È questo l'obiettivo presentato dal sindaco a margine del "Il Verde e il Blu Festival" che si sta svolgendo nel capoluogo lombardo
Continuare a spingere per un città meno inquinante, a partire dal traffico privato. È questo l'obiettivo presentato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine del "Il Verde e il Blu Festival" che si sta svolgendo nel capoluogo lombardo. "Il cambiamento non è un'utopia, cambiare il modello di sviluppo non è un'utopia ed è qualcosa di molto milanese. Il problema è, quale sviluppo? È chiaro che la transizione richiede impegno, e bisogna pensare ovviamente a chi è in difficoltà quando si prendono decisioni, ma cercare di cambiare le cose non è per l'elite, per i radical chic, ma è per tutti. Noi, come Milano, dobbiamo essere pionieri e avere il coraggio e il buonsenso di fare le cose" le parole del sindaco. "Noi vogliamo chiudere al traffico privato il centro centro di Milano entro il primo semestre del 2024. Perché lo facciamo? Perché la realtà cittadina è di shopping, ma puoi entrare con i taxi, con i mezzi pubblici. Iniziamo col centro, ma poi ci allargheremo. A chi dice che con l'area B non è diminuito il traffico in città, voglio dire che è vero che il calo è stato solo del 2/3%, ma è cambiato il 7/8% della tipologia di vetture che entrano in città, ora meno inquinanti" ha concluso Giuseppe Sala.Il sindaco Giuseppe Sala aveva già annunciato lo stop alle auto private nella zona del Quadrilatero della moda quando a luglio aveva presentato il pacchetto mobilità varato dalla giunta. "Si tratta di un'operazione che sta facendo gran parte delle grandi città internazionali", aveva spiegato il sindaco che aveva preannunciato che lo stop alle auto in quell'area sarebbe scattato probabilmente nel primo semestre del 2024 ma ancora non c'era una data fissata. Il pacchetto mobilità prevedeva di posizionare telecamere nella zona delimitata per controllare gli ingressi, con il permesso di carico e scarico e il transito di taxi e Ncc. Anche oggi Sala ha confermato che lo stop al traffico privato riguarderà l'area del Quadrilatero della moda "allargato e che non c'è ancora una data perché stiamo facendo delle verifiche di viabilità". Della misura "ho discusso a lungo con gli esponenti delle case di moda che sono interessati e devo dire che ho trovato molto consenso sulla cosa - ha concluso-, qualcuno dice addirittura pedonalizziamo, chissà se in futuro ci si potrà arrivare".