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Guerra Israele-Hamas, Netanyahu: "Accuse Corte penale internazionale vergognose"

©Ansa

"Ogni perdita di vite innocenti è una tragedia, ma per Hamas è una strategia". Lo ha detto il premier israeliano in un'intervista alla Cnn. "I procuratori hanno portato avanti false accuse", ha poi detto commentando la richiesta della Corte penale internazionale di incriminarlo per crimini di guerra e contro l'umanità. "Inaccettabile che si equipari un governo eletto con un'organizzazione terroristica", afferma Tajani. "Quello che sta accadendo" nella Striscia di Gaza "non è genocidio" ribadisce Biden

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Casa Bianca: "Sanzioni a Cpi? Siamo in contatto con Congresso"

"Stiamo avendo discussioni con Capitol Hill sui prossimi passi": così la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha risposto a una domanda sugli sforzi dei repubblicani alla Camera per sanzionare la Corte penale internazionale dopo la richiesta di arresto nei confronti dei dirigenti israeliani per crimini di guerra a Gaza.

Blinken: "A Gaza acuta crisi umanitaria, proteggere civili Rafah"

Gaza sta affrontando una "acuta crisi umanitaria", con una grave carenza di acqua, cibo e medicine. Lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken, ribadendo che gli Stati Uniti non sosteranno una grande operazione militare a Rafah. "I civili a Rafah vanno protetti", ha aggiunto. 

Blinken: "Tregua Gaza ancora possibile ma Cpi battuta d'arresto"

Una tregua a Gaza è ancora possibile, anche se la decisione della Corte Penale Internazionale è una battuta d'arresto negli sforzi per raggiungere un'intesa. Lo afferma il segretario di Stato Usa Antony Blinken nel corso di un'audizione in Congresso, durante la quale ha spiegato che un accordo "è ancora una possibilità".

Usa, preoccupante stop Israele a diretta video Ap su Gaza

La Casa Bianca ritiene "preoccupante" che Israele abbia chiuso la diretta video dell'agenzia Ap su Gaza "E' ovviamente preoccupante... esamineremo la questione", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. 

Occupazione in corso, l'università Statale di Milano rimanda Open Day

A causa dell'occupazione in corso, l’università Statale di Milano rimanda l’Open Day, previsto inizialmente per sabato 25 maggio, a sabato 22 giugno. Lo fa sapere l’ateneo, sottolineando di essere “attivamente impegnato in una capillare campagna informativa su tutti i suoi canali rivolta a tutti gli studenti già iscritti e alle scuole”.  Pertanto, conclude, “sabato 25 maggio, nella sede di via Festa del Perdono 7, sarà comunque organizzato un presidio di emergenza a cura del Cosp - Centro per l'orientamento allo studio e alle professioni.

Fornisce immagini ad al Jazeera, Israele sequestra attrezzature ad Ap

Funzionari israeliani hanno sequestrato una telecamera e un'apparecchiatura per la trasmissione appartenenti all'Associated Press  nel sud di Israele, accusando l'agenzia di stampa di violare la nuova legge che vieta la fornitura di immagini ad al Jazeera. "L'Associated Press denuncia con la massima fermezza le azioni del governo israeliano volte a chiudere il nostro servizio di lunga data in diretta che forniva un punto di vista su Gaza attraverso il sequestro delle apparecchiature Ap", afferma l'agenzia di stampa in una nota. Funzionari del Ministero delle Comunicazioni di Israele sono arrivati questo pomeriggio nella sede dell'Ap, nella città meridionale di Sderot, e hanno sequestrato l'attrezzatura. Hanno consegnato all'Associated Press un documento, firmato dal ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi, sostenendo che l'agenzia stava violando la legge sulle emittenti straniere del paese.


