Chappell Roan, la popstar "peccatrice" che piace (e porta voti) a Kamala Harris e Tim Walz

“Sono nata in un piccolo paese del Missouri, dove l’omosessualità è considerata un peccato. Sono cresciuta da vera God Girl, andavo a messa tre volte a settimana anche se, dentro di me, ho sempre avuto il desiderio di diventare una cantante e performer di successo. Da chi prendevo ispirazione? Kesha, Katy Perry e Lady Gaga anche se, quando guardavo il video del brano Alejandro, pensavo fosse troppo esplicito. Crescere in quell’ambiente mi faceva sentire una peccatrice, perché sapevo di essere omosessuale”. Chappell Roan, nome d’arte di Kayleigh Rose Amstutz si racconta così al Guardian in un’intervista pubblicata a dicembre dello scorso anno. Il successo a Coachella e Lollapalooza Ancora non sapeva che, appena pochi mesi dopo, il suo album The Rise and Fall of a Midwestern Princess, uscito a settembre 2023 e passato un po’ in sordina, avrebbe collezionato una media di 68 milioni di stream a settimana. E che avrebbe cantato davanti a migliaia di persone ad alcuni dei festival più importanti degli Stati Uniti, tra cui Coachella, Lollapalooza , Boston Calling e Governor’s Ball di New York. E che, ultimo ma non meno importante, il suo cappellino camouflage con la scritta Midwest Princess sarebbe stato d’ispirazione per il merchandising della campagna elettorale Harris-Walz. Sì, proprio quello di una principessa del pop nata nell’America rurale, repubblicana e conservatrice. Un’artista che, in ogni suo concerto, porta sul palco un gruppo di drag queen . "Libertà e diritti trans" E pensare che solo poche settimane fa Chappell Roan declina l’invito di Joe Biden e Kamala Harris di cantare alla Casa Bianca in occasione del Pride. Vestita da Statua della Libertà, il 9 giugno al Gov Ball a New York davanti a migliaia di fan in adorazione, l’artista spiega le motivazioni della sua scelta citando, in parte, la poesia che si legge su Lady Liberty: “Vogliamo libertà, giustizia e libertà per tutti. Quando riuscirete a garantire tutto questo, allora verrò. Questo significa libertà e diritti trans. Questo significa libertà e diritti delle donne. Significa soprattutto libertà per tutte le persone oppresse nei territori occupati”. Parole dirette che fanno capire a tutti il pensiero dell’artista e che devono aver colpito la stessa Kamala Harris, molto amata da gran parte delle popstar americane che, sin dall’annuncio della sua candidatura alla presidenza per il Partito Democratico, hanno dimostrato un nuovo e rinnovato affetto per i Dem. La crisi e il ritorno in Missouri La storia di Chappell Roan è un esempio di forza e determinazione, che può essere d’esempio per tanti giovani. E in ogni ambito. Il suo talento viene riconosciuto, ma non sboccia subito. Viene scoperta da un’importante casa discografica grazie ad alcune cover pubblicate su YouTube, e firma un contratto che la porta a viaggiare da una costa all’altra del paese in numerosi studi di registrazione. Ma qualcosa non va: il cambiamento repentino la preoccupa, anche se le dà una nuova vitalità e le fa scoprire mondi a lei sconosciuti, come entrare per la prima volta in un club gay a Los Angeles, che Chappell definisce “un’esperienza magica, completamente diversa rispetto a quello che mi era stato insegnato in passato”. Dopo questa visita speciale scrive il brano Pink Pony Club, un inno all’emancipazione che oggi è il suo biglietto da visita. La canzone, però, non raggiunge i risultati previsti e la casa discografica rescinde il contratto. Kayleigh Rose torna in Missouri: lavora in un bar, cerca di trovare soldi e forza per tornare a Los Angeles: “Mi sentivo una fallita, ma sapevo di non esserlo” racconta qualche anno dopo, ripensando a quel periodo. Si dà dodici mesi, mette da parte un po’ di soldi, e riparte. Il successo che non dimentica la lotta per i diritti Da lì la musica cambia, o meglio c’è un nuovo inizio. Riprende a lavorare con Dan Nigro e pubblica l’album The Rise and Fall of a Midwestern Princess che, però, non riceve molta attenzione. Poi l’annuncio: Chappell è l’opening act per alcune date del tour di Olivia Rodrigo. Il click che mancava, arriva. La stampa inizia ad interessarsi di Chappell Roan, le persone ascoltano la sua musica e si identificano nelle sue parole ed esperienze. Va nei principali festival e si fa sempre più conoscere. E in ogni occasione non perde l’opportunità di ribadire le sue idee. "We have no problem making art that’s almost obnoxiously gay", ovvero "Non abbiamo alcun problema nel creare arte quasi odiosamente gay", dice in alcune date dal vivo. Diretta, sempre. E amata sempre più, da tutti. Da chi si ispira a una ragazza di provincia che sta realizzando il suo sogno, nonostante tutte le difficoltà incontrate, e non solo lavorative. Da chi si sente rappresentato da una figura come lei, che non ha paura a dire ciò che pensa, soprattutto oggi. Un cappellino "consegnato" a Kamala Harris Una figura che ha attirato l’attenzione anche di Kamala Harris e Tim Walz, attentissimi a queste tematiche. Tanto da portarli a fare loro proprio quel cappellino che Chappell spesso indossa nei suoi concerti, e trasformarlo in un oggetto del desiderio dei sostenitori del ticket democratico: un cappello da baseball, di quelli classici con la visiera, color camouflage, con i cognomi dei due candidati. Prezzo: 40 dollari. Tutte le scorte vengono vendute, ed esaurite, in meno di 30 minuti, per un guadagno complessivo di circa un milione di dollari a sostegno di Kamala Harris e Tim Walz. Una scelta che sorprende la stessa Chappell, che esprime tutto il suo stupore scrivendo sui social “Is this real”. "È tutto vero?" Sì, e sta succedendo davvero. A Coachella 2024, poco prima di iniziare il suo concerto, Roan si presenta al pubblico parafrasando Sasha Colby, drag queen vincitrice della quindicesima edizione di RuPaul’s Drag Race e dice: “Sono Chappell Roan, l’artista preferita dei tuoi artisti preferiti”. Noi c’eravamo, e possiamo garantire che i presenti, in quel momento, sono impazziti. Una frase diventata realtà, in pochi mesi: da Adele a Ariana Grande, tutti impazziscono per il pop di Roan. Come del resto Kamala Harris, che vede nell’artista nata in Missouri una storia-esempio per tanti elettori indecisi, cresciuti proprio nel Midwest, e che in Chappell possono trovare riscatto e forza. E un cappellino che li può far sentire Midwest Princess, magari votando Harris-Walz a novembre.