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Guerra Ucraina Russia. Cremlino: "Esercitazioni nucleari dopo minacce occidentali"

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Le imminenti esercitazioni nucleari annunciate dalla Russia sono una risposta ai commenti "senza precedenti" di Macron sull'invio di truppe in Ucraina, ha detto Peskov.  Mosca definisce "infondate" le accuse diffuse dal Ft su atti di sabotaggio in Europa, poi minaccia: "Rappresaglie su siti militari Gb in Ucraina se Kiev userà missili forniti da Londra". Cremlino convocati gli ambasciatori di Francia e Gb. Politico: "Soldato Usa arrestato in Russia per furto"

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Salvini: "Mai un solo italiano a combattere in Ucraina"

"Mai, mai nel mio nome e mai con l'ok della Lega, un solo figlio d'Italia a combattere e a morire in Ucraina. E penso che Macron quando continua a ribadire questa possibilità, commette un errore gravissimo, e sia una persona o in difficoltà o pericolosa. Stiamo aiutando l'Ucraina in ogni maniera possibile, con aiuti economici, umanitari, militari, sociali. Pensare di mandare i nostri figli a combattere e morire in Ucraina, è folle". Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, a margine della presentazione del Salone dell'Auto di Torino. 

Berlino: "Non parteciperemo alla cerimonia di insediamento a Mosca"

La Germania "non parteciperà" alla cerimonia di insediamento presidenziale di Vladimir Putin in programma a Mosca e "non sarà rappresentata" dal suo ambasciatore. Lo ha detto la portavoce del governo tedesco, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino. 

Tajani: "Da Mosca attacchi cyber ma la guerra non è a un passo"

"Non credo a pericoli per attentati. L'unica preoccupazione riguarda gli attacchi cibernetici". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a proposito dell'allerta su sabotaggi da parte della Russia. "Attacchi cibernetici ce ne sono già stati - ha aggiunto  a margine dell'incontro con i segretari regionali, provinciali e delle grandi città di Forza Italia, in vista delle Europee -, ma noi abbiamo rinforzato tutta la nostra organizzazione, tutti i ministeri. Ce n'è stato anche il giorno in cui è venuto Zelensky, nel momento in cui atterrava a Ciampino e partì un attacco contro il sito del Ministero degli Esteri. Questa è la cosa, io credo, più probabile. Ci saranno ancora attacchi di questo tipo. Non siamo a passo dalla guerra, non bisogna neanche drammatizzare la situazione e fare eccessivo allarmismo". 

Tajani

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Ucraina, Fedriga: "Inviare soldati della Nato vuol dire guerra"

"Portare i soldati occidentali della Nato in Ucraina vuol dire guerra. Aiutiamo l'Ucraina a difendersi, aiutiamo l'Ucraina a non soccombere all'aggressione russa, ma oggi dichiarazioni" come l'invio di soldati europei in Ucraina "sono estremamente delicate e pericolose". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine del festival del Cambiamento, a Trieste. "Il rafforzamento delle difese dei Paesi europei e l'aumento della spesa sul Pil per la difesa sono un passaggio importantissimo per difendere la nostra economia", ha aggiunto Fedriga, ricordando poi che "anche in campagna elettorale qualcuno sventola bandiere contro gli armamenti del Paese: è qualcosa di profondamente sbagliato, bisogna confrontarsi con la realtà". Secondo Fedriga, "la realtà significa che se abbandoniamo determinate parti del mondo dove abbiamo approvvigionamenti per le materie prime", da dove parte "una immigrazione frutto anche di pressioni politiche verso l'Europa e che, come in Africa, vengono occupate dall'interventismo di Russia e Cina, poi non possiamo lamentarci. Serve serieta', serve raccontare la verità ai cittadini". 

