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Guerra Israele-Hamas, Hezbollah: in caso di guerra totale attaccheremo tutto Israele

©Ansa

Lo ha detto il leader dell'organizzazione Hassan Nasrallah dopo l'approvazione dei piani operativi dell'esercito israeliano per un'offensiva in Libano. Le armi sollecitate agli Usa in un recente video dal premier Benyamin Netanyahu stanno per essere spedite in Israele: lo ha reso noto lo stesso premier su X. Nella notte scontri a Rafah dove almeno 17 persone sono morte nel campo profughi di Nuseirat dopo pesanti bombardamenti israeliani nel centro di Gaza

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Iran all'Onu: combattere il commercio illegale di armi leggere

L'ambasciatore dell'Iran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, ha lanciato un appello affinché l'Onu assuma una posizione riguardo alla questione del commercio illegale di armi leggere. Facilitare un trasferimento non discriminatorio di tecnologia è necessario per combattere il commercio illecito e i traffici nei Paesi in via di sviluppo, ha affermato Iravani criticando restrizioni "illegali" contro l'Iran per l'accesso a tale assistenza tecnologia, durante una conferenza sul piano delle Nazioni Unite per sradicare il commercio illecito di armi leggere e di piccolo calibro. Come riferisce Irna, durante la conferenza il diplomatico ha definito "infondate" le accuse sulla vendita o il trasferimento di armi allo Yemen. Il governo degli Houthi a Sanaa mantiene una sovranità indipendente, prendendo decisioni nel proprio interesse, ha affermato Iravani.

Papa: preghiamo tutti i giorni per la pace

"Fratelli e sorelle, continuiamo a pregare per la pace. la guerra sempre è una sconfitta dall'inizio. Preghiamo per la pace nella martoriata Ucraina, in Terra Santa, in Sudan, Myanmar e dovunque si soffre per la guerra. Preghiamo tutti i giorni per la pace". E' l'appello di Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale.

Iran: gli Usa non possono più impedirci di esportare petrolio

Gli Stati Uniti non possono più impedire all'Iran di produrre ed esportare petrolio grazie alle misure adottate durante il suo mandato dal presidente iraniano Ebrahim Raisi, morto il 19 maggio per lo schianto dell'elicottero sul quale viaggiava nel nord ovest del Paese. Lo ha affermato il ministro iraniano del Petrolio, Javad Owji, parlando durante una sessione del Parlamento di Teheran. Da quando Raisi si è insediato, nel 2021, il volume delle esportazioni di petrolio iraniano è triplicato e sono aumentate anche le entrate derivanti dalle esportazioni verso l'estero, ha sottolineato Owji, come riferisce Mehr, aggiungendo che la produzione di greggio è aumentata di oltre 1,4 milioni di barili.

Dopo l'uscita Netanyahu sulle armi, Usa cancellano incontro

Gli Usa hanno cancellato una riunione chiave con Israele dopo le affermazioni del premier Benyamin Netanyahu con cuiha attaccato l'amministrazione Biden per aver dilazionato il rifornimento di armi allo stato ebraico. La riunione - ha riferito Haaretz - si sarebbe dovuta svolgere a Washinton ed avere come focus principale il programma nucleare dell'Iran. Una fonte israeliana - citata dal quotidiano - ha spiegato che al posto dell'incontro, guidato dal ministro israeliano degli affari strategici Ron Dermer, ci sarà un appuntamento tra il Consigliere della Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi e il suo omologo Usa Jake Sullivan.

Raid israeliano nel Sud Siria, ucciso un ufficiale

Un ufficiale è stato ucciso in un attacco israeliano contro due postazioni dell'esercito siriano nel sud della Siria, ha annunciato l'agenzia ufficiale Sana, citando una fonte militare. "Il nemico israeliano ha effettuato un attacco utilizzando droni contro due postazioni militari delle nostre forze armate nelle province di Qunaitra e Daraa", ha detto l'agenzia, riferendo "un ufficiale ucciso e danni materiali". 

Sanders: 'Usa non dovrebbero inviare armi a Israele'

Il senatore americano Bernie Sanders ha affermato che il suo Paese dovrebbe astenersi dall’inviare a Israele “tutti gli aiuti militari offensivi”, dopo che il primo ministro israeliano ha attaccato il ritmo con cui gli Stati Uniti gli stavano fornendo bombe da utilizzare a Gaza. Israele ha il diritto di difendersi, ha spiegato Sanders, ma “non ha il diritto di entrare in guerra contro l’intero popolo palestinese. Eppure è esattamente quello che è successo”. “Il governo estremista di destra di Netanyahu ha ucciso più di 37.000 palestinesi e ne ha feriti quasi 85.000. Il 60% dei quali sono donne, bambini o anziani”, ha affermato Sanders. “È assurdo che Netanyahu sia stato invitato a parlare al Congresso. Non dovremmo onorare le persone che usano la fame dei bambini come arma di guerra”, ha aggiunto.


