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Guerra Medioriente, pioggia di razzi da Hezbollah. Israele: "Risponderemo".

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Blinken non è riuscito a colmare le divergenze che ostacolano il raggiungimento di un accordo che preveda il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Il capo della diplomazia Usa, afferma Hamas, "continua a parlare dell'appoggio di Israele sull'ultima proposta di tregua. Lo invitiamo, assieme all'amministrazione Biden, a esercitare pressioni dirette" su Israele. Le modifiche che il movimento ha chiesto alla proposta presentata dagli Usa "non sono significative" ha riferito un alto esponente del gruppo

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Medioriente, Tajani oggi a Brindisi. Dalla base Onu partono gli aiuti

"Dalla base Onu di Brindisi partono gli aiuti italiani del progetto Food for Gaza, si tratta di alimenti e beni sanitari per la popolazione civile palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a SkyTg24. "Un'operazione fatta con la Fao e con il sostegno della Croce Rossa, e della Mezzaluna rossa, con il governo israeliano e l'Autorità nazionale palestinese", ha aggiunto il ministro che oggi visiterà il centro logistico con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

Idf: "Colpito terrorista che partecipò alla strage del 7 ottobre"

Le truppe della 99esima Divisione hanno eliminato diversi terroristi, uno dei quali ha preso parte alla strage del 7 ottobre. Lo ha reso noto l'Idf. Le truppe della 162a Divisione hanno invece effettuato raid nell'area di Rafah nella Striscia di Gaza, trovando armi e uccidendo terroristi in combattimenti ravvicinati. Durante l'operazione è stato identificato e colpito un terrorista armato tramite il fuoco di un drone, dopodiché un aereo dell'aeronautica israeliana ha colpito l'edificio in cui aveva operato il terrorista e un sito di lancio di razzi puntati verso Israele.  

L'Idf ha inoltre riferito che ieri gli aerei dell'Iaf hanno colpito e distrutto circa 45 obiettivi terroristici in tutta la Striscia. Tra questi c'erano strutture militari, squadre terroristiche armate, lanciarazzi e pozzi di tunnel.

Israele: "Ieri colpiti 45 obiettivi terroristici a Gaza"

L'Aeronautica israeliana "ha colpito e smantellato (ieri, ndr) oltre 45 obiettivi terroristici in tutta la Striscia di Gaza, comprese strutture militari, cellule terroristiche armate, lanciarazzi, tunnel e ulteriori infrastrutture terroristiche":  lo riporta l'Idf in un comunicato. Sempre ieri, prosegue la nota, le forze israeliane hanno eliminato nella Striscia di Gaza centrale più di 10 terroristi, incluso uno che aveva partecipato all'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele. 

Hamas: "Le nostre richieste non sono significative"

Le modifiche che Hamas ha chiesto alla proposta di cessate il fuoco presentata dagli Usa "non sono significative" e includono il ritiro completo delle truppe di Israele da Gaza: lo ha detto alla Reuters un alto esponente del gruppo. Hamas, ha affermato, ha chiesto di scegliere un elenco di 100 palestinesi con lunghe condanne da rilasciare dalle carceri israeliane, aggiungendo che il documento israeliano aveva escluso la richiesta e limitato i rilasci ai soli prigionieri con pene residue inferiori a 15 anni. "Non ci sono emendamenti significativi che, secondo la leadership di Hamas, giustifichino obiezioni", ha detto la fonte. 

Times of Israel: "I colloqui sono bloccati sulla richiesta di Hamas di un impegno immediato da parte di Israele per una tregua permanente"

Studenti pro Palestina si incatenano al Politecnico di Torino

Nove studenti dei collettivi universitari pro Palestina si sono incatenati questa mattina ai cancelli dell'entrata della sede principale del Politecnico di Torino, in corso Duca degli Abruzzi. "Oggi l'intifada studentesca del Politecnico resiste da un mese senza nessuna risposta dalla governance dell'ateneo. - spiegano gli attivisti - Per questo gli studenti hanno deciso di incatenarsi ai cancelli bloccando l'ingresso principale della sede centrale del Politecnico".  Gli attivisti da un mese stanno partecipando alle occupazioni delle tre sedi universitarie del capoluogo piemontese per chiedere lo stop degli accordi fra atenei e istituzioni, università israeliane e aziende belliche. Sul luogo è presente anche la Digos della Questura di Torino. 