Kiev: "Ripresa la produzione interna di munizioni per l'artiglieria"

L'Ucraina ha già ripreso la produzione interna di munizioni per artiglieria ma, tenendo conto dell'enorme domanda da parte dell'esercito, fa ancora affidamento sulle forniture di proiettili dai Paesi partner: lo ha detto oggi il ministro dell'Industria strategica, Oleksandr Kamyshyn, a margine del Forum dell'industria della difesa Ue-Ucraina in corso a Bruxelles. Lo riporta Ukrinform. "Abbiamo iniziato a produrre munizioni per l'artiglieria ma, come per altri armamenti, non ce ne saranno mai abbastanza per l'Ucraina. Non importa quanto produciamo, e non importa quanto aumentiamo la nostra capacità, continueremo a dipendere dalle forniture esterne", ha affermato il ministro ucraino. "La guerra di oggi è la più grande di una generazione. La nostra domanda è maggiore delle capacità di difesa di tutti i Paesi del mondo libero messi insieme. Pertanto, non stiamo parlando ora di coprire integralmente la domanda delle nostre Forze di Difesa perché è semplicemente schiacciante. Noi stiamo parlando del fatto che siamo diventati un contributore significativo a tali forniture per le nostre forze di difesa", ha aggiunto. 

Ucraina, von der Leyen a Xi: "La guerra deve finire, serve una pace duratura"

"La guerra della Russia contro l'Ucraina deve finire. Serve una pace giusta e duratura". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al presidente cinese Xi Jinping, oggi all'Eliseo a Parigi, riferisce la stessa von der Leyen via social. L'intervento della presidente prima dell'incontro è stato trasmesso dai servizi audiovisivi dell'Ue, ma la qualità di audio e video è scarsa e il discorso è inintelligibile per lunghi tratti.  

Von der Leyen

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Cremlino: "Sull'uso delle armi nordcoreane domandare alla Difesa"

Il Cremlino ha detto che le domande sull'uso dei missili nordcoreani da parte dell'esercito russo impegnato sul fronte ucraino devono essere rivolte al ministero della Difesa. Come ha detto il portavoce della presidenza Dmitry Peskov, "E' una cosa che riguarda lo stato di avanzamento dell'operazione militare speciale, quindi la domanda dovrebbe essere rivolta ai nostri militari", ha risposto Peskov alla domanda sull'uso da parte della Russia di missili fabbricati in Corea del Nord in quella che Mosca continua a definire "operazione militare speciale". 

Macron a Xi: "Decisivo il coordinamento con la Cina su Ucraina e Medio Oriente"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso dell'incontro a Parigi con il presidente cinese Xi Jinping, ha dichiarato che il ''coordinamento''  con la Cina su Ucraina e Medio Oriente è  ''decisivo''.

Cremlino: "Esaminiamo le voci sui militari francesi in Ucraina"

Il ministero della Difesa russo sta "esaminando" notizie che circolano in queste ore sui canali di blogger militari russi secondo le quali truppe francesi sarebbero già schierate nell'est dell'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Pekov, rispondendo a una domanda in proposito. "Dobbiamo capire se questa informazione è corretta", ha sottolineato il portavoce, citato dall'agenzia Tass. Un noto blogger militare russo, Boris Rozhin, scrive che militari francesi sono impiegati nella Difesa della cittadina di Chasiv Yar, dove avrebbero perso sette uomini. 

Kuleba: "L'Ue lavori con noi nell'industria della Difesa, basta egoismi nazionali"

La cooperazione tra Ue e Ucraina nell'industria militare deve "fornire risultati il ​​più presto possibile. Ci sono tre componenti per avere successo. Per iniziare, continuo a sottolineare l’importanza di creare uno spazio industriale di difesa comune all’interno dell’Unione Europea e dei Paesi partner e candidati all'adesione. E' fondamentale abbandonare l'egoismo nazionale e lavorare insieme per garantire la nostra sicurezza condivisa". Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, intervenendo in videcollegamento con il summit delle industrie della difesa di Ue e Ucraina in corso a Bruxelles.  

"I nostri soldati al fronte - continua - sanno cosa significa in pratica: quando si dispone di un proiettile Nato standard da 155 millimetri, l'unico standard che presenta realmente sono le sue dimensioni e la geometria". Il fatto è che in Europa "i proiettili e gli obici che devono utilizzarli non si alimentano a vicenda liberamente. Proiettili francesi possono essere sparati solo da cannoni francesi, quelli tedeschi e americani da quelli tedeschi, quelli polacchi e americani da quelli polacchi e così via. E questo è solo un esempio: uno spazio industriale di difesa comune aiuterebbe a superare questi problemi. Nessun Paese può aiutare l’Ucraina e proteggere l’Europa da solo: solo uno sforzo collettivo lo può fare". 

