Se la Tube di Londra cambia forma: il futuro della metro più antica del mondo

LONDRA - Tra i luoghi iconici della Capitale britannica, c’è sicuramente la sua enorme rete metropolitana, la più antica al mondo. Con i suoi 405,2 chilometri è seconda per estensione dietro solo al recente impianto di Shanghai, in Cina. Il suo logo è celeberrimo, diventato anche elemento di design e merchandising: si trova su borse, t-shirt, adesivi, spille. Lo stesso si può dire per il motto “Mind the gap, please”, l’avviso con cui si invita il pubblico a fare attenzione allo spazio spesso esistente tra la banchina e il treno. Fa così parte del vissuto dei londinesi che anche Carlo III e la Regina Camilla hanno voluto registrarne una loro versione, con la loro voce, in occasione dell’incoronazione. Una tradizione di quasi un secolo Gli inglesi, si sa, sono un popolo particolarmente affezionato alle proprie tradizioni, spesso secolari, e non amano sconvolgere la loro routine. Una piccola grande “rivoluzione” potrebbe però essere in corso e riguarda appunto la metropolitana di Londra, altrimenti conosciuta col nomignolo di Tube: tubo. Ad essere un’icona è infatti anche la mappa della rete: rettangolare, fatta di righe colorate e pallini. Chi, visitando Londra, non ne ha mai tenuta una in mano? Chi non ne ha comprato la cartolina come souvenir? Quella che il pubblico normalmente usa risale al 1933 e fu opera del disegnatore Harry Beck. Fu inizialmente rifiutata dall'ufficio pubblicità perché considerata troppo “radicale”, ma una tiratura di prova dimostrò che era proprio ciò che il pubblico voleva. Da rettangolo a cerchio? Maxwell Roberts, lettore dell’Università di Exeter, ne ha creata una nuova versione: rotonda. Pubblicata online, ha avuto oltre un milione di visualizzazioni. Anche in questo caso, come un secolo fa, la prima reazione è stata di resistenza. Un portavoce della TFL ha subito chiarito che al momento non c’è nessuna intenzione di apporre modifiche, ma l’entusiasmo riscosso sui social media dalla nuova proposta, quanto a lungo potrà essere ignorato? Le stazioni segrete In attesa di capire se questa piccola importante trasformazione avverrà in un futuro prossimo, la metropolitana di Londra è uno scritto ricco di storie tutte sa scoprire. Non tutti, ad esempio, sanno che ci sono stazioni “nascoste” – ma visitabili - che sono magari state dismesse subito ma che hanno comunque giocato un ruolo importantissimo in momenti cruciali della storia di questo Paese. E’ il caso di Down Street, situata a Mayfair tra le stazioni di Hyde Park Corner e Green Park. Fu attiva dal 1907 al 1932, ma divenne fondamentale per la vittoria della Seconda Guerra Mondiale quando fu trasformata segretamente nel quartier generale, a prova di bomba, del Railway Executive Committee. È in questi labirinti segreti che venivano coordinate le ferrovie nazionali ed è qui che il Primo Ministro Winston Churchill si rifugiò durante il Blitz, il più importante attacco dell’aviazione tedesca durante la guerra. Luoghi di spie e set cinematografici Altre non sono accessibili al pubblico perché tutt’ora utilizzate dai servizi segreti di sua maestà. È il caso di quella in zona Vauxhall. Chiusa a metà del Novecento, questa stazione che faceva parte della Piccadilly Line e fu riutilizzata dal SIS per i laboratori della sezione Q, resa famosa dai film di James Bond. Viene riprodotta nel film Die another Day del 2002, anche se la location cinematografica è stata spostata non dove sorge il palazzo dei servizi segreti ma all’altro estremo, che si trova a 2 chilometri di distanza, sul lato sud orientale del ponte di Westminster. La battaglia sotterranea tra Daniel Craig e Javier Bardem nel film Skyfall avviene nella sezione dismessa della Jubilee Line sotto la stazione di Charing Cross. Per tutti gli appassionati del tema, è consigliabile una visita al museo dei trasporti di Londra a Covent Garden.

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