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Guerra Ucraina Russia. Intelligence di Kiev: "La guerra non durerà a lungo"

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"Non condivido l'opinione che questa sarà una guerra prolungata. Questa è la mia opinione personale, che si basa sull'analisi dei dati che abbiamo, prima di tutto sul nemico". Così il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, aggiungendo che la controffensiva delle Forze armate di Kiev continuerà durante l'inverno, anche se sarà più difficile avanzare. Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto decine di velivoli russi senza pilota, lanciati in un attacco contro la capitale

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Media: "La Russia investe in basi militari lungo il confine finlandese"

Dati parziali, partito di Putin vince in 4 regioni ucraine

Secondo i risultati parziali, il partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin si avvia ad ottenere una vittoria schiacciante nelle elezioni amministrative svoltesi per la prima volta nelle quattro regioni ucraine annesse lo scorso anno. Russia Unita, secondo i dati riferiti dall'agenzia Ria Novosti, si aggiudica l'80% nella regione di Zaporizhzhia, il 74% in quella di Kherson, il 75% nel Lugansk e il 79% nel Donetsk. 

Schlein: "Sosteniamo il diritto all'autodifesa dell'Ucraina"

"Il Pd sostiene convintamente il popolo ucraino nel suo diritto all'autodifesa, non possiamo accettare l'invasione criminale di Putin. Al contempo continuiamo a chiedere all'Ue uno sforzo diplomatico e politico, per una pace giusta. Abbiamo accolto con grande speranza il tentativo di Papa Francesco e del cardinale Zuppi". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla festa nazionale dell'Unità, a Ravenna. 

Schlein

©IPA/Fotogramma

Mosca, partito Putin in testa a voto regioni annesse

La Commissione elettorale centrale russa ha affermato che il partito Russia Unita, che sostiene fermamente il presidente Vladimir Putin, è in testa alle votazioni locali in quattro regioni ucraine annesse da Mosca lo scorso anno.

I dati pubblicati sul sito web della Commissione hanno affermato che gli elettori delle regioni orientali e meridionali, devastate dalla guerra, hanno appoggiato Russia Unita, con i voti ancora in fase di scrutinio nelle votazioni che sono state liquidate da Kiev e dai suoi alleati come una farsa.

Guerra Ucraina, gli Stati Uniti pronti all'invio di missili Atacms

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Kiev: "I due operatori umanitari uccisi dalle forze russe"

Kiev ha accusato oggi le forze russe dell'uccisione di due operatori umanitari, uno canadese e uno spagnolo, nell'Ucraina orientale, definendo la loro morte vicino a Bakhmut, città devastata dalla guerra, "una perdita dolorosa e irreparabile". Il ministero della Difesa ucraina ha precisato che le truppe di Mosca hanno ucciso Emma Igual, una cittadina spagnola che studiava all'Università della California a Berkeley, e Anthony Ihnat, un cittadino canadese, entrambi dipendenti della Ong Road to Relief. 

Harris: "Incontro di Putin con Kim Jong Un è gesto disperazione"

L'incontro del presidente russo Vladmir Putin con il leader nord coreano Kim Jong Un è un "errore, un gesto di disperazione". Lo afferma la vice presidente americana Kamala Harris in un'intervista a Cbs. 

Podolyak: "La decisione sulla Russia deve ancora essere presa: isolamento geopolitico, status di terrorista, sospensione dell'appartenenza a organizzazioni globali, mandati di arresto individuali per alti funzionari"

Kiev: "Niente negoziati con Mosca, va isolata e sconfitta"

"Smettetela di assecondare i mostri. Smettetela di flirtare con i maniaci ignorando le loro vere intenzioni. Smettetela di pensare che sia possibile negoziare con la Russia e che sia importante. La decisione sulla Russia deve ancora essere presa: isolamento geopolitico, status di terrorista, sospensione dell'appartenenza a organizzazioni globali, mandati di arresto individuali per alti funzionari. E, soprattutto, la sconfitta nella guerra seguita dalla trasformazione interna". Lo afferma su X Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Zelensky. 

G20, Biden: "Su Ucraina accordo per necessità pace giusta e durevole"

Sull'Ucraina, al G20 abbiamo raggiunto un consenso "sulla necessità di una pace giusta e durevole" e il "rispetto della sovranità e l'integrità territoriale". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, nella conferenza stampa ad Hanoi, dove è arrivato in visita dopo il G20 di Nuova Delhi. 