"In secondo luogo - prosegue Kuleba - la pianificazione a lungo termine dei contratti e la prevedibilità degli appalti è il carburante che spinge le industrie della difesa. La strategia dell’Ue ha già compiuto un passo importante in questo senso" e ora serve "una rapida attuazione pratica, a livello nazionale e intergovernativo. Terzo, serve maggiore cooperazione tra le industrie della difesa dell’Ue e quelle ucraine. Oggi l’Ucraina è una potenza dell’industria della difesa europea. Abbiamo una reale esperienza di combattimento, una vera ingegnosità tecnologica sviluppata dal nostro popolo e capacità in rapida espansione. Molti governi e aziende stanno già collaborando con le loro controparti ucraine: i vantaggi sono enormi. Incoraggio altri a seguire l’esempio: quanti più progetti comuni ci sono, meglio è. Comunque, investire in imprese di difesa ucraine è un ottimo modo per fornire all'Ucraina più armi. La nostra capacità di produzione supera di gran lunga le nostre risorse finanziarie: ogni euro investito nella capacità dell'Ucraina di produrre più armi genera guadagni di sicurezza e ritorni finanziari redditizi per i partner europei", conclude. 

Cremlino: "Accuse infondate su atti di sabotaggio in Europa"

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito "accuse infondate" quelle fatte circolare dal Financial Times secondo le quali Mosca pianifica atti di sabotaggio in Europa. Lo riferisce la Tass. 

Medvedev: "Con le truppe dell'Occidente sarà catastrofe globale"

Se l'Occidente deciderà di inviare truppe sul fronte della guerra fra Russia e Ucraina, "sarà una catastrofe globale".

Lo ha detto il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo ed ex presidente, Dmitry Medvedev, che collega l'esercitazione annunciata da Mosca di armi nucleari non strategiche proprio alle affermazioni di leader occidentali sulla possibilità di inviare soldati in Ucraina. 

Medvedev

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Kiev: "Per la prima volta una bomba russa da 1,5 tonnellate nel Kharkiv"

Le forze russe hanno colpito ieri per la prima volta la regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale, con una bomba aerea guidata da 1,5 tonnellate: lo ha reso noto su Facebook un investigatore del dipartimento di polizia regionale, Sergii Bolvinov, come riporta Ukrainska Pravda. Come riportato ieri, nell'attacco è stata uccisa una donna di 88 anni. La maxi-bomba, denominata FAB-1500, ha colpito il villaggio di Monachynivka nel distretto di Kupyan, distruggendo case e un'intera strada. "In questo villaggio di confine... non c'erano più di un centinaio di abitanti e non c'erano militari. I russi hanno equipaggiato la FAB-1500 con un modulo speciale in modo che la bomba potesse planare dopo il lancio dall'aereo - ha scritto Bolvinov -. Questa è la prima volta che armi di tale potenza vengono usate contro di noi. L'unica cosa che sono riusciti a fare è stata demolire le case degli abitanti del villaggio e uccidere una donna di 88 anni. Il suo corpo è stato estratto da sotto le macerie dopo l'impatto". 

Cremlino: "Esercitazioni nucleari risposta all'Occidente"

Le esercitazioni nucleari russe rispondono alle affermazioni occidentali sull'invio di truppe in Ucraina. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta Tass. "Le dichiarazioni di Macron sul possibile invio di truppe in Ucraina segnano una serie di tensioni senza precedenti", aggiunge Peskov.

Kuleba: "L'Europa è in una nuova corsa agli armamenti, dobbiamo vincerla"

L'Europa è già in una "nuova corsa agli armamenti" e l'unica cosa che si può fare è "vincerla", anziché far finta che non esista. Lo sottolinea il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, collegandosi in videoconferenza con un convegno a Bruxelles che riunisce industrie della difesa europee ed ucraine. "Da quasi un anno e mezzo - afferma - esorto le industrie della difesa e i governi dell’Ue ad aumentare la produzione".   

