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Argentina, Fernandez annuncia nuovo governo: Manzur premier

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Il presidente argentino Alberto Fernandez ha annunciato ieri sera un nuovo governo, con l'obiettivo di risolvere la crisi politica causata dalla battuta d'arresto elettorale della sua maggioranza

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Il presidente argentino Alberto Fernandez ha annunciato ieri sera un nuovo governo, con l'obiettivo di risolvere la crisi politica causata dalla battuta d'arresto elettorale della sua maggioranza, degenerata in un confronto aperto con la sua vicepresidente Cristina Kirchner. Fernandez ha in particolare nominato come presidente del Consiglio dei ministri il governatore della provincia nordoccidentale di Tucuman, Juan Manzur, in sostituzione di Santiago Cafiero, uno dei membri dell'esecutivo più contestato dalla Kirchner.

La sconfitta alle primarie legislative

Il rimpasto segue il voto per le primarie legislative di domenica scorsa, risoltosi in una batosta per il partito al governo. Le elezioni per selezionare i candidati alle legislative di medio termine del 14 novembre hanno visto il Frente de Todos, la coalizione di centrosinistra del presidente Alberto Fernandez, scendere sotto il 31% a livello nazionale. Juntos, l'alleanza di centrodestra guidata dall'ex presidente Mauricio Macri, ha invece guadagnato il 40% dei consensi, superando i peronisti di 5 punti a Buenos Aires, tradizionale bastione della sinistra.

Il rimpasto di governo

Oltre alla nomina di Juan Manzur, al posto di Santiago Cafiero, la nota saliente del rimpasto è che il ministro dell'Economia, Martin Guzman, impegnato in una delicata trattativa con il Fondo monetario internazionale (Fmi), resta al suo posto, come pure ottiene la conferma il titolare dell'Interno, Eduardo de Pedro, che era stato il primo a mettere le sue dimissioni a disposizione del presidente per sostenere le critiche della vicepresidente al capo dello Stato. Le più importanti delle esclusioni dal futuro esecutivo sono state quelle del portavoce presidenziale, Juan Biondi, accusato da Cristina Kirchner di "svolgere operazioni politiche dannose per il governo", e del ministro degli Esteri, Felipe Sola, sostituito da Cafiero.

 Altro significativo ingresso nella compagine governativa, quello di Anibal Fernandez, un veterano politico che assume le redini del ministero della Sicurezza, mentre Julian Dominguez è designato al ministero dell'Allevamento, Agricoltura e Pesca, Jaime Perzyck all'Istruzione, Daniel Filmus alla Scienza e Tecnologia, e Juan Ross al segretariato di Comunicazione e Stampa, al posto di Biondi.

 

 Con questo nuovo governo, che giurerà lunedì, il presidente Fernandez spera di chiudere il capitolo della brutta sconfitta peronista nelle primarie di domenica scorsa, e aprire una significativa campagna politica per recuperare il terreno perduto in vista delle elezioni legislative di medio termine che si svolgeranno il 14 novembre e nelle quali si rinnoverà metà della Camera dei deputati ed un terzo del Senato.