Biden

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Steinmeier: "Non è l'Ucraina, ma la Russia a rifiutare la pace"

"Quando si potrà osare l'audacia della pace, la decisione spetterà all'Ucraina. Per questo è importante pensare insieme all'Ucraina, a livello politico, a come potrebbe essere una soluzione di pace. I colloqui di Copenaghen e Gedda hanno dimostrato quanto sia ampio il sostegno alla ricerca di una soluzione di pace. Sono stati un primo passo importante. Ogni piccolo progresso verso una pace giusta dà speranza agli ucraini. Ogni piccolo progresso dà speranza a noi e al mondo!". Lo ha detto il presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, nella sessione d'apertura dell'Incontro internazionale "L'audacia della pace" promosso a Berlino dalla Comunità di Sant'Egidio. "Sì, vogliamo tutti la fine dell'orrore. Sì, vogliamo tutti la fine della guerra. Vogliamo la pace. Lo vuole soprattutto il popolo martoriato dell'Ucraina", ha affermato Steinmeier. "Ma, signore e signori, questa pace deve essere una pace giusta. Una pace giusta, che non è solo l'assenza di guerra. Deve essere una pace a lungo termine e non solo una tregua nei combattimenti che permetta alla Russia di portare nuove truppe al fronte. Un cessate il fuoco da solo servirebbe solo alla Russia per consolidare la sua occupazione illegale dei territori ucraini". Secondo il presidente federale tedesco, "l'Ucraina sta combattendo per la sua integrità territoriale, per la sua libertà, per il suo futuro democratico in Europa. Il popolo ucraino si sta ribellando contro il furto e l'asservimento delle terre, contro le terribili ingiustizie, contro i crimini verso bambini indifesi, le donne, gli anziani, contro il terrore e la distruzione delle bombe". In breve, "l'Ucraina sta combattendo per ciò che ogni Paese del mondo rivendica per sé - e che è un prerequisito per una pace giusta e duratura". Per Steinmeier, "non sono l'Ucraina o i Paesi che la sostengono a rifiutare la pace. È la Russia che rifiuta la pace. Putin ha la possibilità di ordinare al suo esercito di rientrare e porre fine a questa guerra. Se l'Ucraina smette di difendersi, sarà la fine dell'Ucraina. Ecco perché noi europei e anche noi tedeschi sosteniamo l'Ucraina, anche con le armi". 

Podolyak: "Basta con ridicoli incoraggiamenti alla Russia''

"Basta con l'accontentare i mostri, basta flirtare con i maniaci". Terminato il G20 di Nuova Delhi, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak parla di "ridicoli incoraggiamenti alla Russia perché continui la guerra" che rischiano di far precipitare il mondo in una "era del caos" dove il diritto internazionale "è morto". "Basta pensare sia possibile e importante negoziare con la Russia - scrive su X- Bisogna prendere decisioni sulla Russia, isolamento geopolitico, status da terrorista, sospensione dalle organizzazioni internazionali, mandati d'arresto contro alti funzionari. E, la cosa più importante, sconfitta in guerra seguita da una trasformazione interna".

Budanov: "Esercito professionale russo finito lo scorso autunno"

L'esercito regolare di Mosca sarebbe "finito" lo scorso autunno e a combattere oggi ci sarebbero solo i nuovi mobilitati. Lo riferisce il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, citato da Rbc Ucraina. "La guerra non ha giovato al regime di Putin: l'economia non regge, questo è un dato di fatto. Le finanze si basano sulle scorte e i militari hanno perso molto potere durante la guerra. L'esercito professionale, in senso generale, è finito lo scorso autunno" ha dichiarato Budanov spiegando che "ora si combatte con la mobilitazione". Secondo il capo degli 007 di Kiev, "la produzione di nuove armi ed equipaggiamenti è assolutamente insufficiente". 

Generale russo Surovikin guiderà coordinamento Difesa aerea Csi

Il generale russo Sergei Surovikin, scomparso dalle scene dopo l'insurrezione della Wagner, è stato nominato capo del comitato di coordinamento della Difesa aerea della Comunità degli Stati Indipendenti (Csi), organizzazione che riunisce la Russia e altre otto ex repubbliche sovietiche. Lo scrive la piattaforma russa filogovernativa EurAsia Daily, spiegando che l'incarico è stato approvato all'unanimità dai ministri della Difesa della Csi. Al momento non vi sono commenti del Cremlino in merito alla nomina. 

