Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga, prescrizione abusiva, truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, esercizio abusivo della professione e commercio o somministrazione di medicinali imperfetti
Dodici persone sono state arrestate dai carabinieri tra le province di Monza e Milano, con l'accusa di aver organizzato e gestito un giro di spaccio di oppiacei camuffati da richieste per necessità mediche, caricando i costi sul Sistema Sanitario Nazionale, con un guadagno di oltre 2,5 milioni di euro in quattro anni.
Gli arresti
Si tratta di 11 cittadini egiziani e di un medico italiano, già ai domiciliari per una vicenda analoga, che intestava le ricette per ossicodone e medicinali simili a ignari pazienti malati, disabili e con l'esenzione, ricevendo per ogni ricetta fino a 200 euro. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga, prescrizione abusiva, truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, esercizio abusivo della professione e commercio o somministrazione di medicinali imperfetti.