Come sono cambiate le opinioni degli americani negli ultimi 20 anni

Il think tank statunitense Pew Research Center ha compilato una lista delle opinioni degli americani che più sono cambiate negli ultimi vent’anni. Una delle più significative è il declino della fiducia nelle istituzioni, che già non partiva da percentuali molto positive: se nel 2004 il 36% degli americani si fidava del governo federale, oggi questa quota ammonta al 22%. Nonostante la storica e diffusa cultura di ribellione degli americani nei confronti dell’autorità, non è sempre stato così: nel 1964 il 77% della popolazione riponeva grande fiducia nel governo federale. Oltre agli organi esecutivi, anche quelli legislativi e giudiziari non godono di ottima fama, pur partendo da un livello di fiducia superiore: nel 2006, più della metà degli americani aveva una visione favorevole del Congresso, quota che oggi ammonta a circa un quarto . Per quanto riguarda invece la Corte Suprema, la percentuale di chi ne ha un’opinione positiva è passata dal 57% al 47%. Anche i partiti hanno risentito di questo calo di fiducia nelle istituzioni: a inizio anni 2000 solo il 7% degli americani sosteneva di non gradire nessuno dei due principali partiti, una percentuale che oggi tocca quota 28%. Matrimonio egualitario e legalizzazione della marijuana: boom di opinioni positive Nel 2004 la maggioranza degli americani si opponeva al matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre tre su dieci lo supportavano. Nel giro di vent’anni, queste percentuali si sono invertite: oggi il 63% dell’opinione pubblica è a favore del matrimonio egualitario, il 34% si oppone. Il sorpasso dei favorevoli è avvenuto intorno al 2010 e solo cinque anni dopo la Corte Suprema statunitense ha decretato che le coppie dello stesso sesso hanno il diritto costituzionale di sposarsi. Questo trend non è avvenuto solo negli Stati Uniti, ma in molti paesi americani ed europei dagli anni 2000 in poi. Un cambio di opinione simile nell’opinione pubblica americana si è registrato nel caso della marijuana: nel 2004 solo un terzo degli statunitensi sosteneva che dovesse essere legalizzata, mentre oggi lo pensa il 70%. Cresce la polarizzazione Se nel caso del matrimonio egualitario e della legalizzazione della marjiuana le opinioni degli americani sono cambiate in maniera piuttosto omogenea, altre questioni come il cambiamento climatico, le armi e l’aborto hanno diviso l’elettorato. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, nel 2009 gli elettori del Partito democratico erano 36 punti percentuali più propensi di quelli del Partito repubblicano ad affermare che rappresentasse una grave minaccia per il Paese . Nel 2022, questo divario è cresciuto fino a toccare i 55 punti . Nel 2003, il 56% dei repubblicani e il 29% dei democratici affermava che fosse più importante proteggere il diritto dei cittadini a possedere armi piuttosto che regolarne il possesso: un divario di 27 punti percentuali, arrivato a 63 nel 2022. Infine, nel 2007 il 63% dei democratici riteneva che l’aborto dovrebbe essere legale, una percentuale aumentata nel corso degli anni fino ad arrivare all’attuale 85%. Tra i repubblicani pensa lo stesso circa il 40%, una quota rimasta pressoché immutata negli ultimi vent’anni, ma grazie al cambiamento di opinione dei democratici il divario tra gli elettori dei due partiti è salito dai 24 punti del 2007 agli attuali 44.