Noto come "generale Armageddon" o "il macellaio di Aleppo", per il suo comando di truppe russe nella guerra civile siriana, Surovikin è stato il comandante in capo dell'esercito russo in Ucraina dall'ottobre 2022 al gennaio 2023. Era considerato il principale alleato del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, nel suo scontro con il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov. Dopo la rivolta della Wagner in giugno, malgrado avesse pubblicamente condannato l'insurrezione di Prigozhin, Surovikin è scomparso dalla scena pubblica mentre girava la voce che fosse agli arresti domiciliari. 

Il 23 agosto, poche ore prima che Prigozhin morisse nello schianto del suo aereo, è stata annunciata la destituzione di Surovikin dal suo ruolo di comandante delle forze aerospaziali russe. Il 4 settembre la giornalista russa Xsenia Sobchak ha diffuso una sua foto mentre passeggia in abiti civili con la moglie a Mosca. 

Blinken: "Starlink di Musk è strumento cruciale in Ucraina"

"Starlink è stato uno strumento vitale per consentire agli ucraini di comunicare, e soprattutto per l'esercito" di Kiev "per difendere tutto il territorio del Paese. Resta e mi aspetto che resterà essenziale negli sforzi" dell'Ucraina: "quello speriamo e ci aspettiamo è che la tecnologia resti completamente disponibile per gli ucraini". Lo afferma il segretario di Stato Antony Blinken in un'intervista a Cnn rispondendo a una domanda su Elon Musk che ha boicottando un attacco ucraino alla flotta russa lo scorso anno disattivando i suoi satelliti. Un episodio raccontato nella biografia di Musk e sul quale Blinken però non risponde direttamente.

Intelligence Gb: "Attacchi di droni in Russia partono da interno paese"

Dato il loro raggio d'azione limitato, i droni usati per l'attacco del 29 agosto alla base aerea russa di Kresty, vicino al confine estone, "sono stati quasi certamente lanciati dall'interno della Federazione russa". Lo scrive l'intelligence britannica nel suo bollettino giornaliero, in cui racconta che le autorità locali hanno organizzato pattuglie di volontari per impedire ulteriori attacchi. "L'uso di volontari indica molto probabilmente una scarsità di personale addestrato di sicurezza in Russia", nota ancora il bollettino. 

A quanto si legge, circa 800 cittadini hanno raccolto l'appello del governatore di Pskov. Divisi in pattuglie di 50 persone nelle varie municipalità, controlleranno aree di confine e infrastrutture chiave, specialmente aeroporti e basi aeree. "La creazione di queste pattuglie volontarie di sicurezza agirà come deterrente e fornirà un certo livello di sicurezza contro droni operati nelle immediate vicinanze della base aerea", scrive l'intelligence britannica. Tuttavia, viene fatto notare, é difficile abbattere i droni con armi leggere, quindi i russi avranno sempre bisogno di capacità di difesa e sorveglianza aerea per abbattere i droni. 

Kiev: "Le perdite totali in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 10 settembre 2023"

Ucraina, Crosetto: "Mettere 'maglietta' al papa non intelligente"

"Ci sono delle volte in cui bisognerebbe contare fino a 8 mila prima di parlare. Mettere una maglietta al papa non è intelligente e non serve all'Ucraina". A dirlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato a 'In mezz'ora, commentando le parole di Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky. "Anche perchè il papa ha cercato di costruire una missione di pace e ogni persona che  cerca di costruire la seconda strada, quella parallela a quella di aiutare l'Ucraina, e' benvenuta e va aiutata", ha aggiunto Crosetto. 


Guerra Ucraina, Kiev: "Al G20 nulla di cui essere orgogliosi"

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G20, Modi e Lavrov,: "Stretta di mano calorosa e risate"

Modi stringe con le due mani quella di Lavrov ed entrambi ridono allegramente. La foto, scattata al termine di un incontro informale fra il primo ministro indiano Narendra Modi e il ministro degli Esteri Sergei Larov a margine del G20, evidenzia il clima rilassato fra i due interlocutori, in un summit dove l'India ha scelto di non invitare l'Ucraina. 

"Anche se il presidente russo Vladimir Putin non ha partecipato al summit, è evidente che il suo paese continua ad avere relazioni molto strette" con l'India, nota la Bbc a commento della foto. L'immagine "viene vista da molti come una prova di quanto siano amichevoli e tranquilli i legami", continua l'emittente, secondo la quale "entrambi i paesi hanno ragioni di essere contenti dell'esito" del vertice, dopo il paragrafo sull'Ucraina della dichiarazione finale che non menziona la Russia.