La spinta al voto nelle elezioni Usa: quanto vale il post di Taylor Swift?

In questi ultimi giorni in tanti si sono chiesti quanto possa valere in termini di voti il social endorsement pubblicato dall’account Instagram di Taylor Swift a favore di Kamala Harris e Tim Walz. Per rispondere a questo interrogativo, che pesa molto di più del classico milione di dollari, partiamo da un assunto che non è in discussione: il like a un post di un qualsiasi candidato, negli Stati Uniti quanto in Europa e in Italia, non equivale a un voto. Come tale rimane solo una metrica di vanità fine a sé stessa. Guerra all'attenzione digitale Così come diventare follower, quindi scegliere di seguire una pagina o piuttosto un profilo social non significa automaticamente trasformarsi in elettore di quel partito e di quel candidato. Su questa premessa di fondo, come succede raramente quando si discute di digitale e di politica, non c’è disaccordo. Anzi, siamo all’unanimità più ampia. Eppure, per i leader politici e per tutti coloro che a qualunque latitudine democratica si sottopongono al giudizio degli elettori, diventa sempre più strategico presidiare i frame della nostra quotidianità online, riuscire a condividere con i follower lo stesso liquido amniotico alimentato dalle polarizzazioni. Altrettanto, diventa fondamentale poter misurare l’efficacia di un singolo post, come di un unico reel o di una storia. Un’efficacia che è direttamente proporzionale alla capacità di quel contenuto online di influenzare la formazione dell’opinione pubblica su un argomento, di condizionare le nostre percezioni e distorsioni cognitive, in altre parole, per dirlo in modo più schietto, comprendere quanta parte della nostra attenzione digitale un contenuto riesce a catturare. Scambio alla pari Ecco perché anche il post di Taylor Swift, al di là del conteggio aritmetico dei like – che al momento veleggiano abbondantemente oltre quota 11 milioni – non può essere derubricato senza un tentativo di misurazione delle performance cognitive. Per farlo, invece di affidarci solo agli insight dell’account Instagram della cantante, che vanta una platea di 284 milioni di follower, è opportuno utilizzare anche un diverso parametro. Nel suo post, pubblicato alla fine del confronto Tv dello scorso 11 settembre, Taylor Swift invitava i follower a registrarsi sul sito www.vote.gov per poter votare il prossimo 5 novembre e contemporaneamente nella storia ha anche postato direttamente il link del portale. Ebbene, nelle ventiquattr’ore successive, gli accessi al sito hanno fatto registrare due picchi significativi, che sommati portano a un totale di 292.489 utenti unici che si sono collegati. Dall’11 al 12 settembre la media giornaliera è passata 38 a 150 mila accessi. Questo dato, mentre gli accessi stanno iniziando a calare nuovamente, ci da la misura esatta della capacità e della forza di influenza di una social celebrity che prima di spostare voti da una parte all’altro è in grado di traslocare attenzione digitale verso una piattaforma o una causa. Al contempo, per completare l’analisi sull’influenza c’è un ultimo dato da aggiungere che riguarda invece l’incremento dei follower dell’account di Taylor Swift. Infatti, sempre nelle ore immediatamente successive al post di endorsement, i nuovi follower sono stati 128.457.

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