Milano, lanciano vernice contro la Scala: bloccati cinque attivisti di Ultima Generazione
LombardiaIl gruppo è stato notato questa mattina da una pattuglia di poliziotti in servizio in zona e subito bloccato dopo l'azione. "Ultima generazione - no gas no carbone", c'era scritto sul cartellone esposto da alcuni componenti prima di essere identificati dalle forze dell'ordine
Cinque attivisti del gruppo "Ultima Generazione" intorno alle 7.50 di questa mattina hanno lanciato vernice gialla, azzurra e rossa contro l'ingresso del Teatro alla Scala, dove questa sera si inaugura la stagione operistica. Imbrattata soprattutto la zona della facciata dove ci sono le teche con le locandine. Le persone sono poi state bloccate dagli agenti del dispositivo di sicurezza. Sul posto è arrivato il personale dell'Amsa che ha ripulito i muri dalla vernice lavabile.
Il blitz degli attivisti
Gli attivisti hanno pubblicato su Instagram una storia. Il gruppo è stato notato questa mattina da una pattuglia di poliziotti in servizio in zona e subito bloccato dopo l'azione. "Ultima generazione - no gas no carbone", c'era scritto sul cartellone esposto da alcuni componenti prima di essere identificati dalle forze dell'ordine. L'attacco al teatro era un rischio valutato, soprattutto nel giorno della Prima e con la sfilata di personalità che parteciperanno all'evento. I cinque sono stati accompagnati in questura per una identificazione e la successiva denuncia.
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Gli attivisti: "Politici intervengano per salvare la popolazione"
È un messaggio rivolto al Capo dello Stato Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni che questa sera saranno all'inaugurazione della stagione della Scala il blitz con imbrattamento messo in atto questa mattina. "Abbiamo deciso di imbrattare con della vernice il Teatro alla Scala - ha spiegato in un comunicato Alessandro, attivista dell'associazione - per chiedere ai politici che questa sera assisteranno allo spettacolo di tirare fuori la testa dalla sabbia e intervenire per salvare la popolazione. La situazione economica e ambientale del Paese peggiora di giorno in giorno e, invece di prendere le misure necessarie a salvaguardare il futuro dell'Italia da siccità e disastri climatici, la politica si rinchiude a godersi uno spettacolo per poche persone, così come riserva a poche persone la possibilità di salvarsi dal disastro alimentato dai continui stanziamenti all'industria del fossile'. La loro speranza è che "le macchie sulla facciata della Scala ricordino a Giorgia Meloni e Sergio Mattarella le proprie responsabilità e li spingano ad agire, prima che si ripeta un'altra Ischia".