Cnn: "Ostaggio di Hamas ha subìto punizioni in 8 mesi di prigionia"

La famiglia del 27enne Andrey Kozlov, uno degli ostaggi liberati durante l'operazione militare israeliana lo scorso fine settimana, ha affermato che il giovane ha subito abusi psicologici da parte dei suoi rapitori di Hamas durante gli otto mesi di detenzione a Gaza. Lo riporta la Cnn. Kozlov è stato liberato sabato scorso insieme a Noa Argamani, Almog Meir Jan e Shlomi Ziv in un raid nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, in un blitz che secondo le autorità di Gaza è costato la vita ad almeno 274 palestinesi. Cittadino russo, Kozlov si era trasferito in Israele quasi due anni fa e il 7 ottobre stava lavorando come guardia di sicurezza al festival musicale Nova quando è stato rapito e portato a Gaza. In un'intervista alla Cnn, la sua famiglia ha rivelato alcuni dettagli del calvario del figlio. Suo padre, Mikhail Kozlov, ha detto che Andrey era "molto spaventato" perché i militanti di Hamas per mesi gli hanno falsamente detto che "Israele voleva ucciderli tutti", sostenendo che "erano un problema per Israele". L'uomo ha anche affermato che suo figlio non ha voluto rivelare tutti i maltrattamenti, dicendo che "non era visto come un essere umano" dai suoi aguzzini. "Direi che lo punivano per qualsiasi comportamento che consideravano sbagliato", ha affermato. "Uno degli esempi che Andrey ci ha fornito... è che nei momenti più caldi della giornata lo coprivano con le coperte", ha aggiunto. Da parte sua, il fratello di Andrey - Dmitry - ha raccontato che i suoi rapitori cercavano  "di non lasciare segni (sul suo corpo, ndr)… Ma lo avrebbero comunque punito in un modo o nell'altro. Molto spesso per cose banali": "Gli è stato detto di non parlare in ebraico, che doveva sussurrare e (anche quello) in inglese".

Bombe su Rafah, divergenze sull'accordo per la tregua

L'esercito israeliano ha nuovamente attaccato il sud della Striscia di Gaza dopo il viaggio in Medio Oriente, l'ottavo in otto mesi, del capo della diplomazia americana Antony Blinken che non è riuscito a colmare le divergenze che ostacolano il raggiungimento di un accordo che preveda il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. I giornalisti riferiscono di un intenso fuoco di artiglieria e di attacchi di elicotteri israeliani nel settore di Rafah, all'estremità meridionale del territorio, vicino al confine con l'Egitto, nelle prime ore della giornata, ma l'esercito israeliano smentisce di avere colpito l'area umanitaria di al Mawasi. Hezbollah libanese, alleato di Hamas, ha lanciato ieri una pioggia di razzi sul nord di Israele e ha promesso di intensificare i suoi attacchi per vendicare la morte di un alto comandante militare ucciso il giorno prima in un attacco israeliano mirato nel sud del Libano. Stamattina, le sirene di allarme missilistico suonavano ancora nel nord di Israele,  secondo l'esercito. 

Guterres: "L'Onu farà il possibile per risolvere la situazione tra Israele e Palestina"

"Non possiamo contemplare la continuazione di questo orrore, tanto meno un'escalation o una ripetizione tra qualche anno. Dobbiamo interrompere il ciclo. L'Onu è pronta e disposta a fare tutto il possibile per risolvere la situazione tra Israele e Palestina, a sostegno della soluzione dei due Stati. Siamo in continue discussioni con tutte le parti, non solo su come affrontare la catastrofica situazione umanitaria, ma anche su cosa occorre fare dopo la fine dei combattimenti". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un'intervista a 'Repubblica'.

