Cosa piace agli americani di Kamala Harris e Donald Trump? Lo svelano i sondaggi

Negli ultimi giorni sui media statunitensi sono usciti i primi sondaggi dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca. La sua sostituta, Kamala Harris, sta riscuotendo un gran successo di pubblico nelle tappe del tour elettorale e sembrerebbe aver riaperto una sfida che fino a qualche settimana fa vedeva Trump in largo vantaggio sui democratici. In particolare, un sondaggio del New York Times/Siena College pubblicato sabato scorso ha rilevato un vantaggio di ben 4 punti percentuali per Harris negli Stati chiave della Pennsylvania, del Michigan e del Wisconsin: solo un mese fa, con Biden candidato, lo stesso sondaggio dava Trump vincente in Pennsylvania con tre punti di scarto. Harris più "onesta" di Trump Ma si voterà fra tre mesi ed è ancora presto per trarre conclusioni basate sui sondaggi, che fotografano un’istantanea della situazione attuale. Però, è innegabile che il cambio di candidato da parte dei democratici abbia rimescolato le carte in tavola e offerto agli elettori un’alternativa rispetto all’impopolare Joe Biden. Ma quali sono i punti di forza, e quelli di debolezza, della nuova candidata Dem nel confronto con Trump? Un recente sondaggio condotto da Associated Press insieme al NORC Center for Public Affairs Research ha provato a rispondere a questa domanda, chiedendo a un campione di potenziali elettori quali fossero le qualità più positive e quelle più negative dei due candidati, e su quali temi si fiderebbero più di uno o dell’altro. Quasi la metà degli intervistati ritiene che “fedele alla democrazia” e “composta” siano attributi che descrivono bene Harris, mentre il 30% dice lo stesso di Trump. Circa il 40% giudica Harris una persona onesta, mentre il 24% lo pensa di Trump. Nonostante quest’ultimo punti molto sull’atteggiarsi e presentarsi come “uomo forte”, all’incirca la stessa percentuale di americani - il 40% - sembra percepire sia lui che la sua sfidante come dei “leader forti”. Circa la stessa percentuale vale riguardo la capacità di gestire un’ipotetica crisi. Trump migliore nella gestione dell'economia Usa Per quanto riguarda i temi, Trump ispira più fiducia nella gestione dell’economia e dell’immigrazione, ma la differenza con Harris è lieve: il 45% degli intervistati ritiene il primo più adatto ad amministrare le due questioni, contro il 38% della seconda. Più americani si fidano invece di Harris nella gestione di temi come le ineguaglianze razziali, l’aborto e la sanità. All’interno dei propri elettorati di riferimento, circa l’80% dei democratici ritiene che Harris sia onesta, mentre il 52% dei repubblicani lo pensa di Trump. C’è grande distacco anche tra la percentuale di elettori Dem che ritiene Harris “fedele alla democrazia” e i repubblicani che pensano lo stesso di Trump . Il candidato dei repubblicani riscuote invece una fiducia maggiore rispetto all’avversaria all’interno del proprio elettorato di riferimento su temi come la gestione delle guerre in Ucraina e a Gaza, il crimine, l’economia e l’immigrazione. Harris sulla scia dell'entusiasmo Se su questi temi la nuova candidata dei democratici dovrà essere in grado di guadagnarsi la fiducia del suo stesso elettorato - oltre a quello complessivo - per avere più possibilità di vittoria a novembre, è anche vero che Harris sembra aver risvegliato gli entusiasmi: circa due terzi degli elettori democratici si dice entusiasta della possibilità di vederla diventare presidente, contro il 40% che lo era a marzo nei confronti di Joe Biden. Tra gli elettori indipendenti, due su dieci sarebbero entusiasti se Harris fosse eletta e circa la metà si riterrebbe abbastanza entusiasta. Entrambe percentuali in crescita rispetto a qualche mese fa che hanno chiuso il gap rispetto alla percentuale di indipendenti, molto simile, che proverebbe le stesse emozioni nei confronti di un’ipotetica presidenza Trump.