Idf pronta a leva per ortodossi, se governo vara legge

Se il governo approverà la legge, l'esercito israeliano è pronto ad inviare la cartolina precetto a migliaia di giovani ultraortodossi. Lo ha detto, citato dai media, un ufficiale dell'Idf secondo cui l'esercito "è pronto a reclutare gli ortodossi in diversi gradi dell'esercito e alle loro condizioni. Tutto ciò che serve è l'approvazione del governo e il relativo bilancio". Secondo le stime dell'Idf, a causa della guerra mancano circa 7.000 soldati e comandanti, principalmente in posizioni di combattimento. 

Ap: "Israele ha chiuso la nostra diretta video su Gaza"

Funzionari israeliani hanno sequestrato una telecamera e un'attrezzatura di trasmissione appartenente all'Associated Press nel sud di Israele vicino al confine con Gaza di fatto impedendo la diretta video dell'agenzia americana. Lo riferisce la stassa Ap in una nota ripresa dal Guardian.   "L'Associated Press denuncia nei termini più forti le azioni del governo israeliano volte a chiudere il nostro feed live di lunga data che mostra una vista su Gaza e il sequestro di apparecchiature Ap", ha affermato Lauren Easton, vicepresidente delle comunicazioni aziendali presso l'organizzazione giornalistica. 

Gaza, ripresi aiuti via aerea mentre valichi restano chiusi

Un aereo militare egiziano Airbus C295M ha lanciato questa mattina aiuti umanitari e forniture di soccorso nel nord della Striscia di Gaza "come parte dei suoi sforzi per sostenere la popolazione di Gaza all'interno della coalizione internazionale per fornire aiuti, dopo un giorno di sosta". Lo riferiscono fonti dell'aeronautica egiziana, mentre dalla Mezzaluna Rossa si sottolinea che i valichi terrestri tra Egitto e Striscia di Gaza restano chiusi, ormai da 15 giorni.   "In coordinamento con le autorità giordane all'interno della coalizione internazionale, un aereo cargo militare Airbus C295M appartenente all'aeronautica egiziana è decollato da una base militare giordana nel sud-ovest dell'aeroporto di Amman, con il numero di volo HERC30, ed ha effettuato operazioni di lancio di aiuti umanitari e di soccorso, tra cui cibo, medicine, vestiti e tende, nel nord della Striscia di Gaza", ha riferito la fonte. Intanto "la sospensione degli aiuti umanitari via terra entra nella terza settimana consecutiva, con Israele deciso a tenere chiusi i valichi di Rafah, Kerem Shalom e Al-Awja", osserva una fonte ufficiale della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai. Per il quindicesimo giorno consecutivo - aggiunge il capo della Mezzaluna Rossa del Nord Sinai Khaled Zayed - l'Egitto ha quindi smesso di ricevere anche feriti palestinesi, stranieri e persone con doppia nazionalità. Una fonte responsabile della sicurezza egiziana ha affermato che il terminal di Rafah continuerà ad essere aperto sul lato egiziano e che tutti i lavoratori del terminal restano presenti e pronti ad operare non appena il passaggio venisse riaperto da parte palestinese. La fonte ha confermato che sono saliti a 5.000 i camion di aiuti umanitari pronti ad entrare a Gaza, mentre i prodotti trasportati via mare attraverso il molo statunitense davanti alla Striscia continuano a dimostrarsi nettamente insufficienti ai bisogni della popolazione palestinese.

Media, 'polizia d'Israele dietro attacchi a camion aiuti a Gaza'

