Usa, proteste negli aeroporti dopo stretta di Trump sull'immigrazione

Ann Donnelly, giudice federale di New York, ha emesso un'ordinanza di emergenza che temporaneamente impedisce agli Stati Uniti di espellere i rifugiati che provengono dai sette paesi a maggioranza islamica soggetti all'ordine esecutivo emanato dal presidente Donald Trump. L’ordinanza annulla solo una parte dell'ordine esecutivo del presidente Donald Trump e non stabilisce che le persone interessate debbano essere ammesse negli Stati Uniti (l'aeroporto di Los Angeles) –

La polizia controlla la situazione all'aeroporto di New York. Diversi scali in tilt per le proteste -

Centinaia di persone provenienti dai sette Paesi islamici sono state trattenute al loro arrivo negli aeroporti statunitensi (nella foto, New York) –

Circa 3mila persone, tra cui alcune celebrità, si sono riunite davanti al John F. Kennedy Airport di New York, causando anche alcuni disordini. L'agenzia che gestisce lo scalo ha tentato di ostacolare l'afflusso dei manifestanti fermando i treni che portano ai terminal, ma il governatore dello stato di New York, il democratico Andrew Cuomo, ha cancellato la misura, affermando che la gente ha il diritto di protestare –

Le proteste a Los Angeles -

Tanti gli slogan sui cartelloni esposti durante le proteste (nella foto, Los Angeles) -

La protesta nell'aeroporto internazionale di Los Angeles -

Mentre in alcuni aeroporti i dimostranti sono stati fermati fuori dallo scalo, in altri sono riusciti ad arrivare nella zona degli arrivi internazionali e ad accogliere le persone trattenute per ore perché provenienti da uno dei sette Paesi musulmani (nella foto, Dallas, in Texas) -

L'aeroporto di Boston -

Boston (nella foto), New York, Los Angeles, San Francisco, Dallas, Denver, Chicago, San Diego, Sterling, Seattle, Portland: sono tantissime le città degli Stati Uniti in cui i manifestanti si stanno raccogliendo negli aeroporti per protestare contro la decisione di Trump -

Le proteste a Chicago -

Manifestanti anche nell'aeroporto di Sterling, in Virginia -

Le proteste davanti al John F. Kennedy Airport di New York, dove si sono riunite migliaia di persone, tra cui alcune celebrità e politici –

Anche il regista Michael Moore, sempre in prima fila nelle proteste anti Trump, ha invitato via Twitter ad andare al terminal 4 dello scalo internazionale di New York, epicentro della contestazione –

Le proteste dentro l'aeroporto di San Francisco -

Gli appelli per andare a manifestare sono stati lanciati sui social network e in breve tempo si sono diffusi in tutto il Paese, mentre le televisioni e i siti raccontavano l storie dei viaggiatori bloccati alle frontiere degli scali perché provenienti da uno dei sette Stati musulmani messi al bando da Trump –

Le proteste a San Francisco -

L'ordine esecutivo con cui Donald Trump ha sospeso temporaneamente l'arrivo di tutti i rifugiati e delle persone provenienti da sette Paesi a maggioranza islamica ha innescato una serie di proteste davanti agli aeroporti internazionali di numerose città degli Stato Uniti

Le proteste a Chicago -

Manifestazioni in diverse città degli Usa, da New York a Newark, da Denver a Chicago (nella foto), passando per Boston, San Diego, Sterling, Dallas, San Francisco, Seattle, Portland, Los Angeles –

Le proteste a Los Angeles -

"No ban, No wall" è uno degli slogan più usati dai manifestanti per i loro cartelloni. Ma sono tante le scritte, la maggior parte improvvisate, contro Trump e a favore di rifugiati e migranti -

Migliaia di persone stanno manifestando da ore negli aeroporti di diverse città Usa contro il provvedimento di Trump e per la liberazione dei passeggeri detenuti in base al nuovo bando. “Lasciateli entrare, lasciateli entrare”, gridano mostrando cartelli e striscioni –