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Operai morti in incidente sul lavoro a Pieve Emanuele, 6 indagati

Lombardia

L'Inail, in sede di certificazione e verifica avvenuta nel 2018, aveva segnalato che "l'apparecchio non risponde alle disposizioni vigenti in materia di messa in servizio" e che, dunque, non poteva "funzionare"

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Tre persone e tre società sono indagate nell'inchiesta sulle morti di due operai, il 28 settembre 2021 a Pieve Emanuele (Milano). I due sono deceduti mentre rifornivano una cisterna di azoto liquido, sostanza usata nei laboratori dell'università Humanitas: non sono più riusciti a risalire dal locale in cui era contenuto il serbatoio e sono deceduti per una fuoriuscita di azoto.

Gli indagati

La chiusura dell'inchiesta della Procura di Milano vede indagati per omicidio colposo, tutti in qualità di datori di lavoro, Luciano Ravera, ad di Humanitas Mirasole spa, Giulio Mario Bottes della Sol spa, che si occupava delle forniture di azoto, e Ivan Pe della Autotrasporti Pe, di cui erano dipendenti i due operai, Jagdeep Singh, 42 anni, e Emanuele Zanin, 46 anni. Indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti anche le tre società.

Nell'imputazione per omicidio colposo si contesta, tra le altre cose, di "aver utilizzato un impianto e il relativo serbatoio contravvenendo alle determinazioni dell'Inail" che, in sede di certificazione e verifica avvenuta nel 2018, aveva segnalato che "l'apparecchio non risponde alle disposizioni vigenti in materia di messa in servizio" e che, dunque, non poteva "funzionare".