"Se vogliamo mantenere la pace nell’Unione Europea - aggiunge - dobbiamo passare a un’economia e ad un’industria europee da tempo di guerra, per quanto paradossale possa sembrare. Non è il nostro desiderio. Decenni dopo la Seconda Guerra Mondiale, tutti noi in Europa speravamo che il nostro continente fosse pacifico per sempre. Purtroppo c'è una dittatura revanscista, antieuropea, a est dell'Europa, che vuole distruggere la pace nel nostro continente".  "E non si fermerà finché non verrà fermata - prosegue - non possiamo fermarla con semplici dichiarazioni politiche: è possibile farlo solo con una potenza di fuoco superiore. L'attuale fase di militarizzazione della Russia è ai livelli più alti dai tempi dell'Unione Sovietica. Siamo in una corsa contro il tempo: mi dispiace dirlo, ma siamo già in una nuova corsa agli armamenti, che ce ne rendiamo conto o no, che ci piaccia o no". Non si possono "semplicemente chiudere gli occhi di fronte a questa realtà e sperare che scompaia. Quello che possiamo fare è vincerla e fare deterrenza nei confronti di una Russia aggressiva, dimostrando che l'Europa ha i mezzi per difendersi", conclude. 

Kiev, affondato un motoscafo russo con un drone marino

L'intelligence militare ucraina (Gur) ha colpito la notte scorsa un motoscafo russo con un drone marino nell'area della baia di Uzka, nella Crimea occupata: lo ha reso noto una fonte del Gur, come riporta Ukrainska Pravda. Nell'operazione à stato utilizzato un drone 'Magura V5'. Questi droni marini erano già stati utilizzati per affondare tre navi da guerra della Flotta russa del Mar Nero a febbraio, nonché nell'attacco nell'attacco - sempre a febbraio - contro la nave d'assalto anfibia 'Caesar Kunikov'. 

Tajani,non si è mai parlato di ipotesi di truppe Nato in Ucraina

"Noi non abbiamo mai parlato dell'ipotesi di mandare militari Nato in Ucraina, l'Italia non ha mai parlato di questo, non siamo in guerra con la Russia lavoriamo per la pace e difendiamo il diritto dell'Ucraina di essere un Paese libero. C'è stata recentemente un'offensiva russa con qualche arretramento ma io non voglio pensare affatto ad un intervento militare della Nato in Ucraina, non se n'è mai parlato e infatti abbiamo deciso di far entrare l'Ucraina nella Nato dopo la fine della guerra". Così a Mattino 5 il ministro degli Esteri Antonio Tajani ribadisce il no dell'Italia all'invio di truppe Nato in Ucraina. "Non dobbiamo creare allarme, non siamo ad un passo dalla guerra c'è tensione in Ucraina e in Medio Oriente ma non siamo ad un passo dalla guerra", ha aggiunto il vicepremier.

Kiev, nostra industria difesa ha dimostrato efficacia

"L'industria della difesa ucraina ha dimostrato che è capace, competitiva nei prezzi e che non è concorrente a quella europea perche' noi produciamo solo quelle cose già usate sul campo". Lo ha dichiarato il ministro ucraino per le Industrie strategice, Oleksandr Kamyshin, al suo arrivo alla riunione con l'industria Ue a Bruxelles. "Nel breve termine il nostro obiettivo è trovare fondi ulteriori per gli appalti dell'industria ucraina per le forze armate ucraine. E' il modo più veloce per aiutare il fronte", ha aggiunto. 

Borrell, obiettivo produrre armi sul posto con fondi Ue

"Le industrie della difesa dell'Ue e dell'Ucraina si riuniscono qui. Siamo oltre 140 aziende da 25 Paesi diversi. E l'obiettivo è accoppiare le capacità di difesa europee e dell'Ucraina e vedere quali sono le opportunità per usare i fondi europei per produrre di più e in modo veloce. Se possibile direttamente in Ucraina. E' importante che la produzione sia fatta in Ucraina, da aziende ucraine, sostenute dall'Ue. Risparmiamo i costi di trasporti e produciamo dove serve". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo alla riunione dell'industria della difesa europea e ucraina. 

Governatore, droni ucraini su minibus a Belgorod, 6 morti

Sei civili sono rimasti uccisi e una trentina feriti stamane in un bombardamento delle forze ucraine su due minibus che trasportavano i dipendenti di un'azienda e su un'auto privata nella regione russa di Belgorod. Lo riferisce il governatore, Vyacheslav Gladkov. I mezzi sono stati colpiti da droni kamikaze vicino al villaggio di Berezovka.