carte in tavola: nei giorni successivi al ritiro di Biden, la nuova candidata Dem è riuscita a raccogliere oltre 50 milioni di dollari al giorno, toccando quota 200 milioni in una sola settimana. Da fine luglio in poi, il Partito Democratico e i comitati ad esso legati hanno raccolto non meno di 4 milioni di dollari al giorno, con picchi di quasi 35 milioni nei giorni successivi alla scelta di Tim Walz come candidato vicepresidente e al secondo ed ultimo dibattito presidenziale. Di conseguenza - grazie anche all’avvicinarsi delle elezioni - anche i sostenitori di Trump hanno aumentato il loro sostegno al candidato repubblicano, senza tuttavia quasi mai superare i 9 milioni di dollari al giorno in donazioni. Più soldi raccolti, più soldi da spendere Secondo il New York Times, a settembre il principale comitato elettorale a sostegno di Harris ha raccolto - e speso - una quantità di denaro superiore di 3,5 volte rispetto a quello di Trump. La maggior parte di questi soldi va a finanziare la produzione e la distribuzione di spot elettorali: 222 milioni di dollari sui 270 milioni spesi da Harris in settembre e 53 sui 78 spesi da Trump sono stati utilizzati a questo scopo. Secondo i dati di AdImpact - azienda che raccoglie informazioni sulle spese pubblicitarie a scopo politico - riportati dal New York Times, Harris, grazie al suo vantaggio monetario, spenderà il 30% in più di Trump in pubblicità televisive e radiofoniche nelle ultime due settimane di campagna elettorale. Nelle due settimane passate ne aveva spesi addirittura il 60% in più.

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