Quali professioni sono scomparse negli Usa dopo il Covid

La pandemia ha cambiato il mondo del lavoro statunitense, con implicazioni che potrebbero influire sull’esito delle prossime elezioni presidenziali. Nonostante la creazione di 19 milioni di posti di lavoro negli ultimi 4 anni questa ripresa economica da record è avvenuta in maniera disomogenea. In alcune aree del Paese sono stati creati molti più posti di lavoro rispetto a quelli che esistevano prima della pandemia, in altri il tasso di occupazione non è ancora tornato ai livelli pre–pandemici. Il New York Times ha calcolato che il 43% delle contee statunitensi non ha ancora recuperato tutti i posti di lavoro persi durante la pandemia. Si tratta prevalentemente di aree povere concentrate nelle grandi città, messe in crisi dagli effetti del contagio da Coronavirus, e in zone rurali che si trovavano in condizioni di difficoltà economica già prima della pandemia. Le contee che hanno invece recuperato oltre i livelli pre-pandemici si trovano principalmente nel Sud e nell’entroterra montagnoso dell’Ovest del Paese. In particolare, le zone più fiorenti sono le periferie delle città, meno colpite dagli effetti della pandemia, e dove vivono persone mediamente più benestanti e più istruite rispetto alle aree dove la ripresa è stata più lenta. I settori più colpiti durante la pandemia sono stati quelli dell’hospitality e, più in generale, le attività con accesso al pubblico. Al contempo, è esploso il business delle spedizioni e tutto ciò ad esso collegato, dal trasporto su gomma ai magazzini. Con il ritorno alla normalità, i tassi di occupazione si sono riequilibrati, ma senza tornare ai livelli di prima. Come scrive il New York Times: oggi negli Stati Uniti ci sono più camionisti e meno camerieri rispetto al 2019. Gli effetti sugli Stati chiave Queste dinamiche stanno avendo degli impatti anche sulle economie degli Stati chiave che decideranno l’esito delle prossime elezioni. Il Nevada è un caso emblematico: lo Stato dove si trova Las Vegas ha sempre fatto grande affidamento sul turismo e ha quindi accusato pesantemente gli effetti della pandemia. Nonostante la ripresa, i posti di lavoro nel settore dell’hospitality non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemici. Ma le politiche del governo Biden hanno aiutato a bilanciare queste perdite: i grandi investimenti del governo federale nelle infrastrutture, nelle rinnovabili e nell’industria dell’high-tech hanno permesso decine di migliaia di assunzioni nei settori manifatturiero ed edile. Trend simili e crescita economica da record - a tratti fuori controllo - si stanno registrando in tutto il sud degli Stati Uniti, inclusi gli altri Stati chiave Arizona e Georgia. Il Midwest - dove si trovano Pennsylvania, Michigan e Wisconsin - è invece una di quelle zone dove il declino economico era presente da ben prima della pandemia, a causa della deindustrializzazione e della crisi del sistema manifatturiero iniziate decenni fa. Qui, le politiche espansionistiche del governo Biden non sembrano aver risolto i problemi preesistenti: non solo i tre Stati chiave del Midwest non hanno ancora recuperato i livelli di occupazione pre-pandemici nel settore dell’hospitality , ma in Pennsylvania, ad esempio, il boom dei settori edile e manifatturiero non si è ancora visto.