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Siria, ucciso scienziato sospettato per produzione di armi chimiche

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Foto d'archivio della guerra in Siria (Ansa)

Aziz Esber è morto per lo scoppio di una bomba nella notte tra il 4 e il 5 agosto. L’uomo era direttore di un centro di ricerche nella provincia di Hama, già colpito nel 2017, che si sospetta sia coinvolto nei programmi di armamenti del regime di Assad

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Uno scienziato siriano, Aziz Esber, direttore di un centro di ricerche nella provincia di Hama sospettato di essere coinvolto nei programmi di armamenti chimici del regime, è stato ucciso da una bomba la scorsa notte. Lo riferisce l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Lo scienziato è stato ucciso in un attentato che ha preso di mira la sua auto. Nell'attacco avvenuto ieri notte, è rimasto ucciso anche il suo autista.

Guidava il centro di ricerca sugli armamenti

Il centro di ricerche diretto da Esber, situato nella località di Masyaf, è stato colpito da raid aerei di Israele per due volte, il 22 luglio scorso e nel settembre del 2017. Secondo gli Usa, a Masyaf venivano prodotte armi chimiche, tra le quali il gas sarin. Secondo l'Osservatorio, il generale ucciso era molto vicino al presidente Bashar al-Assad e all'Iran, e curava di recente la produzione di missili terra-terra a corto raggio.