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Pink Floyd, Roger Waters contro il concerto per aiutare il Venezuela

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Roger Waters. Foto: Getty Images

La rockstar si è schierato contro il concerto “Venezuela Aid Live” organizzato dal miliardario Branson per scopi umanitari. Secondo il musicista, l’iniziativa “non ha nulla a che fare con la democrazia e la libertà” del popolo venezuelano

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L'ex bassista dei Pink Floyd, Roger Waters, si è schierato contro il concerto "Venezuela Aid Live" organizzato per la raccolta di fondi e aiuti umanitari per il paese sudamericano. Secondo l’artista, l’iniziativa non "non ha nulla a che fare con le necessità dei venezuelani, con la democrazia, la libertà e neppure con gli aiuti". Il musicista è entrato in forte polemica con il miliardario britannico Richard Branson, organizzatore dell’evento, dicendo che il concerto sarebbe solo” uno sforzo sostenuto dagli Stati Uniti per dipingere un'immagine falsa del Venezuela e giustificare il cambio di regime”. Waters si affida a Twitter e incalza: "Vogliamo davvero che il Venezuela si trasformi in un altro Iraq, in Siria o in Libia? 

L’impegno politico di Waters

Esplicitamente impegnato come militante politico, Waters ha ripetutamente denunciato Israele per "l'oppressione dei palestinesi", e a fine gennaio ha firmato un appello pubblico di 50 personalità britanniche per il boicottaggio di Eurovision Song 2019, in programma quest'anno in Israele. Nello scorso ottobre, inoltre, durante un concerto a San Paolo ha definito "neofascista" l'allora candidato alle presidenziali brasiliane Jair Bolsonaro, poi eletto, scatenando polemiche.