Duro avvertimento del consigliere di Khamenei a Trump: "Nemmeno la sua morte vendicherà Soleimani". Folla a Teheran per commemorare il generale. La risposta del presidente Usa: "Reagiremo in maniera sproporzionata". La Nato: "L'Iran non avrà mai un'arma nucleare"
Riad invita alla calma: "Pericolosa escalation"
Il ministro degli Esteri saudita, principe Faisal ben Farhane, ha fatto appello alla calma dopo "la pericolosissima" escalation tra Iran e Stati Uniti seguita all'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani per mano americana. "E' certamente un momento molto pericoloso", ha detto ai giornalisti il principe Faisal ben Farhane. "Speriamo di vedere tutte le parti coinvolte - ha aggiunto - prendere tutte le misure necessarie per evitare ulteriori escalation e provocazioni". I ministri degli Esteri dei Paesi del Mar Rosso e del Golfo di Aden - ha fatto sapere il principe - si sono incontrati a Riad per valutare la situazione e rafforzare la sicurezza della regione. Vi erano rappresentati, oltre all'Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Sudan, Yemen, Eritrea, Gibuti e Somalia.
Iran: neanche morte Trump vendicherebbe Soleimani
"Anche se colpissimo tutte le basi Usa, o uccidessimo Trump o il suo ministro della Difesa, non sarebbe sufficiente a vendicare l'uccisione di Qassem (Soleimani). Solo l'espulsione degli americani dalla regione lo sara'". Lo ha detto il brigadiere generale Amir Ali Hajizadeh, comandante delle unita' aerospaziali dei Pasdaran, durante i funerali delle generale Soleimani a Teheran.
Omaggio al generale Soleimani all'ambasciata iraniana in Olanda
Iran: vertice straordinario ministri esteri Ue venerdì
I ministri degli Esteri dell'Unione europea si riuniranno venerdì prossimo a Bruxelles in un vertice straordinario per discutere della crisi in Iran e Iraq. In base a quanto si apprende a Bruxelles non è escluso che si discuterà anche della questione libica.
Onu: plauso Usa a sostegno 27 paesi contro attacco ambasciata
"Apprezziamo i 27 stati membri dell'Onu che si sono pronunciati contro l'attacco orchestrato dall'Iran contro l'ambasciata americana a Baghdad. Riconoscono chiaramente l'importanza degli obblighi di un paese ospitante ai sensi della Convenzione di Vienna del 1961". Lo ha fatto sapere in una nota la missione Usa al Palazzo di Vetro, sottolineando che "i loro commenti sono in netto contrasto con il silenzio del Consiglio di Sicurezza a causa di due membri permanenti - Russia e Cina - che non hanno permesso l'approvazione di una dichiarazione" in cui si sottolineava "l'inviolabilità delle strutture diplomatiche e consolari".
Libia, Borrell: mai annunciata una missione Ue
Unesco a Usa, avete firmato convenzione siti culturali
Dopo le minacce del presidente americano Donald Trump ai siti culturali dell'Iran, l'Unesco ricorda in un comunicato che Washington ha firmato la convenzione per la protezione dei siti culturali.
Folla ai funerali di Soleimani
Libia, media: forze di Haftar prendono Sirte
Le forze del generale Khalifa Haftar, secondo Al Arabiya, sarebbero entrate a Sirte scacciando le milizie che sostengono l'esecutivo del premier Fayez al-Sarraj. "Le milizie del Governo di accordo nazionale si ritirano da Sirte. L'Esercito arabo libico entra a Sirte", scrive un tweet dell'emittente di sole notizie al-Hadath del gruppo Al-Arabiya citando il proprio corrispondente e riferendosi all'importante città libica sull'omonimo Golfo.
Trump: "L'Iran non avrà mai l'arma nucleare"
"L'Iran non avrà mai l'arma nucleare": lo twitta Donald Trump, dopo che ieri Teheran ha annunciato un'altra fase nell'uscita dall'accordo sul nucleare per poter produrre e arricchire l'uranio.