Membri delle forze di sicurezza israeliane informano gli attivisti di estrema destra e i coloni sulla posizione dei camion di aiuti umanitari che consegnano forniture vitali a Gaza, consentendo ai gruppi di bloccare e vandalizzare i convogli: lo scrive oggi il Guardian in un articolo in esclusiva, citando diverse fonti. I coloni che intercettano le forniture umanitarie vitali nella Striscia ricevono informazioni sulla posizione dei camion da membri della polizia e dell'esercito israeliani, ha detto al quotidiano britannico un portavoce del principale gruppo di attivisti israeliani responsabile dei blocchi. La presunta collusione da parte di membri delle forze di sicurezza è supportata da messaggi provenienti da gruppi di chat interni esaminati dal Guardian - scrive il giornale - nonché dai racconti di diversi testimoni e attivisti per i diritti umani. Coloro che bloccano i veicoli affermano che gli aiuti che trasportano vengono dirottati da Hamas invece di essere consegnati ai civili bisognosi, un'affermazione che le agenzie di soccorso respingono. Rachel Touitou, portavoce del gruppo israeliano Tzav 9, ha dichiarato che da gennaio il gruppo blocca i camion che attraversano Israele, sostenendo che gli aiuti trasportati vengono "dirottati" da Hamas una volta raggiunta Gaza. La settimana scorsa alcuni video hanno mostrato i convogli di aiuti bloccati e vandalizzati dai coloni israeliani al checkpoint di Tarqumiya, a ovest di Hebron, nella Cisgiordania occupata da Israele. 

Israele, trovato deposito razzi in moschea nel nord Gaza

Truppe israeliane hanno riferito di aver rinvenuto un deposito di razzi e lanciarazzi in una moschea nella periferia di Jabaliya, nel nord di Gaza. 

Gallant e Gantz pressano Netanyahu: "Riunione su ostaggi"

I ministri Yoav Gallant e Benny Gantz hanno chiesto al premier Benyamin Netanyahu di convocare questa sera stessa il Gabinetto di guerra per discutere lo stallo sulla trattativa per il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito Ynet secondo cui nell'ultima riunione del Gabinetto, sabato scorso, il premier avrebbe respinto le proposte del team negoziale rimproverandolo di non sapere condurre le trattative.

Sunak: la richiesta del procuratore della Cpi è inutile

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato che la richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan di chiedere mandati di arresto per i leader israeliani e di Hamas è "profondamente inutile" e non cambierà nulla per garantire una "pausa" nei combattimenti o il rilascio degli ostaggi. Lo riporta la Bbc.

Israele: 'Operazioni continuano in tutta la Striscia'

L'esercito israeliano sta proseguendo le sue offensive nella Striscia: sia a Jabalya, sia a Rafah nel sud e sia nella zona centrale dell'enclave palestinese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui a Jabalya i soldati hanno localizzato "un deposito di razzi e di postazioni di lancio in una moschea". Anche a Rafah, proseguono le operazioni e sono stati uccisi "numerosi terroristi, localizzati razzi e equipaggiamento militare nell'area". Nelle passate 24 ore - ha aggiunto la stessa fonte - sono stati colpiti e distrutti "circa 70 obiettivi terroristici" in tutta la Striscia "inclusi depositi militari, infrastrutture, postazioni di lancio dei razzi e cellule terroristiche".

Wafa: '7 i palestinesi uccisi in scontri con Israele a Jenin'

E' salito a 7 il bilancio dei palestinesi uccisi a Jenin, in Cisgiordania, in scontri con l'esercito israeliano. Lo ha riferito l'agenzia Wafa secondo cui tra gli uccisi c'è' "anche un medico, specialista in chirurgia generale dell'ospedale di Jenin" identificato in Asid Jabareen e un insegnante presso una delle scuole locali. Salito anche il bilancio dei feriti che ora sono 12, tra cui alcuni sono gravi. L'Idf per ora ha spiegato di aver effettuato nella città del nord della Cisgiordania un'operazione anti terrorismo nel campo profughi.

Media: 'Raisi tolto mesi fa da lista successori a Khamenei'

