L'assenza di denaro nel portafogli e soprattutto del suo inseparabile orologio avevano fatto scattare le indagini, culminate oggi con i quattro arresti
Due giorni fa era stato trovato morto, riverso nella sua auto posteggiata in un parcheggio di Entratico (Bergamo), e inizialmente si era pensato a un malore. Invece per la morte di Angelo Bonomelli, 80 anni, imprenditore bergamasco di Trescore Balneario, oggi i carabinieri hanno arrestato quattro persone: sono accusate di omicidio volontario e rapina in concorso.
Le indagini
Dalle indagini è emerso che Bonomelli nella giornata di lunedì pomeriggio aveva incontrato delle persone in un bar di Entratico per discutere del rilancio sui social delle terme di sua proprietà a Sant'Omobono Terme. I quattro lo avevano poi narcotizzato sciogliendogli una sostanza in una bevanda e lo avevano portato, con il suo suv, nel parcheggio di Entratico: il narcotizzante ha avuto un effetto mortale per Bonomelli, che non si è più risvegliato. La notte tra lunedì e martedì il figlio aveva avvertito i carabinieri, che martedì mattina avevano trovato l'imprenditore senza vita in auto. L'assenza di denaro nel portafogli e soprattutto del suo orologio avevano fatto scattare le indagini, culminate oggi con i quattro arresti. L'autopsia sul corpo della vittima sarà effettuata nelle prossime ore.
Gli arrestati
Si tratta di un 33enne con cui Bonomelli aveva appuntamento al bar, un pensionato di 68 anni e due disoccupati, un ragazzo e una ragazza, di 23 e 24 anni. Questi ultimi hanno portato via l'imprenditore dal locale quando si è sentito male per poi condurlo con il suo suv al parcheggio di Entratico, seguiti dagli altri due a bordo di una utilitaria. I quattro arrestati sono tutti italiani, residenti nella Bergamasca e già noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio. L'orologio rubato era già stato portato a un 'Compro oro' della zona, dov'è stato recuperato dai militari dell'Arma, mentre il cellulare era ancora addosso a uno dei quattro arrestati.
Angelo Bonomelli era molto conosciuto in provincia di Bergamo: cinquant'anni fa aveva fondato l'azienda di onoranze funebri Bonomelli, oggi gestita dal figlio, e trent'anni fa aveva fondato il centro termale 'Villa Ortensie' di Sant'Omobono, in valle Imagna, che gestiva ancora oggi.
Il racconto dei dipendenti
"Era qui con noi nel tardo pomeriggio di lunedì, poi ci ha detto che doveva andare a giocare a carte con i suoi amici. Forse ha avuto qualche commissione da fare ed è andato a Entratico. Non vedendolo rientrare a casa per cena verso le 20, i familiari si sono preoccupati e hanno iniziato le ricerche, nella zona. Pensavano si fosse fermato a cena da qualche amico, ma purtroppo così non era e nel primo pomeriggio lo hanno ritrovato", raccontano i dipendenti dell'impresa di onoranze funebri Bonomelli di Trescore Balneario. Inizialmente anche i dipendenti avevano pensato a un malore improvviso, senza sospettare un delitto, anche perché l'uomo era del tutto tranquillo. A insospettire i familiari e i carabinieri l'assenza di cellulare, orologio d'oro e denaro dal portafogli.
Il sindaco: “È stato un valore aggiunto”
"Per Sant'Omobono è stato sicuramente un valore aggiunto: ha saputo valorizzare al massimo le terme e la bellissima struttura di Villa Ortensie", così il sindaco del piccolo centro della Valle Imagna, Sauro Manzoni, commenta la morte Bonomelli. Alla fine degli anni Ottanta aveva acquistato la villa ottocentesca in stile liberty 'Ortensie', all'epoca abbandonata, per ampliarla e trasformarla in un luogo di cura e benessere: di fatto una beauty farm divenuta nel corso degli anni anche meta per tanti vip. Bonomelli ne andava fiero e spesso elogiava le caratteristiche di acque e fanghi. Proprio a seguito dell'apertura di Villa Ortensie il piccolo centro bergamasco aveva anni fa mutato il nome da Sant'Omobono Imagna a Sant'Omobono Terme, come si chiama tuttora.