Elezioni Usa 2024, come è cambiata la composizione demografica negli ultimi 20 anni

La composizione demografica di un Paese è uno dei fattori più importanti nel determinare i suoi scenari politici e l’esito delle elezioni. Negli Stati Uniti, fin dalla loro fondazione un Paese meta di immigrati da tutto il mondo, gli ultimi vent’anni hanno rappresentato un periodo di forti cambiamenti sotto questo punto di vista. Il Pew Research Center ha confrontato i dati relativi a vent’anni fa con quelli attuali, per comprendere come è cambiata la composizione etnica degli Stati Uniti negli ultimi due decenni. Il ruolo dell’immigrazione Grazie all’immigrazione, la popolazione degli Stati Uniti è sempre più variegata. Gli immigrati rappresentano oggi il 13,8% della popolazione statunitense, una percentuale vicina al massimo storico che si registrò nel lontano 1890. Da solo, il Paese accoglie circa un quinto dei migranti a livello globale. Nel 2023, i residenti statunitensi nati all'estero hanno raggiunto la cifra record di 47,8 milioni: un aumento di 1,6 milioni rispetto all'anno precedente, il maggiore incremento su base annuale da oltre vent’anni. Cinquant’anni fa, nel 1970, il numero di immigrati che vivevano negli Stati Uniti era circa un quinto di quello attuale e un terzo in valori percentuali. Gli immigrati presenti sul suolo statunitense provengono da tutto il mondo, ma la maggioranza relativa - il 23% - e di gran lunga il gruppo più numeroso è di origine messicana . Segue l’India con il 2,8% , la Cina con il 2,5% , le Filippine con il 2% ed El Salvador con l’1,4% . Guardando ai continenti e alle macroregioni mondiali, tuttavia, è l’Asia quello da cui provengono più migranti , seguito dall’America Latina , dall’Europa e dal Canada , dall’Africa subsahariana e dal Medio Oriente e Nord Africa . Secondo i dati del censimento americano, questo enorme aumento dell’immigrazione ha portato a una crescita della popolazione statunitense del 14% tra il 2004 e il 2020. I segmenti di popolazione di origine asiatica, ispanica e nera sono cresciuti a tassi più elevati rispetto al resto della popolazione. Di conseguenza, la percentuale di statunitensi bianchi è scesa dal 68% del 2004 al 59% del 2022. Diversità etnica in aumento anche nelle istituzioni L’aumento della diversità etnica della popolazione si riflette anche sull’elettorato e di conseguenza sui leader politici. Il 118° Congresso, in carica dal gennaio 2023, è il più eterogeneo della storia dal punto di vista etnico: oggi 113 parlamentari si identificano come non-bianchi, un quarto dei 535 membri dell’intero parlamento . Il 107° Congresso, entrato in carica nel 2001, aveva 63 parlamentari non bianchi , mentre nel 1945 i legislatori non bianchi rappresentavano appena l'1% della Camera e del Senato messi insieme.

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