Ebrahim Raisi, il presidente iraniano morto nell'incidente in elicottero domenica, era considerato come un candidato di punta per prendere il posto del leader supremo Khamenei, 85 anni, ma la conclusione non era per niente scontata. Secondo Reuters, che cita due fonti con familiarità della questione, l'Assemblea degli Esperti, un organo clericale che nomina la Guida Suprema, aveva tolto Raisi da una lista di potenziali successori circa sei mesi fa a causa del suo calo di popolarità provocato dalle difficoltà economiche causate dalle sanzioni statunitensi e dalla cattiva gestione. Ma anche l'altro potenziale candidato, il secondo figlio di Khamenei, Mojtaba, non ha ora la strada spianata. Secondo Reuters, sebbene il suo nome sia stato spesso citato, aleggiano dubbi sulla possibile candidatura di Mojtaba, un religioso di medio rango che insegna teologia in un seminario nella città santa sciita di Qom. Khamenei ha espresso opposizione alla candidatura di suo figlio perché non vuole vedere alcun ritorno verso un sistema di governo ereditario in un paese in cui la monarchia sostenuta dagli Stati Uniti è stata rovesciata nel 1979, ha detto una fonte iraniana vicina all'ufficio di Khamenei. "Non c'è nessun altro candidato in questo momento ed è per questo che le elezioni presidenziali in Iran, comunque si svilupperanno, saranno le prime a decidere cosa verrà dopo", ha detto Vali Nasr, professore di Studi sul Medio Oriente e Affari Internazionali alla John Hopkins School of Advanced International Studies.

Vienna critica CPI su equiparazione fra Netanyahu e Hamas

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer (OeVP) mantiene le distanze dalla decisione del procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan di voler emettere mandati d'arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar per crimini di guerra e contro l'umanita'. Nehammer su X ha scritto di "rispettare l'indipendenza della Cpi" ma "non riesce a capire" l'operato del procuratore Khan, aggiungendo, "e' incomprensibile che i leader dell'organizzazione terroristica Hamas, il cui obiettivo dichiarato e' la distruzione dello Stato di Israele, siano menzionati insieme ai rappresentanti democraticamente eletti di questo stesso Stato" 

Lapid: 'su Gaza Netanyahu apra a Riad e includa palestinesi'

"Netanyahu dovrebbe annunciare che vuole aprire negoziati con i sauditi, con la componente palestinese inclusa". Lo ha sollecitato il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid in una intervista alla Radio militare richiamandosi alla proposta Usa per il dopo Hamas a Gaza. La mossa - a suo dire - avrebbe anche l'effetto di contrastare i tentativi della Corte penale internazionale (Cpi) di perseguire con mandati d'arresto il premier e il ministro della difesa Yoav Gallant.

Cantante israeliana Eden Golan rifiuta ruolo ambasciatrice diplomazia pubblica

La cantante israeliana Eden Golan ha rifiutato la proposta del ministero degli Esteri di diventare ''ambasciatrice per la diplomazia pubblica''. Come riporta il sito di Ynet, l'artista ventenne con oltre 760.000 ascoltatori su Spotify ha spiegato di voler concentrarsi sulla musica. Per gli attacchi che aveva subito durante la sua partecipazione all'Eurovision, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto che Golan ''gareggiava di fronte a una brutta ondata di antisemitismo'' e che aveva ''portato onore a Israele''.

Mosca: 'Da Usa doppio standard nei confronti della Cpi'

"Gli Usa negano la legittimità della Corte penale internazionale e minacciano questa organizzazione di sanzioni quando si tratta degli interessi di Washington stessa e dei suoi alleati. Tuttavia, utilizzano spudoratamente questo strumento pseudo-legale contro coloro che considerano nemici". Così l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha commentato le parole del capo del Pentagono, Lloyd Austin, che ha dichiarato che gli Stati Uniti lavoreranno con la Corte penale internazionale sui crimini di guerra in Ucraina nonostante il disaccordo sulla sua inchiesta sui leader israeliani. "Questo è ancora un altro esempio di doppi standard e una parata di ipocrisia americana", ha detto ancora Antonov stando a quanto riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. Ieri il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan ha chiesto alla Camera preliminare del tribunale dell'Aja di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant, nonché nei confronti del leader di Hamas Yahya Sinwar, del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif e del leader all'estero Ismail Haniyeh con accuse di "crimini di guerra e contro l'umanità". L'anno scorso la Corte Penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin accusandolo di deportazione di bambini nell'Ucraina invasa dalle truppe russe.