Media: Casa Bianca cancella incontro su Iran con Israele

La Casa Bianca ha cancellato un incontro di alto livello incentrato sull'Iran con rappresentanti israeliani, in polemica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ieri il premier, in un video, aveva accusato pubblicamente Washington di bloccare gli aiuti militari allo Stato ebraico. Lo riferisce Axios, citando due funzionari della Casa Bianca. Secondo le fonti, il video del premier israeliano avrebbe suscitato l'ira dei consiglieri piu' stretti del presidente Usa Joe Biden. "Gli americani sono adirati. Il videomessaggio di Bibi - scrive Axios citando le sue fonti -  ha fatto molti danni". Secondo il funzionario, la delegazione israeliana che doveva prendere parte all'incontro cancellato era gia' in volo verso gli Stati Uniti. Axios spiega che si tratterebbe della seconda volta che una riunione del dialogo strategico iraniano viene annullata all'ultimo minuto. A marzo era stato Netanyahu "a staccare la spina", dopo l'intervento americano che aveva rifiutato di porre il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che includeva un riferimento a un cessate il fuoco a Gaza. 


Allarme droni scatta due volte nel nord di Israele in meno di un'ora

Le sirene di allarme dei droni sono scattate questa mattina nel nord di Israele, nelle aree vicine al confine con il Libano, due volte in meno di un'ora, dopo due giorni di relativa tranquillità. A riferirne è il Times of Israel, precisando che in seguito al primo allarme, il Comando interno aveva dichiarato "l'incidente chiuso", senza fornire ulteriori dettagli.

Esercito Israele, approvati piani per offensiva in Libano

L'esercito israeliano ha fatto sapere che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati "approvati e validati". Lo scrive il Times of Israel. I piani hanno ricevuto il via libera dal capo del Comando Nord dell'Idf, generale Ori Gordin, e il capo della Direzione delle Operazioni, generale Oded Basiuk. In una dichiarazione, l'Idf afferma che i generali hanno fatto una riunione strategica durante la quale "sono stati approvati i piani operativi per un'offensiva in Libano". Gli alti comandanti hanno anche preso decisioni riguardanti "l'accelerazione della prontezza delle forze sul terreno", aggiungono i militari.  L'annuncio arriva nel mezzo dei ripetuti attacchi di Hezbollah e dei gruppi palestinesi alleati in Libano nel nord di Israele, che fanno crescere il timore di un conflitto più ampio. 

Combattimenti a Rafah

A Nuseirat, Al Jazeera che ha citato fonti dei media locali tra cui Radio Hamas, ha riferito di 17 morti palestinesi dopo un attacco israeliano. 

La roadmap di Biden come unica possibilità di negoziati

Israele resta ancorato alla decisione che non ci saranno altri negoziati se non quelli incentrati sulla roadmap rilanciata da Biden nelle settimane scorse. "Non esiste alcun fattore che possa cambiare questo. Non ci saranno - ha spiegato una fonte al corrente delle trattative - negoziati su nessun altro piano, oltre a quello accettato dal Consiglio dell'Onu". 

Israele a Hezbollah: "Con la guerra sarete distrutti"

Da Gerusalemme il ministro degli Esteri Israel Katz ha ribadito la posizione del governo di Benyamin Netanyahu parlando esplicitamente di "guerra totale" che "distruggerebbe gli Hezbollah e colpirebbe duramente il Libano". Katz ha preso lo spunto da un video diffuso dai miliziani sciiti con immagini di obiettivi sensibili e postazioni militari di unità scelte e sistemi di difesa area nel nord di Israele e soprattutto nel porto di Haifa. Un video che l'Idf non ha ancora commentato.

Cresce la tensione tra Israele ed Hezbollah, gli Usa cercano di frenare l'escalation

Cresce il timore di uno scontro totale imminente tra Israele e gli Hezbollah libanesi, con conseguenze difficili da prevedere non solo per il Medio Oriente. L'inviato speciale di Joe Biden Amos Hochstein, dopo la tappa in Israele, è arrivato a Beirut con la certezza che occorra tirare il freno. Washington, ha detto incontrando la leadership libanese, sta cercando di evitare "una guerra più grande" a seguito dell'escalation lungo la frontiera meridionale del Libano nelle ultime settimane.