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Iran, la guida suprema Khamenei: "Le donne in Occidente stanno soffrendo"

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©IRNA

L'ayatollah ha ribadito l'utlizzo dello hijab come precetto religioso. Durante i recenti "scontri - ha detto Khamenei - i nemici hanno sperato che le donne non indossassero lo hijab ma sono stati schiaffeggiati"

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Il leader supremo della rivoluzione islamica, l'ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha incontrato oggi (in occasione della festa della mamma) un gruppo di donne iraniane e delle élite femminili attive nelle aree scientifiche, sociali e culturali.  É quanto scrive l'agenzia di stato Irna riportando una foto con l'ayatollah che parla in una grande sala davanti a donne con il capo coperto e il viso nascosto dalle mascherine. Khamenei ha sollecitato una maggiore partecipazione delle donne nei vari livelli politici e decisionali nel paese, affermando che "questa è una cosa importante". E ancora: "Il mondo occidentale moderno, ipocrita sostenitore dei diritti delle donne, dovrebbe essere incolpato per la situazione delle donne in Occidente, poiché le ha veramente danneggiate, stanno soffrendo".

Hijab e proteste

Con le proteste iniziate proprio a causa della morte di Masha Amini, la 22enne uccisa per aver "indossato male" il velo, l'ayatollah ribadisce il dovere di indossare lo hijab: "Deve essere osservato, perché è una necessità religiosa. È la Sharia e non ci sono dubbi sul suo obbligo". Durante i recenti "scontri - ha detto Khamenei - i nemici hanno sperato che le donne non indossassero lo hijab ma sono stati schiaffeggiati". "Non è giusto - ha aggiunto - che alcune donne non osservino lo hijab integrale, ma non dobbiamo dire che sono contro la religione o la Rivoluzione islamica. Sono le nostre figlie".