Trump minaccia siti culturali in Iran
Donald Trump rilancia la minaccia di colpire anche siti culturali iraniani in caso di rappresaglia di Teheran per l'uccisione del generale Qassam Soleimani, nonostante si tratti di crimini di guerra. "A loro è consentito uccidere, torturare e mutilare la nostra gente e a noi non e' consentito toccare i loro siti culturali? Non funziona così" ha detto il presidente dalla Casa Bianca. Parole che sembrano sconfessare il segretario di Stato Mike Pompeo, il quale ieri aveva gettato acqua sul fuoco delle polemiche innescate dalla prima minaccia di Trump assicurando che qualunque azione militare contro Teheran rispetterà le leggi. Dopo le minacce del presidente americano l'Unesco ha ricordato in un comunicato che Washington ha firmato la convenzione per la protezione dei siti culturali.
Mosca: accordo nucleare sia priorità per tutti
L'accordo sul nucleare iraniano deve restare una priorità per tutte le parti in causa. Così il ministero degli Esteri russo dopo che l'Iran ha annunciato che non rispetterà più nessuno degli impegni presi con l'intesa del 2015. "Le decisioni sulla sospensione forzata degli impegni sono una conseguenza delle contraddizioni che tutti gli Stati devono ora impegnarsi a fondo per risolvere. Non c'è altro modo efficace per salvare l'accordo", si legge in una nota.
Il tweet del ministro iraniano Zarif
Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha twittato la folla di Teheran: "Hai mai visto un tale mare di umanità nella tua vita, @realdonaldtrump?" Ha poi aggiunto: "La fine della presenza americana maligna nell'Asia occidentale è iniziata".
Iran riposiziona milizie in Siria orientale
È la città di Deir ez-Zor nella Siria orientale, già tra le roccaforti Isis, uno dei punti più "caldi" a seguito dell'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. Secondo fonti locali raccolte dall'agenzia turca Anadolu, milizie terroristiche sostenute dall'Iran stanno operando un riposizionamento tattico per evitare possibili attacchi aerei statunitensi. I movimenti sono cominciati appena dopo il raid Usa a Baghdad in cui ha perso la vita Soleimani. Le milizie iraniane nell'area di Deir ez-Zor hanno occultato le postazioni e i punti di controllo nelle cittadine di Al-Bukamal e Al-Mayadin, abbandonando le basi e disperdendo le forze tra le abitazioni civili degli insediamenti residenziali. Al contempo, le forze americane nella zona hanno rinforzato, sempre secondo fonti citate da Anadolu, le misure di sicurezza e hanno installato nuovi checkpoint.
Teheran avverte truppe Gb: colpiremo anche voi
La Forza Quds ha avvertito che anche le truppe britanniche in Medio Oriente potrebbero essere colpite. Se i soldati di Londra saranno presenti accanto alle truppe Usa in Inghilterra potrebbero subire "danni collaterali", ha avvertito al giornale "Times" un alto ufficiale del ramo internazionale della Guardia rivoluzionaria iraniana, guidato ora da Ismail Ghaani, dopo l'uccisione del comandante Qassem Soleimani.
Nancy Pelosi: voto Camera per limitare poteri guerra Trump
La Camera Usa, controllata dai dem, voterà questa settimana una risoluzione sui poteri di dichiarare guerra per limitare eventuali azioni militari contro l'Iran da parte del presidente Donald Trump. Lo ha annunciato la speaker Nancy Pelosi in una lettera ai deputati, spiegando che l'aula introdurrà e voterà una risoluzione simile a quella presentata la scorsa settimana in Senato dal senatore dem Tim Kaine.
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Cosa era previsto nell'accordo nucleare del 2015? LA SCHEDA
Consolato irianiano a Quetta, Pakistan
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