Guterres

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Israele condanna rapporto Onu su crimini di guerra dell'Idf

Il ministero degli Esteri israeliano ha condannato il Rapporto della commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite secondo cui i soldati dell'Idf hanno commesso crimini di guerra nella Striscia di Gaza, definendolo "pieno di false accuse e diffamazioni contro i soldati dell'esercito". 

"Il rapporto descrive una realtà fittizia in cui decenni di attacchi terroristici vengono omessi, non vengono riportati gli attacchi missilistici in corso contro i civili israeliani e non viene contemplato uno stato democratico che abbia il diritto di difendersi da un attacco terroristico. Questo è ancora un altro esempio del punto basso in cui l'organizzazione si trova e che ha raggiunto sotto la guida del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres", ha affermato il ministero. 

Medioriente, media: "Versioni contrastanti sui negoziati, ma vanno avanti"

I negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas stanno continuando, ma le versioni sulle discussioni divergono a seconda degli osservatori. Secondo la stampa israeliana, che cita funzionari coinvolti nelle trattative, Israele considera la reazione di Hamas alla proposta un netto rifiuto. "I colloqui continueranno ora attraverso gli inviati del Qatar e dell'Egitto in coordinamento con gli Stati Uniti, per vedere se è possibile raggiungere un accordo", scrive Haaretz. Dall'altra parte, in un comunicato Hamas sostiene di avere mostrato una piena disponibilità a raggiungere un accordo e invita gli Usa a esercitare pressione su Israele perchè accetti un cessate il fuoco permanente. Secondo il movimento, citato da Al Jazeera, nonostante ci sia chi sostiene che Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco delineata dal presidente Joe Biden il 31 maggio, "non abbiamo sentito alcun funzionario israeliano confermarlo".

Tutto pronto per G7 in Puglia: al via, con i tavoli su Medioriente e Ucraina

A Borgo Egnazia i lavori del summit sotto la presidenza italiana di Giorgia Meloni. Le diplomazie sono già all’opera e circola una bozza delle conclusioni del vertice. Tra i temi, le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. Secondo alcune fonti, dal documento sarebbe sparito il punto in cui i leader sottolineavano l'importanza di garantire "un accesso effettivo e sicuro all'aborto". Fonti italiane: “Nessuno Stato ha chiesto stop, dinamiche negoziali ancora in corso”. LEGGI L'ARTICOLO

L'Onu ha accusato Israele e Hamas di crimini di guerra. VIDEO

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Media: "Biden teme l'escalation Israele-Hezbollah, lavora per evitarla"

L'amministrazioen Biden è molto preoccupata che l'escalation di violenza fra Israele e Hezbollah degli ultimi giorni possa degenerare in una guerra totale e sta facendo di tutto per prevenirlo. Lo riporta Axios citando alcuni funzionari americani, secondo i quali gli Stati Uniti temono che Israele stia correndo o possa essere trascinata in una guerra con Hezbollah senza una chiara strategia e senza tenere in considerazioni le implicazioni di un conflitto più ampio. 

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Israele ha bombardato il sud della Striscia di Gaza

L'esercito israeliano ha bombardato il sud della Striscia di Gaza dopo un giro in Medio Oriente da parte del capo della diplomazia americana Antony Blinken che cerca di garantire un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Un intenso fuoco di artiglieria ed attacchi di elicotteri israeliani sono stati registrati nel settore di Rafah, all'estremita' meridionale del territorio, vicino al confine con l'Egitto. Hezbollah libanese, alleato di Hamas, ha lanciato mercoledì una pioggia di razzi sul nord di Israele e ha promesso di intensificare i suoi attacchi per vendicare la morte di un alto comandante militare ucciso il giorno prima in un attacco israeliano mirato nel sud del Libano. Giovedi' mattina presto, le sirene di allarme missilistico suonavano ancora nel nord di Israele, secondo l'esercito. E nello Yemen, i ribelli Houthi, alleati anche di Hamas palestinese, hanno rivendicato l'attacco che ha danneggiato una nave mercantile greca nel Mar Rosso sospettata, secondo loro, di legami con Israele.