“Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta – ha scritto su Twitter l’organizzazione - alcune persone sono già annegate. Noi siamo a più di otto ore di navigazione"
"Centoventi persone rischiano di annegare adesso”. E’ questo l’allarme lanciato venerdì pomeriggio dall’ong Mediterranea su Twitter, che dice di aver ricevuto una richiesta di aiuto da una imbarcazione carica di migranti in difficoltà: “Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate. Noi siamo a più di otto ore di navigazione". I migranti sono stati poi recuperati da un rimorchiatore.
Allarme ricevuto alle 19
Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che è a bordo della nave Jonio, ha spiegato che la ong "ha ricevuto verso le 19 un'informazione via mail dal sistema 'Alarm Phone'", una rete non istituzionale che diffonde allarmi dalla zona Sar.
“Dai libici nessuna risposta”
"Abbiamo ricevuto una prima segnalazione attorno alle 16 - ha spiegato Fratoianni - parlava di un gommone in difficoltà e forniva delle coordinate. Le imbarcazioni Ong si sono dirette verso la zona segnalata, hanno informato il centro di coordinamento di Roma (Imrcc) e hanno tentato di contattare i libici senza avere risposta". "Alle 19 è arrivata la nuova segnalazione, è stato di nuovo contattata Roma che ha fatto delle verifiche e ha richiamato la 'Mare Jonio' dicendo che c'era effettivamente una barca in difficoltà ma in un altro punto - spiega ancora Fratoianni - da Roma hanno anche detto che il gommone si trovava nei pressi delle piattaforme petrolifere e che si stava dirigendo in zona una motovedetta libica. Sia 'Open Arms' sia 'Mare Jonio' hanno invertito la rotta e stanno andando verso il punto indicato, dove arriveranno in piena notte".
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